71 - Spianare la strada del futuro - Volume due

249 44 15
                                    

Mattino seguente

Stefano ha appena aperto gli occhi.
A svegliarlo è il sole splendente del mattino che inonda la camera da letto.

Guarda il soffitto e sospira quando in mente gli tornano quei maledetti pensieri.

"Chi sei realmente Camila?" pensa, sentendo le vene scoppiare dal nervoso di voler sapere tutto, ma che in realtà sa poco e nulla

È il momento di alzarsi, prepararsi e andare a lavoro.

Soprattutto deve sistemare il caos che si è creato in quell'azienda, trovandosi nel mezzo senza che abbia fatto nulla.

.........................

Stefano è davanti ad una casa che da qualche mese a questa parte è diventata fonte vitale per lui.
Sta cercando informazioni su Camila.
Gli hanno riportato delle informazioni e personalmente vuole accettarsi quanto siano veritiere.

È il classico San Tommaso.

Ed eccola uscire, come consueto ogni mattina, pronta per raggiungere l'azienda.

In questo momento Stefano è un vero e proprio detective.
Prende il telefono e prova a fotografarla.
Ha un'intera collezione di fotografie sul telefono, di cui lei non è a conoscenza.

Per la prima volta in assoluto, ecco un uomo uscire dalla stessa abitazione e andarle dietro.
Sembra nervoso.
Lei si ferma e gesticola, divincolandosi quando codesto l'afferra dal polso.

Stefano sente ribollire dentro.

<Chi cazzo sei?> mormora, sempre più curioso
<Sembra averti visto da qualche parte> si riferisce all'uomo che è insieme a Camila

Una volta che il tizio si smaterializza, si avvicina a lei, frenando di botto di fianco al marciapiede.

<Stefano?> dice lei, spaventata dalla sua presenza improvvisa
<Sali> le dice duramente, senza modalità obiezione

Si guarda attorno e sale.

<Che ci fai qui? > dice lei, con tono diverso, forse instabile
Spaventata.

<Non ti ho dato il permesso di parlare... Almeno non ora> dice lui, senza degnarle di uno sguardo

Accelera subito non appena sorpassa il verde e si imbatte nello stradone.

<Togli il piede dall'accelleratore, voglio arrivare sana in azienda> dice ansiosa
<So quello che faccio> dice senza darle ascolto.

Continua di quel passo, trovandosi in poco tempo davanti all'azienda con una Camila in piena tachicardia dovuta alla guida ftenrtva di lui.

<Scendi> dice, sbattendo la portiera dopo che è sceso anche lui

Camila lo osserva mentre si calma, e cerca di capire se sa qualcosa che non dovrebbe sapere.

<Posso capire che cazzo ti passa nella testa?> gli dice, andandogli dietro
<Ora non ho nessuna intenzione di parlare, perché prima di te ne ho un'altra più grande... Mio padre> sbraita, nervosamente, gestiscolando animatamente
<Certo che sei strano> continua lei, rimanendo con profilo basso
<Io sono strano? Nossignora > le ride nervosamente in faccia, continuando poi a camminare verso la grande vetrata

Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora