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"Don't pull me down, this is where I belong
I think I'm different, but I'm the same and I'm wrong
Don't pull me down, this is where I belong
I think I'm different, this is where I belong."
PATHETIC – BLINK 182

ABBIE

Sorrisi sorpresa leggendo il messaggio, mentre facevo il mio ingresso nel negozio di musica nel quale ero solita andare almeno una volta a settimana

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Sorrisi sorpresa leggendo il messaggio, mentre facevo il mio ingresso nel negozio di musica nel quale ero solita andare almeno una volta a settimana.

Amavo la musica, era il mio unico modo di scappare dalla realtà in cui vivevo, assieme al mio blog. Mi piaceva il modo in cui mi faceva sentire e, soprattutto, mi piaceva il modo in cui mi faceva dimenticare tutto quanto.

Ogni volta che mi infilavo le cuffiette ed alzavo il volume al massimo, ogni singola preoccupazione, insicurezza o timore svanivano nel nulla, così come i brutti ricordi dai quali ero sommersa.

Mi avvicinai sovrappensiero al bancone nel quale si trovavano i miei CD preferiti, abbassando le maniche della maglietta che stavo indossando il più possibile, come sempre. Quando ero nervosa mi capitava spesso di farlo, vuoi per abitudine, vuoi perché era una specie di modo di difendermi dal mondo, fatto sta che era una cosa che facevo sempre.

Infilai il telefono in tasca, per poi allungare la mano destra, non appena la mia attenzione venne catturata da una copertina fin troppo familiare che stavo cercando da parecchio tempo.

Il CD dei Blink 182, finalmente.


LUKE
"Oh, scusami davvero, non era mia intenzione. Prendilo pure tu", dissi rivolto alla ragazza che avevo appena urtato per afferrare il CD dei Blink.

Non ricevendo alcuna risposta da parte sue, alzai lo sguardo verso di lei, temendo fosse una fan che stava per avere un attacco di panico. Non sarebbe stata la prima volta e per esperienza potevo affermare che non sarebbe stata di certo una situazione piacevole. Non sapevo mai come comportarmi in quelle occasioni.

Ciò che mi trovai di fronte, però, mi lasciò completamente spiazzato.

Non era una bellezza di quelle da togliere il fiato la sua, eppure più la osservavo meno avevo voglia di distogliere lo sguardo da quei suoi lineamenti apparentemente tanto banali, tanto comuni.

"Tutto bene?" aggiunsi preoccupato, allungando una mano verso di lei, che se ne stava ferma, immobile, con lo sguardo fisso sulla sua mano, ancora allungata verso il CD.

Non si muoveva.

Non appena le mie dita entrarono nel suo campo visivo, si ritrasse velocemente, alzando gli occhi verso di me. Aveva uno sguardo strano, indecifrabile, eppure allo stesso tempo diceva talmente tante cose che facevo fatica a leggerle tutte, non sapevo da dove iniziare.

Ci vedevo una storia dentro gli occhi di quella ragazza bionda di fronte a me, una storia lunga, di quelle che ti lasciano sfinito, dopo averle ascoltate, da quanto sono intense. Non sapevo il perché, ma era quello che percepivo.

Più la osservavo più volevo sapere qualcosa su di lei, qualsiasi cosa, purché facesse parte di quei ricordi che aveva racchiusi nelle sue iridi chiare, nascoste da un paio di occhiali enormi.

"Ti senti bene?" chiesi ancora, quasi sicuro non mi avesse sentito la volta precedente.

La vidi annuire, piano, controllando attentamente ogni mia mossa, quasi avesse paura potessi farle del male in qualche modo. "Si, tutto bene", disse lei, per poi voltarsi per andarsene.

"Aspetta un secondo", la richiamai, non volevo se ne andasse così, avevo bisogno di sapere qualcosa di lei, qualsiasi cosa. "Come ti chiami?" chiesi poi, non appena si arrestò a pochi passi da me.

Rimase di schiena e la vidi irrigidirsi. "Abigail", disse semplicemente, per poi riprendere il suo passo leggero ed uscire da quel negozio di musica.

Abigail.

Suonava bene come nome, le si addiceva.

Dava l'idea di una ragazza fragile ma con tanto, forse troppo da dire. Ed era proprio così che mi era sembrata lei.

Una ragazza innocente con una guerra in testa tale da far impazzire anche il migliore degli scrittori.

Una ragazza con una storia.

Scossi la testa e afferrai quel CD, deciso a comprarlo, ma non per me.

Lo comprai perché speravo di rincontrare un giorno quell'enigma che era Abigail e magari avere l'occasione di regalarle non solo un po' di musica, ma anche un piccolo ricordo da aggiungere alla sua storia, un ricordo che avrebbe potuto farla sorridere nel ripensarci.


ABBIE
Uscii da quel negozio quasi scottata.

Era da tanto, troppo tempo che la mia pelle non entrava in contatto con quella di qualcun altro.

Ero riuscita per così tanto tempo a tenere tutte le mie paure più grandi racchiuse nella mia testa, nel mio blog e nella mia musica, eppure poco prima, quel ragazzo era riuscito con un semplice tocco a riportare tutto a galla, tutto quanto.

Non aveva fatto male, stranamente, il tocco della sua pelle, non era come ricordavo.

Sapevo chi era, l'avevo riconosciuto, ed era proprio per quello che avevo deciso di andarmene senza dire nulla, senza creare alcun tipo di contatto tra di noi. Non volevo complicazioni e soprattutto non avevo bisogno di altri ricordi da aggiungere alla lista di delusioni che era la mia vita.

Mi strinsi nel mio cappotto e mi sistemai gli occhiali sul volto.

Avevo bisogno di scrivere.

Sentivo i polpastrelli formicolare da tante erano le parole che avevo la necessità di imprimere nero su bianco.

Quel ragazzo, Luke Hemmings, in soli due secondi era riuscito a far cadere ogni mia singola certezza e in quel momento, mentre camminavo a passo spedito verso casa, mi rendevo conto che forse di certezze non ne avevo poi così tante nella vita.

Avevo bisogno di qualcosa di nuovo, qualcosa che potesse aiutarmi a cambiare la mia vita una volta per tutte.

Ero stufa di avere paura.

Volevo smetterla di tentare con tutte le mie forze di sopravvivere perché non aveva più senso. Volevo trovare qualcosa, qualsiasi cosa, che potesse convincermi a cambiare e a vivere ogni singolo istante come se fosse stato l'ultimo, perché sarebbe stato l'unico modo, l'unico per uscire dal turbine di sofferenza nel quale mi trovavo.

Ed era tutta colpa di mia madre.


Dirty Space.

Eccoci con il nuovo capitolo, come promesso.

Siete sempre più curiose di sapere come andranno avanti le varie storie e cosa unirà i vari personaggi nei prossimi capitoli? Beh, fate arrivare questo capitolo a 350⭐️ e lo scoprirete.

Un bacio e alla prossima.

[PS: il prossimo capitolo è già pronto quindi sta a voi. Prima arriviamo al traguardo dei 250 voti e prima scoprirete il seguito.]

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