21.2

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"When you cried, I'd wipe away all of your tears
When you'd scream, I'd fight away all of your fears
And I held your hand through all of these years."
MY IMMORTAL – EVANESCENCE

BLUE

"Stasera", risposi tranquillamente alla domanda di Luke, per poi sorseggiare l'ultimo goccio di caffè rimasto nella mia tazza.

Lo vidi spalancare gli occhi sorpreso, mentre la bevanda calda che aveva appena bevuto gli andava di traverso. "Come stasera?" chiese tossicchiando e facendo scoppiare a ridere Alaska. "Non hai detto che saresti venuta al concerto? Come fai se hai il volo?" chiese poi preoccupato, prendendo un tovagliolo di carta dal bancone e pulendo il casino che aveva combinato col caffè.

Risi. "Okay, forse mi sono espressa male", iniziai con un sorrisetto divertito stampato in volto.

Lui mi guardò in attesa di una qualche delucidazione, che però aspettai a dargli, lanciando ad una Alaska estremamente divertita un'occhiata complice. Lei annuì impercettibilmente e mi precedette nella risposta. "Eh sì Luke, ha detto che ci sarà... Ma intendeva che saremo nei suoi pensieri e lei nei nostri. Supporto morale, hai mai sentito parlare di questa cosa?" disse lei, ed io dovetti trattenermi dal ridere.

Luke passò confuso lo sguardo da lei a me e viceversa, per poi soffermarsi sull'espressione incredibilmente seria di Alaska ed alzare un sopracciglio scettico. "Alaska..." iniziò, alzandosi dallo sgabello su cui era seduto ed avvicinandosi a lei. "Dovresti averlo capito ormai", iniziò, arrivando di fronte a lei ed abbassando gli occhi sui suoi. Un improvviso sguardo decisamente malizioso ad incorniciargli il volto e l'anellino al labbro stretto tra i suoi denti.

La vidi spalancare gli occhi, ma non dissi niente. Immaginavo cosa stesse facendo Luke e non volevo perdermi la scena.

Lo vidi allungare le braccia verso di lei e posarle le mani sui fianchi.

"Cosa cazzo stai...?" fece per chiedere lei, stranita, ma lui la zittì scuotendo la testa ed avvicinandosi al suo orecchio.

"Dovresti aver capito che non me le bevo più le tue cazzate", disse, lasciandola di stucco.

Ci fu un istante di completo silenzio durante il quale Alaska non fece altro che guardarlo confusa, poi realizzò le sue parole ma ormai era troppo tardi.

Le mani di Luke avevano già iniziato la loro tortura, non sarebbe riuscita a scappargli tanto facilmente.

"No, fermo..." cercò di divincolarsi da lui. "Il solletico no, bastardo!" rise ed io risi con lei.

Risi per la situazione, ma risi soprattutto perché ero felice di avere due persone del genere nella mia vita. Due persone tanto positive e solari.

Gli volevo bene, Dio se gli volevo bene.

"Tu!" esclamò poi Alaska, risvegliandomi dai miei pensieri.

Alzai gli occhi su di lei e la ritrovai in piedi a qualche metro da me con il fiatone. "Tu che fai comunella con questo sporco mezzosangue... Non me lo sarei mai aspettato, Blue", disse, cercando in tutti i modi di imitare un tono severo, degno di Draco Malfoy.

Si avvicinò a me, con ancora una mano tesa ad indicarmi ed io istintivamente iniziai ad indietreggiare. "Ferma, cosa vuoi fare?" chiesi, alzando le mani in segno di resa.

Vidi un sorrisetto furbo dipingersi sul suo volto, per cui spostai immediatamente lo sguardo in cerca di Luke che stava guardando divertito la scena.

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