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"I can't believe that you are here and lying next to me
Or did I dream that we were perfectly entwined?
Like branches on a tree, or twigs caught on a vine?"
TRULY, MADLY, DEEPLY – ONE DIRECTION


BLUE

"Ferma Blue, non ti muovere. Vado a prendere la macchina fotografica e torno", sussurrò Alaska, osservando divertita la scena.

Feci per aprire bocca per risponderle quando lei mi zittì, fulminandomi con lo sguardo. "Non ci provare, stai zitta o lo sveglierai", ordinò per poi voltarsi e correre su per le scale.

Perché le davo sempre retta?

Inspirai lentamente, per essere certa di non muovermi troppo, poi abbassai lo sguardo.

Un Luke Hemmings completamente rilassato e addormentato giaceva accanto a me sul divano. Non ci sarebbe stato alcun problema a riguardo, se non fosse stato che la sua testa era comodamente poggiata sul mio petto.

Imprecai mentalmente, per poi cercare qualcosa, qualsiasi cosa che potesse distrarmi in quegli attimi che precedevano il ritorno di Alaska, per essere sicura di non fare mosse che avrebbero potuto svegliarlo.

Immediatamente la mia attenzione venne catturata da alcune ciocche dei miei capelli, che erano sparse sul mio petto e sui capelli stessi di Luke. Sorrisi, scuotendo mentalmente la testa.

Non riuscivo ancora a crederci, l'avevamo fatto davvero.

Osservai quel grigio chiaro che erano ormai i miei capelli e feci per muovere un braccio lentamente, per sfiorarli quando un lieve mugugno mi fece fermare. Trattenni il fiato aspettando un qualsiasi movimento da parte del biondo. Movimento che, però, non arrivò.

Aggrottai le sopracciglia e chiusi gli occhi per riuscire ad ascoltare a fondo ogni più piccolo e insignificante suono. Il ritmo del suo respiro era cambiato.

"Ti permetto di rimanere così solo perché se ci muoviamo prima che torni Alaska, ci ammazza", dissi, cercando di trattenere una risata.

"Uhm, avevi ragione tu l'altro giorno. Stando così la voce è amplificata", rispose Luke, muovendo leggermente la testa per posizionarsi meglio.

Mi morsi il labbro inferiore, tentando di non pensare troppo alla posizione in cui ci trovavamo, poi allungai una mano e gli scostai le mie ciocche ormai grigie dal volto.

"Ehi", sorrisi, non appena inclinò il volto verso di me.

Un accenno di sorriso comparve sul suo volto ma, non appena realizzò che il colore dei miei capelli era cambiato, spalancò gli occhi allarmato. "Merda, merda, ti prego... dimmi che non..."

Clic.

"E invece sì", esclamò Alaska, apparendo davanti a noi con un cartoncino lucido tra le mani. Lo sventolò in aria per qualche secondo e poi lo osservò divertita.

"Luke Hemmings, hai già i capelli grigi? Che vergogna!" commentò, lanciando la foto verso di noi.

Luke si alzò di scatto, allontanandosi da me ed afferrò la piccola istantanea. "No... Cazzo", sussurrò, alzando contemporaneamente una mano per sfiorarsi i capelli.

Soltanto in quell'istante ci feci caso e scoppiai a ridere. "Oddio Luke. Non mi ricordavo ti fossi tinto i capelli anche tu!" risi, alzandomi dal divano e stiracchiandomi per svegliarmi del tutto.

"Voi!" disse lui, voltandosi verso di noi ed indicandoci ad una ad una. "Dovete trovare una soluzione per questo!" disse, afferrando la ciocca di capelli incriminata, dello stesso colore dei miei nuovi capelli.

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