48 - Non sono come lui - Volume due

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Raggiunge la macchina e gli compare davanti Vittoria.

Si guardano.

<Dove vai così di fretta?> gli chiede, guardandolo con sorriso
<Buongiorno anche a te Vittoria> risponde lui, in maniera ferrea
<Hai ragione... Riformulo la domanda... Buongiorno Michele... Dove vai così di fretta?> sorride
<Ho delle cose da fare... Come ti ho detto ieri sera, oggi sarà una giornata impegnativa... Ti auguro una buona giornata> le dice, puntando il telecomando verso la macchina e aprire
<Michè,non è che mi daresti un passaggio?>
<Vittó, che devo dirti... Sali> dice e lei sorride ancora

Entra in macchina e si sistema subito la cintura.
Stessa cosa Michele.
Parte.

<Al salone giusto?> le chiede
<Si... Bravo>
<Non è difficilissimo>
<La mia vita è così triste giusto?> ridacchia
<Non ho detto questo>
<Michè mi manchi> dice poi lei, tagliando corto, portando la mano sul suo braccio

Michele resta fermo davanti a quel gesto.

<Dici nulla?> lo guarda mentre lo dice
<Che ti devo dire?>
<Non lo so... Qualsiasi cosa... Ma non rimanere in silenzio>
<Lo faccio quando affermi cose di cui conosci già le risposte>
<Perfetto... Ci ho provato... Con te mi sembra impossibile>
<Sono un casino... Ne sono consapevole>
<Sei frenato! Cazzo se lo sei>
<Perché ho tanto nella mia testa! Per favore chiudiamo l'argomento>
<Non ti farai prete mi auguro>
<Anche se fosse non ti riguarda>
<Ok ok... Non parlo più... Sei poco simpatico delle volte... Sappilo> lo spinge sul bicipite
<Sto guidando, attenta> dice senza mai guardarla
<Quanto sei bello> gli dice poi, provando sempre a smuoverlo
<Bello non solo esternamente... Bello perché sei tutto da scoprire>
<Ti ringrazio> dice solo
<Ti ringrazio> ripete le sue parole, facendo una pessima imitazione
<Simpatica> ride appena
<Per la miseria! Hai sorriso> batte le mani , ironizzando il momento
<Che scema>
<Quanti complimenti... Mi fai emozionare> dice sarcastica

Arrivano intanto a destinazione.
Michele accosta la macchina davanti all'edificio.

<Grazie per il passaggio> dice e si avventa su di lui, rubandogli un bacio al volo sulle labbra
<Vittoria> dice lui, scuotendo la testa
<Eddai che sarà mai! Se lo danno anche due amiche un bacio così... Buona giornata> dice e cammina verso il salone dove pratica il suo mestiere da hair stylist

Michele riprende la marcia con una bella sgommata, arrivando in azienda in pochissimo tempo.

"Non mi sei mancata per niente" pensa guardando la struttura, mentre cammina

Una volta entrato, si toglie gli occhiali da sole, appendendoli al taschino della giacca.

Prende l'ascensore e raggiunge il piano desiderato.

<Buongiorno signor Morrone> a salutarlo è stata l'assistente di suo padre
<Buongiorno a te Sabrina, mio padre dove lo trovo?>
<Lo trova nella sala riunioni>
<C'è mica una riunione?>
<Si!>
<Perfetto grazie>

Intanto, mentre cammina sbuffa per la notizia appena ricevuta.

La porta della sala riunioni è aperta.

Entra, bussando in contemporanea per annunciarsi.

Guarda tutti coloro che sono seduti attorno al grande tavolo noce che padroneggia la stanza.

<Mamma> dice a sua madre , rimasta a guardarlo, come se lo stesse studiando
<Papà> dice poi a suo padre
<Salve> si rivolge così al resto delle persone presenti

Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora