Michele non appena Azzurra va via, aspetta qualche altro minuto e si affaccia per vedere se è nei paraggi.
Ora ha una consapevolezza in più.
Azzurra lo ama.
Un motivo in più per combattere per quell'amore messo in pausa anni prima.
L'unica cosa che non gli torna è perché sposare un uomo che non ama.
Intanto, prende a camminare verso il bar.
Entra dentro cautamente, guardandosi attorno per capire se c'è presenza di Azzurra,ma lei non c'è.
Azzurra è tornata a casa.
Ha bisogno di riposare perché seriamente sta pensando di essere diventata matta.
<Mi scusi... Mi può fare un caffè?> dice Michele al ragazzo dietro al bancone
Se solo Giuseppe sapesse che quello che gli ha appena chiesto il caffè è Michele, il Michele di Azzurra, chissà cosa sarebbe successo.
<Arriva subito> dice Giuseppe, scattando immediatamente e preparare il caffè
Michele nota davanti a lui un biglietto.
Al volo lo sbircia e legge "Azzurra".
Corruga la fronte.
Questo perché vede il numero finale di quel contatto e non combacia con quello che ha lui salvato in rubrica.
"Non dirmi che hai cambiato numero" pensa e prende il telefono
Fa partire la chiamata in anonimo onde evitare di ricevere una sorpresa, ma ben presto si accorge che quel numero non esiste più.
"Ha cambiato numero" pensa
<Il suo caffè> dice Giuseppe, ponendo davanti a lui la tazzina fumante
<Si grazie> dice Michele che prende a sorseggiare lentamente e assaporarne il retrogusto di quel caffè così diverso da quello che è abituato a bere
Intanto pensa e guarda Giuseppe.
<Scusami, un'informazione... Non essendo del posto, non saprei come muovermi e quindi le chiederei gentilmente se ha qualche albergo da consigliarmi> gli chiede e Giuseppe immediatamente pensa
<Si... Posso consigliarti un albergo non molto distante da qui, ma è un tre stelle>
<Nessun problema... Tanto andrò solo per dormire>
<Perfetto... Ti scrivo il nome sul biglietto> dice Giuseppe poi, annotandolo e passarlo poi a Michele
<Molto gentile> rilascia la tazzina e conserva il biglietto nella tasca, facendogli un sorriso
<Le auguro una bella serata> aggiunge poi, prendendo a camminare verso l'uscita
<Scusami> lo ferma poi Giuseppe
<Dimmi>
<Non so se ha visto il cartello all'esterno del locale ma stasera qui si terrà l'apericena sotto le stelle... Ogni anno, ne organizziamo una per tutti gli abitanti di Brolo ... Se le fa piacere, può partecipare e assaporare le pietanze del posto > dice Giuseppe, facendo gioire Michele
Ha possibilità di rivedere Azzurra.
<Si, perché no... A che ora è levento?>
<Alle ventuno e trenta... Allora ci vediamo più tardi> conclude Giuseppe velocemente, cennando un saluto con la mano, perché viene chiamato a servire i tavoli
Michele esce dal bar tirando il trolley con lui e prende il biglietto dove c'è scritto il nome dell'albergo.
Cammina lungo il marciapiede e cerca di capire come funziona in questa città così diversa da Milano.
<Mi scusi, non ci sono taxi in questa città?> chiede ad un passante
<Un taxi a Brolo? Si u viri peri peri mi fai sapiri>
Michele non ci ha capito nulla di quello che ha detto l'uomo.
<Non ho capito... Non sono del posto> dice impacciato
<Nun ci sunnu... Non ci sono... Come te lo devo dire?> L'uomo comincia ad alterarsi
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Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆
RomantikQuando meno te aspetti, nella tua vita tutto cambia e amerai così tanto quel cambiamento, che non potrai farne a meno.
