"Is it too late now to say sorry?
Cause I'm missing more than just your body
Is it too late now to say sorry?
Yeah I know that I let you down
Is it too late to say I'm sorry now?
I'm sorry."
SORRY – JUSTIN BIEBERABBIE
"Niall, forse non è una buona idea..." sussurrai, avvicinandomi impercettibilmente a lui, mentre osservavo la donna alta con il camice bianco che ci stava venendo in contro."Stai tranquilla, Abbie. Vedrai che andrà tutto bene, io sono qui", mi disse dolcemente lui. Fece per allungare un braccio per avvolgermi, ma non appena si rese conto di quello che stava per fare, mi sorrise e riabbassò il braccio.
Lo ringraziai con lo sguardo appena prima che la dottoressa ci raggiungesse.
"Buongiorno Niall", disse, sorridendo al mio accompagnatore. "E ciao anche a te", aggiunse, per poi voltarsi nella mia direzione e offrirmi un altro dei suoi calorosi sorrisi.
Tentai di ricambiare, ma tutto ciò che mi uscì fu un'espressione agitata ed estremamente preoccupata.
Come ci ero finita in quella situazione? Come avevo fatto a farmi convincere?
"Kate," la salutò a sua volta Niall con il suo solito tono dolce, "lei è l'amica della quale ti ho parlato al telefono", la informò, lanciandomi un'occhiata rassicurante.
Abbassai lo sguardo imbarazzata sulle mie mani che, senza rendermene conto, avevo iniziato a torturare tra di loro.
"Abbie, giusto?" chiese lei cauta, ma in tono gentile. "E' un piacere conoscerti. Il mio nome è Kate e mi occuperò di te, se deciderai di restare un po' di tempo con noi", aggiunse dolcemente.
Alzai gli occhi su di lei e, quasi senza rendermene conto, rilassai il volto. Aveva un tono e un comportamento in generale, estremamente rassicurante. Per qualche strana ragione, mi ritrovai a pensare di potermi fidare di lei.
"Ti va di venire con me? Vorrei che parlassi con una persona", chiese, spostando lo sguardo da me a Niall, forse per cercare una sua approvazione.
"Può venire con me?" chiesi istintivamente, sfiorando con la mia mano sinistra, la destra del ragazzo biondo accanto a me.
"Uhm sì, certo. Se per te va bene non ci sono problemi", rispose la donna, leggermente stupita dalla mia richiesta.
Sapevo dove mi stavano portando, era abbastanza ovvia come cosa.
Avrei dovuto fare una seduta con uno psicologo prima di poter entrare definitivamente a Briarcliff e lo capivo, non era un problema. Così come non era un problema che Niall sentisse tutto. Era un bravo ragazzo, e, dopo tutto quello che si era impegnato a fare per me, il minimo che potevo fare era raccontargli la mia storia. Tutta, dall'inizio alla fine. Senza bugie, senza incertezze.
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FanfictionPoi mi rivolse quello sguardo. Il mio sguardo. Quello di cui avrei voluto possedere una foto, da osservare e riosservare nei momenti bui. Vi riversava tutte le proprie sensazioni e poi me lo donava, in tutta la sua disarmante purezza. "Ti aspetterò...