Gioia si è appena addormentata mentre Michele è sulla sedia, nella sua stanza che guarda il panorama.
Non si sono rivolti più parola con Azzurra, tranne quando lei lo ha aiutato a lavarsi e mettersi il pigiama.
Azzurra stanca della situazione, non appena si è cambiata, indossando qualcosa di comodo, si concede una tisana.
La prepara e guarda al volo l'orario, notando essere le ventidue.
Non appena l'acqua è pronta, la passa nella tazza e va a mettersi comoda sulla poltrona del salone con le gambe incrociate al petto.
Osserva la fotografia di Michele di fronte che proiettano tutta la sua carriera e sente frantumare il cuore in mille pezzi.
Com'è possibile che un ragazzo così grintoso e folle come lui, debba passare il resto della sua vita su una monotona sedia?
L'unica risposta che riesce a darsi mentre sorseggia è che non siamo sempre padroni del nostro destino.
È un po' come un libro. Non sai mai cosa aspettarti nel capitolo successivo.
Scoppia in lacrime quando gli occhi si puntano su una delle fotografie che gli aveva scattato in qualità di fotografo per lo shooting fotografico di Dolce e Gabbana.
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Si immerge nei ricordi di quella giornata incatenandosi in una disordinata successione di stati emotivi.
Posa la tazza sul tavolino davanti a sé e si raccoglie in un pianto liberatorio, coprendosi il viso con le mani.
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<Azzurra> è la voce di Bethany che avanza lentamente nella stanza, con l'intento di bere un bicchiere d'acqua, trovandosi poi l'immagine distrutta di Azzurra che le ha stretto il cuore in un pugno
Azzurra non alza lo sguardo.
Continua a coprirsi il viso come se fosse così ingenuo piangere, ma che in realtà ha tanto bisogno di farlo.
<Che hai?> Bethany insiste ancora, avvicinandosi del tutto a lei e accarezzarle i capelli
Azzurra a quel punto si sente in dovere di rivolgerle lo sguardo, così lentamente, incastra gli occhi in quelli suoi , mostrandosi a nudo con tutte le sue sofferenze.
