117 - Litigi intensi ~Stefano e Crystal- Volume due

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Ore 18:30

Casa di Stefano

<Allora io vado... Passo da tuo padre e torno in Hotel> dice Violante, con sorriso
<Mamma... Come ti senti ora che l'hai rivisto? Insomma, dopo tanto tempo, non è semplice> dice lui, camminando dietro per accompagnarla alla porta d'ingresso
<Tiene su efecto! > sorride come un'adolescente alle prime armi
<Tu lo ami ancora... Hai provato a farmi credere il contrario, ma non ci sei mai riuscita>
<Dici? Non sono così brava allora>
<Credo che l'amore quando c'è, lo puoi nascondere, ma poi è palese vederlo negli occhi>
<Sei diventato un romanticone con Crystal! Quella ragazza ha fatto qualche miracolo con te>
<Ho sempre creduto nell'amore, ma non lo credevo possibile per me>
<E sai perché? Perché non ti sei mai apprezzato abbastanza mio amor... Ma io non mi stancherò di dirti che sei il figlio che tutte vorrebbero perché non hai fatto altro che rendermi fiera di te> le compaiono lacrime sulle guance, mentre sorride e lo accarezza sulla guancia
<Te quiero, mamá> si abbassa alla sua altezza e l'abbraccia debolmente, visto che gli fanno male quelle piccole ferite
<Per favore... Stenditi sul divano e aspetta l'arrivo di Crystal per cambiarti... Prendi l'antibiotico, non fare sfor->
<Mamma... Me las arreglo > lascia un bacio sulla fronte e non appena sua madre va via, chiude la porta e va in cucina per prendere le medicine

Intanto osserva il telefono sul bancone.

"Devo chiamarlo?". Pensa.

Non resta molto a pensare.
Si avvicina.
Lo prende e chiama Davide che risponde dopo svariati squilli.

<Dimmi> dice solo, ma a Stefano basta solo per ascoltare la sua voce
<Ciao papà... Scusa per l'assenza e se non ti ho chiamato prima, ma qui ho tanto da fare>
<Infatti non ho portato interesse... Tranquillo>
<Perché ogni volta fai così? Ti basta ferirmi per sentirti meglio?> risponde, un po' amareggiato ma sente Davide zittirsi
<Cosa vuoi Stefano?> gli dice poi Davide, dopo che si è creato io silenzio
<Ti ho chiamato per sapere come stai e la prima cosa che fai è farmi rimanere male>
<Questo perché parti sempre con prospettive, che poi vanno a puttane. Non ti devi preoccupare per me, noi due non abbiamo nulla da spartire>
<Ah sì? Sei davvero convinto?>
<Devo chiudere... Sono arrivati gli infermieri... Buona serata.> chiude il telefono e Stefano resta fermo, a guardare un punto impreciso, con occhi lucidi.

"Qualsiasi cosa faccio per te, non equivale a niente" pensa e porta le mani sul bancone, nervosamente

Sente suonare alla porta.

Scaccia immediatamente tutti i pensieri e si stampa un sorriso, anche se tanto finto.

Apre la porta.

C'è Crystal che non appena incrocia gli occhi di lui si accorge che qualcosa non va.

<Stai bene?> immediatamente si avvicina a lui, lasciando la borsa sulla sedia di fianco e portare una mano sulla guancia
<Si si> finge, con un bel sorriso
<Stè! Non me la dai a bere... Che hai?> insiste nel sapere cosa lo turba e intanto lui prende a camminare verso la piccola veranda di casa.

Lei lo segue.

Lei lo segue

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Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora