Michele ha raggiunto la destinazione, tramite la posizione che Fabrizio ha mandato. Durante il tragitto ha chiamato Bethany per parlare con Gioia e darle il buongiorno, ma è stato invano perché la piccola ancora dormiva.
Ovviamente Bethany, visto la distanza, ha preferito non raccontare nulla a Michele. Prenderanno il discorso non appena lui sarà nuovamente a casa.
Ha mandato successivamente un vocale a Vittoria, dicendole di non importunarlo più e che si è ufficialmente impegnato sentimentalmente con un'altra ragazza.
Vittoria solo aver sentito il vocale, ha lasciato il telefono sul ripiano della cucina, facendo paventare sua sorella Sonia.
<Ti avevo detto di non fissarti di Michele... Lo sapevi pure tu che quella sera è stato solo sesso per lui> continua sua sorella <Senti... Ti hanno mai insegnato a combattere?> dice nervosamente, sedendosi sul divano <Combattere cosa esattamente? Per un uomo che non avrai mai?> <E chi lo ha detto? > ride, sempre più nervosa, proprio come una persona che non accetta la realtà delle cose <Cazzo Vittoria! Lo ha detto lui nel vocale... Perché non lo accetti?> spalanca le braccia, scioccata dal comportamento di sua sorella <Mi ha detto che si è impegnato in una relazione seria... E se lo ha detto solo per essere rotto le palle?>
Quando uno non accetta la realtà delle cose, cerca una seconda strada, ma ahimè, condurrà sempre alla stessa fermata.
<Facciamo che è come dici... È un invito gentile per stargli lontano... Fattelo dire! Ti stai ossessionando e non va bene> dice preoccupata, puntandole il dito <So come mi ha guardata mentre eravamo a letto> <O sei tu che hai pensato diversamente? Non mi avevi detto che eravate entrambi un po' brilli?> <E che vuol dire? Abbiamo scopato insieme... Non ero sola> <Devi capire la differenza o vuoi che te la disegni sulla lavagnetta?> <Perché sei stronza da contraddirmi sempre? IO SONO INNAMORATA DI LUI PORCA PUTTANA> sbraita, alzandosi e spalancare le braccia <Ti sei innamorata da sola Vittoria! Non voglio difenderlo porca miseria! Sto dicendo la realtà delle cose perché l'ho visto con i miei occhi che tu sei uguale alle altre davanti ai suoi occhi> sbraita, spazientita sua sorella <O forse sei solo gelosa perché io sono riuscita a portarlo a letto mentre tu hai solo fantasticato> ecco come la rabbia acceca la mente.
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Ti fa dire cose che magari te ne penti dopo.
<Che cazzo dici?> si altera Sonia davanti a tale affermazione <Perché? Mi vuoi far credere che la notte non ti alzi per sbirciarlo nella sua camera mentre si spoglia? O mentre cammina con l'accappatoio per stanza? O semplicemente quando sta fumando tranquillamente sul balcone? Io ho visto tutto Sonia, ma per quieto vivere, ho finto di nulla>
Sonia prende a ridere istericamente.
<Fino a prova contraria, posso fare quello che mi pare! Seconda cosa, sai perfettamente che ho acquistato un telescopio perché sto studiando astronomia, e non sopporto l'idea di saperti dietro le mie spalle mentre sto lavorando> le punta il dito