84 - Ci provo a spiegarlo - Volume due

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Michele porta Gioia in macchina dopo averla fatta calmare.
Ma il suo calmare è quello di essersi zittita all'improvviso, fra le lacrime.
La guarda non appena anche lui è in macchina.
Le passa una mano sulla guancia.

<Possiamo parlare io e te?> le chiede, con tono basso
<Non ci parlo con te> dice con braccia conserte e sguardo verso il finestrino
<Perché no? Lo sai che sei la cosa più importante per me? E con questo intendo anche la tua felicità amore>
<No. Tu dici solo bugie papà>
<Non era una bugia cattiva... Lo so che sei triste per quello che ti ho detto e che è dura da accettare,ma dobbiamo imparare ad accettarlo e per farlo, dobbiamo farlo insieme... Facciamo una squadra? Ci passiamo la forza?>
<Io voglio mamma... Io la voglio vedere> dice piangendo nuovamente, mentre con le sue piccole dita si asciuga le lacrime
<Purtroppo non possiamo più vederla Gioia... Ma le ho fatto una promessa... La vuoi sentire?>

Gioia non risponde.

Guarda nel vuoto, piangendo e torturarsi le dita.

<Le ho detto che ti avrei messo sempre prima di me... Che ti avrei amata incondizionatamente... Che ti avrei fatta sorridere sempre e se la mamma non vede questo penserà di me che sono un un bugiardo... Che dici?> Le accarezza nuovamente la guancia.
Stavolta con cautela.
Ha paura di essere rifiutato.

<Io non posso sorridere se non c'è lei. Papà non puoi riportarla da me? Perché è andata via?> finalmente lo guarda, anche se piange disperatamente
<Non posso portarla da noi perché ormai lei è un fiore e non può assolutamente mancare in quel giardino, ma posso portarti qui da lei ogni volta che vorrai... Farò qualsiasi cosa per te amore mio... Qualsiasi> la tira su di lui, con la sua collaborazione.

Immediatamente il suo collo viene circondato dalle sue braccia.

<Papà non mi lasciare mai... Sarai mio per sempre?> gli chiede, mentre lo stringe forte a sé
<Si amore... Sei mia e io sono tuo per sempre> le lascia baci fra i capelli, posando poi il capo su quello di lei e restare così per qualche minuto

<Mamma> sussurra Gioia, stringendolo
<Mamma non ci ha lasciati... Lei è con noi... >
<Non la vedrò più papà... Lei non c'è> continua e Michele chiude gli occhi
<Lo so che fa male ... Ma era così bella da volerla in quel giardino >
<È il più bello dei fiori quindi?>
<Si... Lo è... > sorride appena

Gioia si stacca e si siede di nuovo sul suo sedile.
Guarda Michele.

<Mi racconti una storia?> gli chiede e lui sorride
<Certo che te la racconto... Nel frattempo ti porto al parco ti va bene?>
<Non ho voglia di giocare ma ci possiamo sedere alla mia panchina preferita>
<Perfetto... Allora dimmi, che storia vorresti che ti raccontassi?>
<Quella del principe che va dalla sua principessa... Ho saputo che vuole sposarla così sarà sua per sempre>
<Si... Conosco quella storia e sì... Il principe è già in viaggio sul suo cavallo bianco, verso il castello dove risiede la principessa... E indovina un po'? Ha portato con sé un grande anello all'interno di una scatolina rossa vellutata. Non vede l'ora di poterla sposare così può averla accanto a lui tutti i giorni... Al momento è solo... Ha bisogno della principessa che si prenda cura di lui> ha parlato, pensando ad Azzurra, immaginando quel loro momento di poter stare insieme finalmente
<Anch'io sono una principessa papà ... Mi sento triste, tanto, quindi anche tu mi darai l'anello? Sarò tua per sempre?> queste domande, portano il suo sguardo su di lei.

Prende subito la sua mano.

<Tu sei già mia e lo sarai per sempre... Noi due abbiamo un legame speciale perché siamo padre e figlia. Abbiamo questo privilegio> le spiega, mentre divide lo sguardo tra la strada e lei

Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora