42 - Questione d'interessi -Volume due

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Azzurra sta raccogliendo tutti i pezzi di vetro che ha procurato Cristiano nel salone con le sue sfuriate.

Nervosamente, lascia paletta e scopa, prende il telefono e fa partire la chiamata per Salvatore.

Si assicura ovviamente che Cristiano non sia nei paraggi.

È una chiamata importante.

<Mia cara nuora, a cosa devo la tua chiamata?> dice mentre gira sulla sedia di pelle del suo ufficio
<Salvatore dobbiamo parlare>
<È urgente?>
<Si>
<Ci vediamo nel mio ufficio. Mi trovi qui> dice e chiude

Prende la borsa al volo e prima di lasciare l'appartamento, si assicura che Cristiano stia bene.

Sente il suono dell'acqua provenire dal bagno e prende a camminare verso quella direzione.
Questo perché Cristiano per l'appunto,sta facendo la doccia.

Bussa nella speranza che la senta.

<Cristiano io sto uscendo> dice e poggia l'orecchio al legno della porta per capirne di più

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<Cristiano io sto uscendo> dice e poggia l'orecchio al legno della porta per capirne di più

Nessuna risposta.

<Sappi che mi dispiace> continua Azzurra dispiaciuta

Non risponde ancora.

Rassegnata, lascia l'appartamento, sempre più convinta di aver sbagliato tutto dal principio.

Entra in macchina e guida in maniera veloce per scaricare un po' di nervi, arrivando a destinazione con un bello stridio di gomme sull'asfalto.

Spegne e scende.

Cammina a passo veloce, suonando al citofono dove comunica il suo arrivo.

Viene accompagnata dalla governante direttamente nell'ufficio di Salvatore.

<Benvenuta> le dice, indicandole di sedersi di fronte a lui
<Grazie> dice solo, sempre più nervosa
<Cosa ti offro?>
<Un biglietto di sola andata, l'importante sia lontano da qui> dice e Salvatore corruga la fronte, stranito
<Che succede Azzurra? Perché questa affermazione?>
<Cristiano non mi vuole più sposare>
<Cosa? E per quale ragione?>

Cambia immediatamente espressione.

<Io ho preso in giro tutti... Basta nascondermi>
<Mi spieghi quello che stai dicendo? Davvero non ti sto capendo>

A quel punto, Azzurra racconta tutto, trovandosi dall'altra parte suo suocero, con mani che prudono.

<Hai preso in giro mio figlio> dice, dopo averle dato le spalle , questo perché si è posizionato davanti alla finestra
<Io voglio bene a Cristiano... Ma non lo amo Salvatore! Per anni è come se non fossi stata padrona del mio corpo... È come se Azzurra faceva quello che le veniva detto... Ero vulnerabile quando ho fatto la scelta di sposarlo... Mi ero imposta di dimenticare un uomo che non avrei mai potuto avere... Mi ero imposta di voler essere felice e Cristiano era all'altezza di tutto questo... Sapevo che mi avrebbe resa felice, ma io avevo pensato egoisticamente solo a me... Avevo pensato a mio padre e ai suoi enormi debiti, che se non fosse stato per voi, chissà come sarebbe finita... Ho pensato a tutto tranne che a lui e io... -comincia a piangere - mi sento una merda per questo... Non sono riuscita ad innamorarmi di lui... Ci ho messo tutto l'impegno del mondo, addirittura mi ero abituata a vivere un qualcosa che non avrei voluto... Io merito tuo figlio... Questo matrimonio non si farà> dice e Salvatore guarda un punto impreciso, scioccato da tutte le rivelazioni di Azzurra.

Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora