Azzurra dopo la discussione con Salvatore torna a casa. È così sottopressione per la situazione che vorrebbe un tasto per cancellare tutto e ricominciare da zero.
Ed eccola aprire la porta di casa. <Cristiano> lo richiama, per fargli capire che è arrivata
Tutta la casa è buia, tranne la cucina , dove ci sono accesi solo i faretti diretti sul bancone. Il bancone dove Cristiano ha fatto affidamento per bere. Davanti a lui tutte le bottiglie semivuote che ha bevuto come se fossero acqua.
Azzurra è davanti alla porta. Lo osserva.
Lo vede guardare punti imprecisi e ridere.
<Sei tornata?> dice,sapendola dietro di lui anche se non si è girato <Non ti lascio solo in questo momento> dice lei, rimanendo distante da lui <Dovresti invece... Sai perché?> si alza e le punta il dito <Sei tu la causa di tutto! > <Cristiano mi dispiace... Te lo ripeterò a vita se serve> <A vita? Questa è l'ultima volta che mi vedrai perché io tornerò esattamente da dove sono venuto... Aspetta! Dov'è che abitavo? Dio non ricordo> mentre lo dice, scoppia a ridere , rischiando persino di cadere per l'equilibrio che in questo momento proprio non lo accompagna Azzurra si spaventa e lo ricorre all'istante.
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<Cris per favore... Vieni a sederti> prova a prenderlo per braccio ma lui si scosta subito <Non mi toccare... Non ti avvicinare a me> dice serio guardandola negli occhi e raggiungere successivamente il divano
Si siede, continuando a ridere.
<Quando tornerò esattamente da dove sono venuto, mi diranno... Embè? Non ti dovevi sposare? Che è successo in Sicilia? E io dirò che sono andato per farmi prendere per il culo ed essere mandato a quel paese... Che bel ricordo di questi cinque anni> ride senza sosta,con una Azzurra davanti che lo guarda con braccia conserte
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<In questo stato non possiamo avere un normale dialogo... Spero che domani ne possiamo parlare con calma Cristiano... Sai che ti voglio bene e che sono dispiaciuta per quello che ho fatto> <Bla bla bla> parla da sopra, ridendo <È che mi sono trovata in una situazione più grande di me e non mi dispiace ammettere che al tuo fianco mi sono sentita protetta - le lacrime cominciano a scendere - stare vicino a te mi ha fatto sentire meno sola... Sei così importante per me che nemmeno immagini> <Si immagino... Infatti mi hai dato grande dimostrazione eh> la indica e ride <Cristiano sono seria... Con te sono stata bene e ho sperato in qualche modo di potermi innamorare di te! Porca miseria, non ci sono riuscita perché non è un sentimento che si può comandare> <Si lo so... Guarda me! Vorrei tanto odiarti ma non riesco!> dice poco più serio, incantandosi su di lei, guardandola come la guarda da quando ha capito che di quella ragazza è innamorato <Che bella sei... Ma non sarai mai mia> continua Cristiano