"I wanna be drunk when I wake up
On the right side of the wrong bed
And never an excuse I made up
Tell you the truth I hate
What didn't kill me,
It never made me stronger at all."
DRUNK – ED SHEERANLUKE
Un suono incessante stava turbando il mio sonno pacifico, ma non riuscivo a trovare la forza per aprire gli occhi, quindi tentai con tutto me stesso di ignorarlo.Ci fu silenzio per qualche istante, poi lo squillare incessante e fastidioso di un cellulare, iniziò nuovamente a riempire l'aria.
Sbuffai e feci per allungare la mano verso il mio comodino per cercare il mio iPhone, quando mi accorsi che il mio braccio destro era bloccato. Tentai d muovermi, ma una fitta al collo mi obbligò a fermarmi.
Cosa cazzo stava succedendo?
Aprii improvvisamente gli occhi, allarmato.
Okay, non ero di certo nel mio letto, ne tantomeno a casa mia.
"Uhm, fallo smettere..." borbottò una voce vicina a me.
Mi voltai e abbassai lo sguardo sul mio petto, dove una Blue spettinata e con gli occhi chiusi era appoggiata, aggrappata a me come se fossi il suo cuscino personale.
Merda, mi ero addormentato da lei?
Cercai di allungarmi per afferrare il telefono che era rimasto sul tavolino di fronte al divano e fortunatamente ci riuscii, senza svegliare la ragazza, che se ne stava ancora tranquilla nel mondo dei sogni.
Tre messaggi e dieci chiamate.
Merda, le prove.
Mi ero dimenticato che c'erano le prove con i ragazzi.
"E' esilarante", mormorò Blue, che ancora teneva la testa poggiata sul mio petto.
"Uhm, pensavo dormissi."
"Dovresti provare. Avere la testa appoggiata sul tuo petto mentre imprechi a bassa voce, amplifica tutto", disse, non accennando a muoversi di un millimetro.
Mi irrigidii, realizzando realmente solo in quell'istante in che posizione ci trovassimo.
"Parla", disse piano, aspettando una mia risposta.
"Cosa vuoi che dica?" chiesi incerto e lei rise.
"Andava bene anche questo. Prova a cantarmi qualcosa", disse ancora, mantenendo l'orecchio incollato al mio petto.
Riusciva seriamente a sentire qualcosa che non fosse il mio cuore? Perché cazzo, in quel momento stava battendo incredibilmente forte, mi sentivo strano in quella posizione con lei.
"Lascia stare, la mattina dico cose insensate", disse poi improvvisamente, allontanandosi da me e sorridendomi. "Wow, ci siamo seriamente addormentati? Mi sta capitando troppo spesso ultimamente", rise, scuotendo la testa e stiracchiandosi.
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photograph
FanfictionPoi mi rivolse quello sguardo. Il mio sguardo. Quello di cui avrei voluto possedere una foto, da osservare e riosservare nei momenti bui. Vi riversava tutte le proprie sensazioni e poi me lo donava, in tutta la sua disarmante purezza. "Ti aspetterò...