87 - Progetti e proposte - Volume due

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Michele dopo aver lasciato Stefano giù all'azienda, va sparato nell'ufficio di suo padre.
Non appena apre la porta, si accorge di una ragazza che si ripulisce le labbra mentre si è rialzata da dietro la scrivania.

Michele studia attentamente, afferrando chiaramente quello che è successo dietro la scrivania.
Ne ha conferma quando nota suo padre agganciare il bottone al pantalone.

Mentre la ragazza esce sotto lo sguardo vigile dei due, Michele e Davide non si perdono d'occhio.
Michele sente ribollire tutto ma cerca di rimanere tranquillo.

<Da quando entri senza bussare?> ringhia Davide immediatamente non appena sono solo
<Da quando ti fai fare pompini in ufficio?> dice sconcertato
<Modera il linguaggio. Primo! ...Stai parlando con tuo padre e secondo, non ti riguarda > gli punta il dito
<Fai tanto la predica a Stefano che scopava in ufficio, tu invece fai peggio? Alla tua età papà?>
<C'è un'età per queste cose Michè?> ride
<Ti prego, cercherò di dimenticare quello che ho visto qui dentro>
<Non riportarlo a tua madre... Abbiamo già troppi problemi>
<Non hai mai smesso di tradirla... È così?>
<Ricordo una cosa di te... Non te ne fregava un cazzo della mia relazione con tua madre... Cosa ti sta succedendo? Ah già... Sei un padre ora... Sei cambiato... Più sensibile e ti curi dei problemi degli altri, scaricando i tuoi a me>
<Che cazzo dici papà? Io ho finto di non essere interessato alla vostra relazione perché mi bastavano i vostri litigi ogni santissimo giorno per capire che non vi siete mai amati. Cosa volevi da me? Che ti venissi a chiedere il motivo di quei litigi quando in realtà non c'era nessuno che si preoccupasse dei miei? Non vedevo l'ora di andare via da quella casa perché ero stanco di voi due> poggia le mani sulla scrivania mostrando il suo viso palesemente teso.
<Cos'è successo stamattina? Sei venuto qui esattamente per?>

Come al solito Davide taglia corto.
Come se non gli conviene rispondere a determinate cose.
<Per mia madre! Non mi risponde alle chiamate da due giorni>
<Cosa vuoi che ti dica? Non so dov'è finita... Conosciamo i suoi ritmi. Quando le pare e piace scappa senza farci sapere dove e quando>
<Scappa quando di te ne ha abbastanza! Che è successo esattamente?>
<Michele allora . . . - guarda l'orologio - ho un appuntamento fra dieci minuti. Si tratta di lavoro e sai quanto per me sia importante la puntualità. Quindi dovremmo rimandare il nostro discorso>
<Fai sempre così tu! Ma prego... Scappa pure>
<Non sto scappando! Attenzione> si rialza e si sistema l'abito
<Lascia invece che sia io a farti delle domande>si avvicina a lui ora
<Quando hai finito di spogliarti per fare il coglione davanti alla fotocamera e canticchiare canzoncine, potresti tornare a sedere dietro la tua scrivania? Da quando sei andato via qui è crollata mezza azienda per colpa delle tue scelte... È giusto che tu prenda le tue responsabilità>
<Forse non hai capito che non siederó più dietro quella scrivania e torno a dirti che dovresti accettare tuo figlio, perché sarà Stefano il tuo erede qui in azienda... Non vorrai che un estraneo prendesse in tuo possesso?>
<Tutto ciò che riguarda Stefano è un mio problema... Devi stare fuori da questa storia Michele! Sono stufo di ribadirlo... Pensa a tua figlia che io penso ai miei>
<Non nominare mia figlia>
<Oh scusa> alza le mani, sorridendogli appena mentre prende a camminare verso la porta
<Mia figlia sa che ha un nonno ma non conosce nemmeno il timbro della sua voce... Ne sei consapevole?>
<Che stai insuanando? Sei tu che hai tenuto lontano da noi la bambina>
<Perché non ci siete mai sforzati di migliorare da quando è venuta al mondo... Mamma ha zoppicato, ma tu? Visto che siamo in tema volevo dirti che ha quasi sei anni ed è la cosa più bella che la vita mi abbia dato>
<Hai dato l'onore a quella donna che hai messo in casa di fare la nonna mettendo da parte me e tua madre. Cosa vuoi ora? >
<Quella donna a cui ho dato onore di è preso cura di me,sappilo! Ha fatto quello che non avete fatto voi> esce impetuoso dalla stanza, facendo ribalzare la porta dal forte impatto verso la parete

Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora