Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆

118 - Una chiamata particolare - Volume due

La sera

Azzurra torna a casa dopo che ha lavorato alle fotografie per Michele, mentre lui è passato a trovare Stefano.

Difatti è sul divano con una birretta fra le mani.
I due sono coinvolti in un discorso alquanto profondo.
Come al solito, si ritrovano a parlare di Davide e per entrambi ha un effetto diverso.

<Io ti ammiro... Lo sai questo Stè! Insomma, quello che hai fatto tu è un qualcosa di grande... Forse, non Io lo avrei fatto se papà mi avrebbe rinnegato per tutta la vita>
<Non essere cattivo con te stesso! Lo avresti fatto anche tu... Sei troppo buono per non farlo>
<Dici? Eppure sono convinto del contrario... >
<Quando si tratta di padre e figlio, non esiste nulla che non si possa fare>
<Stefano... Il punto è - gioca con gli anelli - che papà non ti ha riconosciuto... Ti ha umiliato... Sminuito davanti a tutti... >
<Non c'era ai miei compleanni... Né al diploma... Neanche alla laurea se per questo, ma non vuol dire nulla... Io ho visto mio papà tramite gli occhi di mia madre... Lei mi ha passato solo amore... Nostalgia... Sofferenza... Non lo ha mai odiato! > lo interrompe così
<Ed è per questo che sono fiero di te come persona... Hai tanti valori che apprezzo> sorride
<Ammetto che sono stato antipatico per un po' di tempo nei tuoi confronti, ma se permetti, eri un cazzo di spocchioso! Cazzo se lo eri... Un perfettino del cavolo> dice ridendo, dando un pugnetto sul bicipite di Michele
<Davvero ero così? > ridacchia
<Eri e sei... Un po' meno sicuramente, ma lo sei ancora, è notevole> continua a sfotterlo
<Senti chi parla>
<Io so di essere un figone, ma non lo faccio trasparire> continuano a ridere

Ovviamente ironizzano.

<Tu lo avevi stampato in faccia! Sono Michele Morrone, toglietevi davanti... - fa una pessima imitazione - entravi nel Porche con l'arroganza del cazzo... Ti ricordo come se fosse ieri>
<Sappi che sei scarso nelle imitazioni> ride e sì alza

Va a cestinare la bottiglia vuota della birra.

Stefano continua a ridere.

<E va bene... L'importante è che lo hai capito che non bisogna fermarsi alle apparenze > dice con mezzo sorriso, tirandogli un pizzico sul braccio
<Infatti! Sei qualcosa di bello e che non voglio mai perdere> dice in maniera dolce, mentre stende la gamba sul divano
<Come siamo dolci... Questa convalescenza è un qualcosa di positivo per il mio fratellone> ironizza
<Fino a prima ero il contrario! Fidati> gli fa l'occhiolino
<Perché dici così? È successo qualcosa?>
<Mi sono preso con Crystal e le ho detto di lasciarmi solo>
<Ma dai! Davvero?>
<Si... C'è una cosa che non vediamo allo stesso modo e ogni volta che ne parliamo finiamo a litigare>
<Non per farmi i fatti vostri, ma cosa non vedete allo stesso modo?>
<Lei non sopporta l'idea che ancora cerco il rapporto con papà... Soprattutto la donazione del rene, pensa che non avrei dovuto farlo, perché non sono stato mai accettato da lui , bla, bla...>
<Ho capito il problema! Tu ci stai male e lei lo vede questo , mettilo nella testa Stè! È normale stare male per la persona che amiamo>
<Si ma a me va bene, perché a lei non dovrebbe?>
<A te non va bene, non essere bugiardo! Ti fa male e lo sai... Ma hai quella speranza nel cuore di cambiare le cose, ma ce l'hai tu, non lei... A lei interessi tu>
<Oddio sembra che hai avuto un discorso con lei... Dite quasi le stesse cose>
<Perché è quello il motivo... Mi metto nei suoi panni e immagino la stessa cosa per Azzurra! Se lei sta male, è normale che mi viene da spaccare la faccia alla persona che la fa stare così e poi a lei che gli da modo>
<No Miky, non è così... Si tratta di papà>
<Lo so! E tu sei particolarmente legato a lui... Tutti lo abbiamo visto ed è per questo che non ti giudico, al contrario, ti ammiro>
<Puoi essere il padre più stronzo del mondo, è sempre l'uomo che ti ha generato>
<Si lo so... È così, ma non tutti riescono ad essere come te> gli fa l'occhiolino
<E chiama Crystal... Lei è solo preoccupata per te> aggiunge