49 - Passi importanti - Volume due

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Michele prima di entrare nell'ufficio di suo padre,si accorge che all'interno c'è anche sua madre e che stanno discutendo di quello che è appena successo.

<Sarà soddisfatto ora! Tutto il mazzo che ho fatto negli anni per questa famiglia,lui lo ha gettato nel cesso! CHE INSEGNAMENTO ABBIAMO DATO A NOSTRO FIGLIO? DOV'È IL RICONOSCIMENTO VERSO I SUOI GENITORI?> origlia quello che ha appena detto suo padre, non è nemmeno difficile farlo visto che alza i toni man mano
<Davide puoi calmarti? Ormai ha fatto la sua decisione! Hai capito o no che più lo leghi a te e più tenta a scappare? Vuoi fare di lui quello che ne hai fatto di me non è vero? Tutto dev'essere sotto il tuo controllo! Beh mi dispiace dirtelo! - spalanca le braccia - ci sei riuscito con me ma hai fallito con lui! Michele è uno spirito libero proprio come lo volevo essere io ai tempi> sbraita sua moglie

Continuano a parlare senza essere a conoscenza che dietro quella porta socchiusa c'è Michele ad ascoltare ogni singola parola.

<Avete finito di urlare?> è così che Michele irrompe nella stanza
<Vieni pure caro figliolo... Sei consapevole di quello che hai appena fatto?> ed eccolo che ricomincia
<Si certo che lo so papà... Ho fatto quello che dovevi fare tu! Un giorno sono sicuro che mi ringrazierai per averti messo al tuo fianco Stefano! Non puoi scappare dalle tue responsabilità per il resto della tua vita! Quel ragazzo è tuo figlio! Ha il tuo stesso sangue> gli punta il dito
<Da quando decidi tu quello che è meglio per me Michè?>
<Perché è grazie a te che ho capito il valore di un figlio... Ho cercato di non prendere esempio da te e in automatico sono migliore! Un padre dovrebbe essere una colonna portante per suo figlio! Dovrebbe essere il suo eroe! E io lo sono per mia figlia... Lo vedo ogni volta, riflesso nei suoi occhi... Perché Stefano invece ti fa tanta paura?>

In tutto questo, Elena ascolta la conversazione, guardando un punto impreciso.

<Davvero devo spiegare il perché?> dice suo padre, arricciando la fronte e portare le mani nelle tasche
<Tua madre ha smesso di amarmi in quell'esatto momento! Proprio nel momento in cui ho scoperto che aspettavo un figlio da una ragazza che per me rappresentava il nulla... - guarda sua moglie - Stefano è arrivato e il mio amore è fallito per sempre>

Elena non risponde.

<Fai pagare le tue colpe a tuo figlio! Fa di te questo un vero uomo... Davvero papà... Fino a qualche anno fa ero così cieco da non capirlo, ho visto in te un esempio da seguire... Ma hai smesso di esserlo da quando è nata Gioia e sai perché? Perché ho imparato a mie spese cosa significhi essere padre... Quali sono i doveri verso i figli e quasi sicuramente non metterò mai mia figlia nelle mie questioni personali> gli punta il dito

Elena guarda Michele in questo momento

<A proposito di mia nipote... Come sta?> gli chiede sua madre
<Davvero ti interessa?> sorride nervosamente
<Michè ti devi calmare> continua sua madre
<Stai assumendo un atteggiamento altezzoso che proprio non mi piace>
<Ma davvero? Non ti sei mai preoccupata di mia figlia! Scusa se sono rimasto stupito dalla tua domanda>
<Non mi sono preoccupata da quando l'hai affidata nelle mani di quella donna>
<Quella donna dici? Quella donna è una mamma per me... Fa esattamente quello che tu dovevi fare tu con me> mentre parla gli si gonfiano le vene del collo, particolarmente visibili per via dello stress che gli sta procurando la conversazione
<Ha ragione tuo padre> dice, guardando suo figlio e avvicinarsi a lui
<Quando si tratta di noi, sei spietato con le parole! Noi non ce lo meritiamo Michè... Ti abbiamo dato tutto e ci ripaghi così?> dice a rilento, guardandolo attentamente negli occhi

Michele le tiene lo sguardo per lunghi ed interminabili secondi.

<Mi avete dato tutto si... Proprietà... Metà delle azioni di questa secolare azienda... Soldi... Auto... Tutto, hai ragione... Ma evidentemente non era quello che volevo! Volevo la mano di mia madre quando mi è crollato il mondo - i suoi occhi si bagnano per le lacrime che spingono di scendere - volevo l'appoggio di mio padre quando mi sono perso... Ma voi questo non lo sapete! Quindi no mamma! Non mi avete dato tutto... > una lacrima scende, dettata da quella rabbia che ha accumulato negli anni

Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora