61 - Alla ricerca di Michele e proposta lavorativa - Volume due

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Gioia è nella sua cameretta.
Nonna Elena ha deciso di portare sua nipote a casa subito dopo che Michele è stata da loro.

Ha sentito la freddezza di suo figlio come mai prima d'ora, e non farà nulla che posso alterarlo maggiormente.
E poi per lei ha ragione.
Lei non è stata una buona madre e quindi come può essere una brava nonna?
Non fa altro che pensare a quella frase.
È sempre lì, nella sua testa come una sorta di tortura.

Vorrebbe tornare indietro, cambiare alcune cose, cambiare alcune scelte prese, ma il tempo non aspetta.
Prosegue sempre dritto.

Gioia mentre nonna Bethany è in cucina a preparare la cena, sta sistemando tutte le sue bambole sulla mensola.
Adora prendersi cura di loro.
Le guarda e sorride.

<Dimmi Lila... La mia mamma non tornerà vero?> parla con una delle bambole
La prende e l'abbraccia.

<Perché mi dicono che verrà e invece non viene mai? Forse è solo una bugia> dice e l'allontana di poco per guardarla negli occhi
<Io voglio solo dirle che c'è spazio anche per lei in casa... Non deve andare lontano e sono sicura che a papà manca tantissimo> dice poi e rimette la bambola a posto, prendendo poi dal cassetto la fotografia dei suoi genitori e mostrargliela
<Guarda come sono felici? Sono bellissimi> porta la foto sul petto e la stringe fortemente
<Ti stai scocciando a sentirmi vero? Hai ragione parlo sempre di loro> ridacchia e mette la foto poggiata sul comodino

Bethany entra nella stanza e la osserva in un primo momento.

<Gioia... Vieni a cenare? > le dice, guardandola con sorriso
<Si nonna. Papà ha chiamato?> chiede mentre si avvicina a lei
<Non ancora... Temo sia molto occupato, sai come funziona il suo lavoro>
<Non può cambiare lavoro? Uff.> sbuffa ed esce dalla stanza, andandosi a sedere a tavola, poggiando il viso sulle mani, triste
<Vedrai che appena ha un po' di tempo ti chiamerà>
<Va bene> dice solo, guardando sua nonna come riempie i piatti
<Forse è occupato anche per la tua sorpresa> dice appositamente, per migliorarle l'umore
<È vero... C'è la mia sorpresa> ed eccola sorridere, euforica all'idea

Bethany sorride.
Sapeva che avrebbe cambiato umore.

<Che stupida> dice poi Gioia,con mano sulla fronte
<Non sei stupida... Sei solo affezionata al tuo papà>
<Io amo il mio papà> dice ancora con sorriso, sprizzando gioia da tutti i pori
<Che bella sei quando sorridi> le mette il piatto davanti, contenente patatine e fetta di carne
<Anche papà me lo dice> continua e comincia a mangiare
<Amore vado un attimo in bagno ok?... Arrivo subito> dice Bethany, lasciandole un bacio fra i capelli

Gioia continua a mangiare con sorriso.
Ora è curiosa di sapere cosa il suo papà le sta preparando.

Suonano alla porta.

<Nonna vado io>  dice mentre rilascia tutto e si dirige alla porta

Apre e si ritrova Vittoria che lei conosce tranquillamente come vicina di casa.

<Ciao Gioia... Cercavo il tuo papà... È a casa? > le chiede, poggiando una mano sulla sua guancia e sorriderle
<Ciao Vittoria... Papà è partito> dice e Vittoria  subito si insospettisce
<Ah sì? Sai dirmi dove?>
<Non me l'ha detto perché è una sorpresa>
<Una sorpresa? Quindi non puoi aiutarmi in nessun modo? Devo dirgli una cosa importante>
<Lo puoi chiamare no?> mentre lo dice, Bethany è alle spalle di Gioia

Guarda immediatamente Vittoria con aria insospettita.

<Puoi parlare con me> dice Bethany, sorridendo, guardandola dritta negli occhi
<Buonasera Bethany, stavo appunto chiedendo di Michele>
<Gioia, torna a tavola... Tempo di parlare con Vittoria e arrivo> dice alla piccola, accarezzandole il capo

Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora