"She captures her reflection
Then she throws the mirror to the floor
Her image is distorted screaming
'Is it worth anymore'?"
CHANGE YOUR LIFE – LITTLE MIXBLUE
"Beh, diciamo che hai avuto un assaggio di cosa significa fare Shopping con Blue Madison Thomas da Primark." Risi tentando, con pochi risultati, di non far cadere niente a terra.
Troppe, avevamo entrambe troppe borsine in mano.
Abbie rise. "E' stata un'esperienza utile. Mi sono rifatta l'armadio con il minimo dei costi", constatò, ancora sbalordita. "Non pensavo fosse possibile", aggiunse ancora, ridendo.
Sorrisi facendole cenno verso una panchina poco distante. "Riproviamo a chiamare Ashton, che dici? Magari stavolta risponde", dissi, sedendomi e poggiando tutto atterra intorno a me.
Estrassi il telefono dalla borsa e composi nuovamente il numero, per poi portare l'iPhone all'orecchio speranzosa.
Rispose al secondo squillo.
"Pronto", esalò con voce roca e spezzata.
Spalancai gli occhi. "Ehm, pronto. Parlo con Ashton Irwin?" chiesi cauta, per essere certa di non aver sbagliato a digitare il numero.
"Oh si, si sono io. Chi parla?" chiese a sua volta, tentando di zittire qualcuno all'altro capo del telefono.
"Mi chiamo Blue Thomas, sono amica di Abbie e di Alaska. Chiamo per la festa che hai detto di voler organizzare..." specificai, sperando con tutta me stessa di non averlo chiamato in un brutto momento.
"Blue...?" chiese lui, probabilmente tentando di ricordare se ci fossimo già conosciuti da qualche parte.
Lo conoscevo di vista, ma nessuno ci aveva mai presentati ufficialmente. Anche se, a dirla tutta, conoscevo molti più particolari riguardanti il batterista io, rispetto ai suoi amici più stretti. Tutto grazie a Gemma ovviamente.
Feci per ribattere quando una seconda voce conosciuta, proveniente dal cellulare, arrivò alle mie orecchie. "Blue, sei tu?" chiese incredula.
Aggrottai le sopracciglia. "Gemma?" chiesi confusa, ma dopo qualche istante realizzai la situazione. "Gemma!" esclamai.
Cazzo, era con Ashton. Come avevo fatto a dimenticarmelo?
"Gem, stai calma. Sono sicuro che avrai tempo di parlarle dopo. Ora lasciami organizzare", le disse Ashton, per poi tornare a prestare la sua attenzione completamente a me "Allora, immagino tu sia lì con Abbie..." iniziò, lasciandomi il tempo di assentire.
"Si, è qua con me", dissi io, sorridendo alla bionda, che mi guardava con espressione curiosa.
"Beh, diciamo che l'idea era quella di organizzare una specie di festa a sorpresa, se siete d'accordo," spiegò, "potremmo provare a preparare qualcosa a casa sua. Sapete dove abita, no?" chiese poi, con tono sicuro.
Mi morsi il labbro nervosamente e poi spostai lo sguardo su Abbie, che si era avvicinata per ascoltare, dato che avevo messo in vivavoce. Scosse la testa.
"Ehm, in realtà non lo sappiamo", ammisi, sbuffando.
Ci fu qualche istante di silenzio poi continuò. "Nessun problema. Provate a chiedere a Danny del Dirty Shame, sono sicuro che vi darà una mano. Ah, invitate anche lui!"
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photograph
FanfictionPoi mi rivolse quello sguardo. Il mio sguardo. Quello di cui avrei voluto possedere una foto, da osservare e riosservare nei momenti bui. Vi riversava tutte le proprie sensazioni e poi me lo donava, in tutta la sua disarmante purezza. "Ti aspetterò...