Michele ha appena chiuso la chiamata con Daniela. I lavori al B&B procedono più che bene. Entro l'anno saranno terminati e l'attività potrà cominciare a partire dall'anno nuovo.
Si prepara un caffè e nel frattempo fa partire una videochiamata a Pablo.
Si sono sentiti spesso, ma in maniera veloce, per mancanza di tempo.
In casa è solo. Bethany ha portato la piccola a comprare tutto l'occorrente per la scuola che comincerà a breve.
Videochiamata accettata. Pablo è dall'altra parte dello schermo con il suo camice bianco e guanti in lattice.
<Bro! Come stai? > dice subito Pablo
Michele sistema il telefono sul tavolo, poggiato al centro tavola, facendosi vedere in primo piano.
<Ciao Bro! Facciamo che va bene, insomma, non è un momento eccellente ma penso a te , a quello che stai vivendo con la tua missione con la conclusione che nel mondo c'è sempre di peggio...> spiega Michele, <Hai ragione... Qui non è facile Mik... È la mia prima missione te l'ho detto e all'inizio alcune cose mi rimanevano impresse, come se non credessi a quello che vedevo... Ora, è brutto dirlo, ma è come se mi sono abituato. Ma siamo in tanti qui e stiamo facendo del nostro meglio per queste persone> <Voi missionari siete persone speciali... Tanto di cappello> sorride Michele <Grazie, facciamo quello che possiamo... E tu? Come stanno le cose in famiglia?> <Beh Stefano... Ecco lui... Ha deciso di fare l'intervento. Donerà il rene a mio padre> <Cazzo! Allora è proprio deciso eh! E tuo padre cos'ha detto?> <Oh no... Lui non lo sa... > <E perché? Invece dovrebbe esserne a conoscenza del grande gesto di suo figlio> <Stefano ha chiesto silenzio... Al momento non vuole dirglielo, forse perché ha paura che mio padre metta il bastone fra le ruote... Quasi sicuramente non glielo permetterà> <Quanto è da ammirare quel ragazzo?> <Stefano è tanta roba... Peccato che non se ne renda conto... Ha dipinto un disegno di sé stesso che non gli appartiene...> <Perché dici cosi?> <Era impegnato con Crystal no?> <Si sono lasciati? Non mi dire>
<Si Pablo! Lui pensa di non essere l'uomo che lei merita ... O meglio... Pensa di non saper amare, bla, bla, bla... Poi non riesce a lasciare il suo secondo lavoro> gesticola <Quindi continua con le esibizioni eh... Allora bisogna convincerlo del contrario> <Fosse facile! Ma lo capirà... Io lo so> <Quindi hai la testa un po' tolta per questi due interventi...> <Si... Prima Stefano e subito dopo papà... La mia preoccupazione sarà alle stelle, soprattutto perché dobbiamo giustificare l'assenza di Stefano in qualche modo, anche in azienda. Papà non deve saperlo, te l'ho detto.> <È una situazione particolare, ma andrà bene. Questi interventi riescono sempre a grandi percentuali...> <A tal proposito, quanto alta puó essere una reazione negativa dell'organismo?> <Michè! Andrà bene... > dice Pablo, ignorando la domanda particolare che gli è stata rivolta <Sono solo preoccupato> <Lo so e lo capisco, ma devi essere ottimista! Energia positiva in questi momenti è più che sufficiente> <Va bene... Grazie per la carica> gli fa l'occhiolino <Ma ora, la vuoi una bella notizia?> dice Pablo, con occhi diversi, carichi di felicità <Che notizia? Guarda te che sorriso ti sei stampato> dice strafottente
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