Michele è nel jet. Dopo aver bevuto un bicchiere di whisky, torna a sedersi.
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A momenti arriverà all'aeroporto di Catania.
È lì che scenderà.
Ad aspettarlo c'è il taxi che ha già prenotato per lui , esclusivamente.
Per tutto il tempo, ha ascoltato le sue canzoni e sembra che si sia fatto cullare dalla sua stessa voce.
Si è addormentato.
A svegliarlo è il suo pilota che bussa ripetutamente al portellone.
<Cazzo> dice Michele, dopo aver aperto gli occhi e reso conto che il jet non è più in volo
Si alza dal sedile immediatamente e si sistema la camicia e i pantaloni aggrappati.
<Sono vivo> dice Michele ridendo, mentre apre il portellone
Incrocia subito gli occhi del pilota.
<Stavo già chiamando soccorsi Michè> ironizza l'uomo <È ok... Scendo subito> gli sorride e controlla se nelle tasche ha tutto. Telefono c'è. Chiavi anche. Portafoglio anche.
Scende e subito inala l'aria fresca che gli passa in maniera gentile sul viso.
<Finalmente la Sicilia> dice, prendendo il pacchetto e sfilare una sigaretta
Il pilota intanto gli ha fatto il favore di recuperare il bagaglio. Glielo lascia davanti.
<Ne hai una per me?> chiede a Michele, indicando la sigaretta con gli occhi <Per te si> ride lui <Simpatico> <È stato un viaggio talmente tranquillo che mi sono addormentato> <Sei andato in coma è diverso>
Dopo la chiacchierata simpatica, si saluta con il pilota e si reca fuori all'aeroporto dove il tassista lo sta aspettando poggiato all'auto stessa.
<Buonasera> dice Michele, allungando una mano e stringerla <Buona sera a lei... Prego> indica la portiera per invitarlo ad entrare
Michele posa il bagaglio dietro al portapacchi ed entra, prendendo il cellulare dove ha salvato il nome del bar di Azzurra.
<La destinazione?> gli chiede il tassista <Si ecco... Dovremmo raggiungere il Dacànto bar nella città di Brolo> <Perfetto> mentre lo dice, il tassista lo imposta sul navigatore <Quanto dista da qui? Possibile saperlo?> <Da Catania a Brolo sono un paio d'ore circa> <Perfetto, grazie> dice Michele, mettendosi comodo, pronto per queste altre due ore di viaggio
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Intanto a casa di Aurora, qualcuno è in chiamata con lei. Quel qualcuno si chiama Cristiano. L'ha chiamata perché le sta raccontando tutto quello che è successo con Azzurra, lasciando l'amaro in bocca ad Aurora.