"With one person, one very special person
A feeling deep in your soul
Says you were half,
Now you're whole.
No more hunger and thirst
But first be a person
Who needs people."
PEOPLE – BARBRA STREISANDBLUE
"Tutte le sue fotografie sono state vendute", sorrise il mio professore di fotografia, "tranne questa, ovviamente", aggiunse, porgendomi lo scatto che avevo esplicitamente chiesto di non vendere.Lo osservai, e mi ritrovai a sorridere involontariamente.
"Posso farle una domanda?" chiese poi, inclinando leggermente la testa di lato.
"Ho sbagliato qualcosa? Non ho superato il corso? Io..."
"No no, stia tranquilla, direi che la prova è stata superata perfettamente", mi tranquillizzò divertito. "Volevo sapere il perché..."
Aggrottai le sopracciglia, non capendo la sua domanda.
"Perché non ha voluto vedere quello scatto in particolare?"
Abbassai lo sguardo sul pezzo di carta lucida che tenevo tra le mani e alzai le spalle, "non so..." mi morsi il labbro, "forse perché è troppo personale. È un ricordo che voglio tenere per me, uno di quelli che non voglio condividere con nessuno", optai per la sincerità, sicura che un uomo maturo e saggio come lui non mi avrebbe giudicata.
"Questo non fa che confermarmi la valutazione che ho deciso per lei".
Alzai gli occhi speranzosa verso l'uomo di fronte a me.
"Ufficialmente non potrei dirle nulla..." iniziò avvicinandosi e abbassando il tono della voce, "le dirò solamente che lei a parer mio, è nata per fare la fotografa, signorina Thomas", concluse, per poi sorridermi, voltarsi e raggiungere un gruppo di persone poco distanti da noi.
Chiusi gli occhi ed inspirai a fondo.
Forse le cose stavano iniziando a girare per il verso giusto.
Abbassai lo sguardo ed osservai un'ultima volta l'oggetto tra le mie mani.
I suoi capelli scompigliati, le sue spalle larghe, il mio letto.
Tutto in quella foto mi trasmetteva sicurezza e calore.
Scossi la testa improvvisamente, risvegliandomi dai miei pensieri.
Afferrai la borsa ed estrassi da essa il mio libretto di pelle marrone. Lo aprii ad una pagina a caso e vi infilai dentro lo scatto, per poi richiuderlo e rimetterlo via.
Mi guardai attorno, sorrisi e salutai gli ultimi rimasti nella stanza e poi uscii, con la mia fidata Canon tra le mani, pronta per tornare a casa.
Osservai le persone che camminavano attorno a me e la vita che andava avanti, fregandosene di chi, come me, stava cercando invano di catturarne alcuni momenti per conservarli per sempre.
Portai l'oggetto che avevo tra le mani al volto ed inquadrai una bambina, che rideva felice tra le braccia di suo padre, con un palloncino rosso tra le mani.
In fin dei conti la vita era arte e io avevo deciso che avrei conservato ogni singolo particolare di essa che valesse la pena conservare.
ALASKA
La 5SOSfam era stupefacente, in un modo meraviglioso e terrificante insieme: 'Malaska' era davvero diventato trend mondiale.Le fan avevano preso alla lettera le parole di Ashton ed ora io e Michael eravamo sulla bocca di tutti; c'era chi credeva alla storia dell'amicizia, chi che fossimo una coppia o chi che io fossi la ragazza di uno degli altri tre. Il più gettonato era Ashton.
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photograph
FanfictionPoi mi rivolse quello sguardo. Il mio sguardo. Quello di cui avrei voluto possedere una foto, da osservare e riosservare nei momenti bui. Vi riversava tutte le proprie sensazioni e poi me lo donava, in tutta la sua disarmante purezza. "Ti aspetterò...