Capitolo 6

25.1K 831 15
                                    

CAMRYN
Dopo una settimana sono già riuscita a integrarmi all'interno del college, ho fatto nuove amicizie, e di sicuro per nuove amicizie non parlo di Tyler. Pensandoci non lo vedo da giorni e mi chiedo cosa stia facendo. Sicuramente starà facendo delle cattiverie ad altra gente. Lunedì ha spinto Albert facendolo cadere a terra e non gli ha chiesto neanche scusa. A quanto pare quel ragazzo non conosce le buone maniere. Non capisco perché lo abbia spinto, lui non gli aveva fatto niente, allora non odia solo me, è lui che è fatto così.
Dopo una settimana passata a studiare adesso è il weekend e io posso finalmente rilassarmi.
Ho in progetto di chiamare mia madre e di leggere i libri che mi sono portata da casa.
Stasera Grace mi aveva invitato a una festa ma io ho disdetto e voleva disdire anche Alex per stare con me, ma ho detto di no che lui doveva andare e divertirsi, quindi passerò il sabato sera in camera da sola, insomma non che la cosa mi dispiaccia.
Ne approfitto per chiamare mia mamma e aggiornarla su quello che mi è successo durante la settimana, dei nuovi amici che mi sono fatta e di altre cose riguardanti le lezioni.
Questa settimana l'avrò chiamata o mandato messaggi quasi tutte le sere per rassicurarla che sto bene. Appena finita la chiamata bussano alla porta.
<< È aperto avanti>> Dalla porta sbucano un paio di buffi capelli scombinati che riconosco subito.
<<Ciao Albert>> Frequenta il corso del lunedì con me e in questa settimana ci siamo visti anche per studiare insieme più di una volta.
È un ragazzo davvero molto intelligente e cortese.
<< Scusa se sono in pigiama, ma non aspettavo visite. Dai entra>> dico facendo cenno di entrare, visto che è ancora fermo sulla soglia della porta.
Albert entra e chiude la porta alla sue spalle.
<< Ti ho portato alcuni appunti della lezione di giovedì visto che alcuni passaggi mi dicesti di non averli capiti a pieno>>
si aggiusta gli occhiali che gli sono caduti sul naso e mi sorride.
<< Sei gentilissimo, mi servivano proprio>> ricambio il sorriso che viene interrotto da qualcuno che bussa alla porta.
Albert mi fissa come per chiedermi chi potrebbe mai essere a quest'ora. Me lo sto chiedo anche io.
<<Io non aspetto nessuno >> mi avvicino alla porta e quando la apro mi ritrovo davanti l'unica persona che non avrei mai immaginato di trovare il sabato sera davanti la porta della mia stanza.
E ancora una volta i miei occhi incontrano quegli occhi color verde smeraldo carichi di odio.
<<Dio, ma dormi davvero con quel coso addosso?>> Tyler guarda inorridito il mio pigiama rosa a fiori e con la scritta love sul petto. In effetti non piace neanche a me.
Quando guarda alle mie spalle e vede Albert soffoca una risata.
<< Voi due stavate?... Insomma?>> cerca di trattenere un'altra risata che mi infastidisce molto. Non si spreca mai questo ragazzo.
<< E se pure fosse?>> sputo quella risposta solo perché mi infastidisce che si prenda gioco di Albert. Torna subito serio. <<Cazzo sul serio scopate?>> alza di poco la voce, il suo tono è serio e quelle parole mi fanno sussultare, perché non può essere più gentile?
<<Tyler no, mi ha solo portato degli appunti>> incrocia le braccia sul petto guardandomi con la sua stupida aria divertita. Non capisco perché io senta il bisogno di giustificarmi con lui.
<< Aspetta sei sicura che non sia gay? Visto che sta in stanza con una ragazza e non prova neanche a scoparsela>>
Lo fulmino con lo sguardo. Questo mi fa capire che ogni ragazza che si ritrova in stanza se la porta a letto? Cerco di scacciare quel pensiero che mi provoca ribrezzo, odio i ragazzi come lui che vedono le donne solo come un oggetto da portare a letto. Però sono fatti suoi quello che fa con le ragazze nella sua stanza.
<< Che cosa vuoi Tyler? Perché sei venuto qui?>> incrocio anche io le braccia al petto e lo fisso negli occhi.
Quegli occhi color smeraldo, solo adesso noto che stanno bene sopra i suoi capelli neri. Crea uno strano contrasto proprio come quello di Grace.
<<Stasera c'è una festa>> non gli faccio finire neanche la frase che la risposta mi parte spontanea <<No>>.
Lui stringe i pugni e so che si sta trattenendo dal dirmi qualcosa di cattivo.
<< Non è in discoteca, è più tranquilla, quindi muovi il culo e vestiti>> mi sorride con il suo solito sorriso da prendere a schiaffi e devo fare appello a tutte le mie forze per non schiaffeggiarlo sul serio. Come fa una come Grace ad avere un cugino come lui? Ma almeno lui li ha degli amici? Credo che il suo caratteraccio allontani tutti.
<< Perché sei venuto da me?>> alza gli occhi in alto. Lì per lì sembra che non sappia cosa dire. Ma a quanto pare lui ha sempre una risposta pronta, sarebbe strano il contrario.
<< Tu mi farai venire un mal ti testa esagerato cazzo.>> Si passa una mano tra i capelli e quel gesto per un secondo mi distrae. Quando alza il braccio scopre alcuni tatuaggi che non avevo ancora visto. Non faccio in tempo a capire di che si tratta che riabbassa il braccio. É un braccio davvero muscolo, chissà se fa palestra.
<<Non ho chiesto a te perché voglio andarci con te, ma ho sentito che si entra a coppie e la maggior parte delle mie amiche non è disponibile>> poi con aria impaziente aggiunge <<Allora? o mi dai una risposta o cerco altrove>> irritata cerco di chiudergli la porta in faccia ma la blocca con una mano e la apre come se niente fosse, anche se io stavo mettendo tutta la mia forza per cercare di chiudergli la porta in faccia.
<< Va bene, cazzo scusa non volevo essere così duro però ti prego viene a quella cazzo>> poi tossisce e si corregge
<< Insomma vieni a quella festa, che ti costa? O preferisci stare qui con Alan?>>
<< Albert >> lo correggo.
<<Fa lo stesso>> dice Tyler rivolgendomi un sorriso beffardo, so che si ricorda benissimo il suo nome, lo ha sbagliato di proposito.
Ero così presa a parlare con Tyler che mi ero dimenticata della presenza di Albert. Mi giro e vedo che se ne sta in silenzio a osservare la stanza visibilmente a disagio
<<Cosa dico ad Albert?>> lui fissa prima me poi lui.
<<Mandalo a fanculo >> dice semplicemente. Io lo guardo in cagnesco ma lui mi fa l'occhiolino e io entro in camera per non dargli la soddisfazione di vedermi sorridere. Mi è uscito naturale però non volevo sorridere.
<< Albert stasera ho da fare. Grazie per gli appunti sei stato un grande amico >>
Mi avvicino ad abbracciarlo ma Tyler da dietro dice un <<smamma>> tra la tosse per non farsi capire ma io l'ho capito benissimo, appena Albert se ne va gli pesto un piedi e lui finge di essersi fatto male.
<< Sei una persona orribile>> aggiungo mentre lo sorpasso avvicinandomi all'armadio.
<< Adesso che me l'hai detto non dormirò stanotte dal dolore >> scherza lui portandosi una mano sul petto.
Apro le ante dall'armadio e mi viene in mente che la prima volta che l'ho visto stavo davanti l'armadio. Chissà cosa avrà pensato la prima volta che mi ha visto.
<< Allora vestiti e andiamo >>
<< Vado a prepararmi, dammi qualche minuto >>
Lui si siede sul mio letto e poi si sdraia con le braccia dietro la testa a fissare il soffitto iniziando a fischiettare, riesco a sentirlo pure dal bagno mentre mi preparo e penso di stare commettendo un grave errore, non parlo dell'andare a un'altra festa, ma di andarci con Tyler.

Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora