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"People like you, always want back the love they gave away
And people like me wanna believe you when you say you've changed
The more I think about it now, the less I know
All I know is that you drove us off the road."
ALL YOU HAD TO DO WAS STAY – TAYLOR SWIFT

BLUE

"Nonno?" chiesi stupita, vedendo la persona alla quale maggiormente tenevo al mondo venirmi in contro sorridente con un mazzo di rose rosse in mano.

I miei fiori preferiti.

"Sorpresa!" disse solamente, per poi abbracciarmi.

Stretta tra le sue braccia, anche se non più così forti, mi sentii a casa.

"Non pensavo saresti venuto", ammisi, afferrando sorridente il mazzo scarlatto che mi stava porgendo.

"Non potevo non esserci alla prima mostra della mia bambina", disse semplicemente, come se fosse la cosa più normale del mondo.

'Bambina.' Mi chiamava così da sempre e, tutte le volte che lo pronunciava, il mio cuore scoppiava di felicità. Era tutto quell'uomo per me, tutto.

"E allora, queste sono le tue preziose fotografie?" chiese curioso, indicando quegli scatti rubati appesi al muro di fronte a noi.

Con sguardo fiero i suoi occhi si inumidirono. "Sono stupende", ammise, tossendo per coprire il suo tono decisamente troppo emotivo.

"Ehi Blue!" Una voce familiare attirò la nostra attenzione.

Mi voltai e, non appena riconobbi i volti sorridenti di Luke e Alaska, ricambiai il saluto. "Ciao, siete venuti!" esclamai sorpresa.

Non pensavo sarebbe venuto anche Luke, ma ero contenta avesse deciso di venire a supportarmi anche lui.

"Si, ho sentito la telefonata con Alaska stamattina e ho pensato di venire anche io a dare un'occhiata ai tuoi capolavori", aggiunse il biondo, per poi voltarsi verso la parete alla sua destra.

"Ma questo è..." Fece per parlare Alaska, ma venne interrotta da una voce bassa e roca alle nostre spalle.

"Non pensavo ci sarebbe stata tutta questa gente."

Harry, cosa cazzo ci faceva Harry alla mia mostra?

Spalancai gli occhi e mi voltai incredula verso di lui.

"Questi sono i tuoi amici?" intervenne mio nonno, guardando i ragazzi intorno a se sorridente.

"Oh," dissi incerta, "sì. Ragazzi questo è mio nonno Bruce e nonno questi sono Alaska, Luke, Harry e..." iniziai incerta guardando il ragazzo moro dagli occhi azzurri accanto ad Harry.

"Louis." Disse lui sorridente, anticipandomi. Lo riconobbi e gli sorrisi cordialmente.

Mio nonno sorrise a sua volta alla ragazza, a Luke e a Louis, salutandoli e poi si voltò verso Harry, fissandolo con sguardo strano.

"Piacere", disse il riccio, cercando di essere cordiale, sporgendo una mano verso Bruce.

Mio nonno abbassò lo sguardo severo sulla sua mano per poi alzarlo verso di me e passarlo velocemente poi al moro di fronte a lui. "Si, piacere", disse serio stringendo, forse troppo, la mano che gli era stata offerta.

La tensione era palpabile, anche troppo. Tanto che decisi di alleggerire la situazione sorridendo.

"Beh, io vado a parlare con il mio professore, per sapere il verdetto", dissi, per poi allontanarmi immediatamente da loro.

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