107 - Ogni cosa, richiede il suo tempo- Volume due

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Giorno dopo

Michele ha appena terminato la doccia.
Si avvolge nell'asciugamano e passa a lavorare i capelli.
Non appena concluso, si veste e mentre chiude i bottoni della camicia, è già per il corridoio che richiama Gioia.

<Dimmi papà> dice la piccola, spuntando dalla sua cameretta con un cartone
<Buongiorno amore. Sei sveglia da molto?>
<In realtà si... Ma sono stata nella cameretta a chiacchierare con la nonna>
<Ti ha chiamata nonna Elena?>
<Si... >
<Ho capito - si gratta il mento - e che ti ha detto?> dice curioso, mostrando un sorriso
<Se posso andare qualche giorno da lei ... Io voglio andarci papà, posso?>
<Si - le accarezza la guancia - certo che puoi> sorride ancora

Maschera quel risentimento verso sua madre.

<E nel cartone che hai? > chiede poi, curiosa
<Ti ricordi di quando mi hai parlato di Pablo e della missione? Ecco questi vestiti sono nuovi... Vorrei donarli a quei bambini poveri che stanno vivendo la guerra> dice e glielo passa, facendo notare che all'interno ci sono svariati completi del tutto nuovi
<Cosa sei esattamente? Perché tu, piccola creatura, mi fai impazzire d'amore> dice e posa il cartone a terra, portandola nelle braccia e riempirla di baci
<Papà! Mi stai mangiando> dice ridendo, mentre si contorce quando Michele si getta a terra con lei, baciandole il collo, facendola rabbrividire

<Papà> lo implora di smettere ma lui continua
<Ti amo> dice lui e si stende a terra, sul tappeto, portandola su di lui

Gioia lo guarda.

<Ora sei alla mia merce> dice e Michele oltre a ridere, inarca il sopracciglio, stupito
<E queste parole? Da dove le hai prese?> ride
<Netflix... Sto guardando un film sulle sirenette e il tritone ha detto alla bella Mona, la sirena della notte, che è alla sua merce>
<Ah sì? Quindi intendi che ora tu puoi farmi quello che vuoi?> non smette di ridere
<Si esatto... Quindi caro papà, se vuoi liberarti di me devi darmi due euro, così mi compro il cornetto e un grande abbraccio che solo tu sai darmi> dice con braccia conserte

Michele assottiglia gli occhi.

<Qui si scende a compromessi> dice ironico, notando l'espressione di lei
<Non ho capito che significa . Parli una lingua strana
<È un po' complessa effettivamente, ma ok... Farò come dici> ride e l'abbraccia forte, da toglierle il respiro e farla scoppiare a ridere di conseguenza.

Nel frattempo suona il campanello, Bethany va ad aprire e quindi passa davanti ai due, notandoli a terra e sorridere.

Apre la porta.

È Azzurra.

<Ciao Bethany, Michele è a casa? > dice e Bethany allunga una mano per farla entrare
<Buongiorno cara, lo trovi a terra, sul tappeto> dice stasfottente
<Come a terra?> capisce subito dopo che intende con "a terra".

Vede i due sul tappeto che giocano.

<Che combinate voi due?> dice Azzurra, sorridendo alla piccola e un po' meno a lui

Non hanno ancora chiarito la discussione della sera prima.

<AZZURRA> urla euforica Gioia, saltellando sulla pancia di Michele che non smette di ridere
<Ciao tesoro> dice e si piega sulle ginocchia per abbracciarla
<Ma si, fate con comodo> dice lui, pressato da Gioia sulla pancia
<Fallo soffrire! Brava Gioia> dice Azzurra e batte un cinque subito dopo
<No no! Non va bene! Che significa? Voi due siete complici?> dice Michele, ironico

Uɴʙʀɪᴅʟᴇᴅ Pᴀssɪᴏɴ (Hande E Michele) 1 𝒆 2 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora