<In questo momento sei tanto pericolosa... Questo vestito lo è> sussurra Michele mentre fa risalire la mano lungo la coscia e tirare con sé il tessuto, permettendo alla coscia di esporsi del tutto
Azzurra reagisce a quel tocco, con un corpo completamente bollente, quanto pieno di brividi visibili con pelle a buccia d'arancia.
<Vuol dire che lo metterò spesso se il risultato è questo> sussurra lei, guardandolo negli occhi.
È tesa.
Michele se n'è accorto.
<Stai bene?> le sussurra, portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio di lei
Lei annuisce.
È che in qualche modo, si sente frenare da una forza maggiore.
Michele prova a sciogliere la tensione che man mano sta prendendo il sopravvento, baciandola in maniera delicata, partendo dal collo e scendere verso il basso, arrivando sul basso ventre e sentire il corpo di Azzurra tendersi sempre di più.
A quel punto risale e unisce le labbra.
Azzurra collabora a quel bacio, provando a sciogliersi e quindi preme con più forza le labbra contro quelle di lui, esplorandole con passione, prima di ritirarsi.
<Che hai? Se non ti va, non è un problema... Anzi... > è lui a staccarsi, dopo aver capito evidentemente che non è il momento giusto
C'è tanto da chiarire. C'è tanto nelle loro teste, prima di unire i loro corpi.
Successivamente Michele si alza dal letto e Azzurra lo segue con lo sguardo subito.
<Michy dove vai?> dice, alzandosi e tirare giù il vestito per le cosce <Dove vuoi che vada? > sorride e si avvicina al frigo bar, notando che c'è all'interno del buon prosecco che ha ordinato <Scusa se ho rovinato il momento... Ma ci tengo a dirti delle cose prima> si avvicina a lui lentamente, con braccia conserte <Sono tutto orecchi> prende la bottiglia e la apre, facendo scoppiettare il tappo di sughero <Non è un questione di non volerlo fare perché sto morendo dalla voglia di fare l'amore con te da cinque fottuti anni> dice, diretta, portando lo sguardo su di lei inevitabilmente <La prima volta sono stato io a frenare la cosa,ora tu... Ci scegliamo sempre il momento sbagliato> <Perché ci siamo ritrovati sempre quando dentro abbiamo l'inferno> <No, il mio non era inferno... Il mio si può definire un accumulo di situazioni che mi davano il tormento> versa nel bicchiere il prosecco e lo assaggia, prima di chiederle se gradisce
<No, vorrei restare lucida perché ho intenzione di parlarti di tutto... Liberare la mi testa in qualche modo e poi essere libera di amarti> mentre lei parla, lui annuisce
Si va a sedere sulla poltrona posto sotto la finestra, dove gli permette di vedere un bellissimo panorama.
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