Mentre Azzurra è impegnata a rimediare con Cristiano, abbiamo un papà e una bellissima bimba che hanno appena terminato di riempire i cartoni per la beneficenza.
Mentre Michele è impegnato a mettere lo scotch alla chiusura delle scatole, Gioia lo osserva con un paio di occhi meravigliati.
<Papà... Lo sai che sei ancora più bello dall'ultima volta?> dice con la sua voce sottile
Michele sorride, guardandola per un momento.
<Ti ringrazio principessa... Come mai mi vedi più bello? C'è qualcosa di diverso in me?> le chiede, con sorriso <Non lo so ma sei più bello> dice e si avvicina a lui <Ho solo sistemato il taglio dei capelli amore > <Papà puoi fermarti un momento?> dice, portando la mano su quella del suo papà.
Michele si ferma e si sospende sulle ginocchia per guardarla perfettamente negli occhi.
<Dimmi amore> le dice mentre porta una ciocca dietro all'orecchio
<Puoi dirla la verità eh> dice pimpante, con sorriso da furbetta <Quale verità?> arriccia la fronte, curioso e con mezzo sorriso <Che quando sei con me sei più felice e quindi sei più bello> dopo aver sentito quella frase, porta sua figlia tra le sue braccia
Gioia ogni volta che apre bocca è magia.
<Amore mio non sai quanto ti amo> le dice con tono basso, sussurrato in prossimità dell'orecchio <Anch'io ti amo papà... > rispondere lei, felice di essere tra le braccia possenti del suo papà <Mamma è così fiera di te... Lo sai vero? > ora la guarda negli occhi <Te lo ha detto lei?> subito i suoi occhi si illuminano
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<Quando sei nata, non appena ti hanno posato sul suo petto, sai che mi disse? "Questa bambina sarà speciale"... E aveva proprio ragione> racconta con mezzo sorriso, mentre si rivede le immagini della sua nascita, sentendo un turbine di emozioni dentro di lui.
Flashback
Sheila è sul divano, esattamente come il resto dei suoi giorni da quando è incinta.
Le hanno programmato il parto in anticipo, perché ha bisogno di ricevere le cure per il cancro e incinta non può assolutamente accedere.
Non ha preso per niente bene la notizia. È preoccupata per la salute di sua figlia. Facendola nascere prima potrebbe avere problemi e lei questo non se lo perdonerà mai.
Mentre accarezza la pancia, pensa che non la farà nascere prima. Che nessuno potrà farle cambiare idea. Che l'avrebbe messa al mondo solo quando il suo corpo avrebbe deciso per lei.
Passano due mesi da quando è stato programmato il parto. Sheila ancora una volta ha messo davanti a lei la vita di sua figlia. Conta solo quello per lei. In compenso, sono stati due mesi di fuoco perché tutti non erano d'accordo con la sua scelta. Quei sessanta giorni difatti hanno peggiorato la sua situazione e anche se ha continuato la sua cura, il suo corpo ha deciso di mettere al mondo quella minuscola creatura dentro di sé.
