Capitolo 7

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CAMRYN
Indosso una gonna che mi copre le ginocchia e una camicetta color panna con gli stivali a tacchetto, mentre i miei capelli li ho lasciato sciolti, come sempre.
Non mi sono mai sentita carina con la coda o con una treccia come le altre ragazze. Con i capelli sciolti posso facilmente nasconderci il viso dentro quando ne sento il bisogno.
Il tragitto tra i dormitori e il parcheggio è immerso nel silenzio e nessuno dei due è intenzionato a parlare.
Arrivati di fronte alla sua auto Tyler caccia le chiavi e mi sorride compiaciuto appoggiandosi alla macchina e incrociando le braccia al petto.
<< Allora?>> mi sorride ancora soddisfatto. << Allora cosa?>> chiedo. Si aspetta che lo riempirò di complimenti per la sua macchina ma si sbaglia di grosso.
<<Insomma non hai niente da dire? Sai almeno che macchina è?>> sembra infastidito, sicuramente è abituato a essere riempito di complimenti.
<< Una Porsche e quindi?>> sembra davvero irritato quindi non aggiunge niente e sale in macchina.
È una Porsche nera opaca e ammetto che la trovo davvero bella, resta il fatto che non gli darò la soddisfazione riempiendolo di complimenti.
Mi chiedo solo come abbia fatto a permetterselo. Forse lavora dopo le lezioni, lo fisso, non mi sembra il tipo. Non per i tatuaggi, ma col suo caratterino litigherebbe con tutti i clienti e verrebbe licenziato dopo il primo giorno di lavoro.
Quando salgo in macchina la prima cosa che mi accoglie è il suo profumo. La macchina profuma di lui facendomi torna in mente il momento in cui in discoteca si avvicinò tantissimo a me, fu in quel momento che riuscii a sentire il suo profumo.
Mi metto comoda sul sedile del passeggero e quando mi guardo intorno ne rimango affascinata. È di sicuro una delle più belle ed eleganti macchine in cui io sia mai salita. Non che io ne abbia viste tante.
Mi infilo la cintura di sicurezza e quando lo faccio noto che Tyler si sta trattenendo dal ridere, ma io cerco di non darci conto. Lui non la indossa e subito parte.
Il viaggio è silenzioso e mentre è occupato ad avere gli occhi fissi sulla strada io guardo fuori dal finestrino per non avere nessuna discussione con lui.
<<Ma ti sei tirata la lingua? Andiamo, dì qualcosa o giuro che se passo un altro minuto in silenzio mi butto fuori dal finestrino>> perché deve sempre essere così poco cortese? Chiederlo gentilmente no?
<<Possiamo mettere un po' di musica se vuoi>> quando sto per accendere la radio mi blocca il polso e quel contatto mi dà per un secondo una strana sensazione.
<<No. Niente radio parleremo come due persone normali >> Mi tiene ancora fermo il polso ma io non glielo faccio notare e lui continua a non accorgersene.
<<Non dirmi che vuoi fare una discussione normale? Con me?>> non nascondo lo stupore nel mio tono. Non so cosa pensare visto che l'unica cosa che ho sentito dalla sua bocca non sono altro che cose poco cortesi. Adesso vuole avere una discussione normale con me? Cosa potrebbero mai dirsi due persone così diverse come me e lui?
<< Si, perché? Non posso avere una conversazione normale?>> distoglie per pochi secondi gli occhi dalla strada e mi fissa. Stacca la mano dal polso.
<<Si certo ma...>> Tyler mi interrompe.
<<Allora non facciamo storie e parliamo di qualsiasi cosa basta che non rimaniamo in silenzio che impazzisco>> anche a me non piaceva stare in silenzio ma sembra che lui non lo sopporti proprio.
<< Posso chiederti una cosa?>> mi giro sul sedile per guardarlo.
<< Non ti prometto una risposta>> ovviamente.
<<Hanno un significato particolare tutti questi tatuaggi?>>
Rimaniamo qualche secondo in silenzio
l'unica risposta che ricevo è uno sbuffo irritato. << Non hanno un significato, volevo farmeli e basta fine della storia, punto>> stringe il volante così forte che quasi le dita gli diventano bianche.
<<Perché vuoi avere un dialogo con me se ti arrabbi ogni cosa che dico?>>
<<Parlare non significa per forza farsi domande personali e raccontarsi cose private come due amiche>> gli sto fissando ancora le mani strette sul volante e man mano allenta la presa dal volante. <<Non sta scritto da nessuna parte che solo due amiche possono raccontarsi le proprie esperienze. Ma se tu non vuoi parlarne ha un argomento migliore da proporre?>> Mi chiedo come abbia fatto anche solo a pensare che un tipo come lui mi avrebbe dato delle risposte. <<Si, visto che ti piace tanto fare domande personali rispondi a questa domanda. Ti ho osservato durante le lezioni e ogni volta sei sempre immersa nello studio quasi in maniera ossessiva. La tu è solo amore verso lo studio o c'è altro sotto?>> Ma...come ha fatto? Frequentiamo sì e no tre lezioni insieme e in poco tempo ha già intuito una cosa del genere? Si nota coì tanto o è solo lui bravo a capire le persone con uno sguardo? <<Non devi rispondermi, non mi interessa, ma ora capisci cosa ci si prova a ricevere domande scomode>> la mia domanda non era una domanda scomoda rispetto alla sua. Non riesco a risponde che la macchina si ferma subito.
<<Scendi >> finalmente getta lo sguardo dalla mia parte e il tuono è serio.
Ci metto qualche secondo a realizzare cosa abbia detto.
<<Cosa?>> mi sta chiedendo di scendere dalla macchina? Mi vuole abbandonare sul ciglio della strada come un cane?
<< Siamo arrivati, scendi>> mi giro e alla mia destra mi ritrovo una casa enorme dove proviene della musica, che fino a pochi secondi prima non avevo neanche udito. Ci sono alcuni ragazzi fuori al giardino che bevono o fumano. Mi slaccio la cintura e scendo. Festa tranquilla eh...
Arrivati all'ingresso entriamo senza problemi, come se a nessuno fregasse se entri in coppia o singolo. Tyler non aveva detto che si entrava a coppie? Pensavo di trovare una guardia all'entrata o cose del genere, ma niente. Sembra una normale festa dove tutti possono partecipare sia a coppia che singolarmente.
Non credo però che volesse solo la mia compagnia, visto che da quello che ho capito mi odia.
Mi guardo intorno come per orientarmi e cercare di vedere visi familiari, ma la casa è troppo grande e le persone sono veramente troppe.
<< TYLER!>> non riesco a capire da chi provenga quella voce che una bionda poco vestita salta addosso a Tyler e lo bacia sulla bocca. Mi esce naturale distogliere lo sguardo.
<<Beth>> il tono di Tyler non è entusiasta come quello della bionda.
<<Dai vieni su con me, non sai da quanto ti stavo aspettando>> lo prende per il polso e lo spinge tra la folla senza neanche curarsi di me. Non oppone neanche resistenza, mi lascia lì. Stiamo scherzando? Le sue "amiche" non erano tutte impegnate per accompagnarlo? Non sono passati neanche cinque minuti che una ragazza gli salta addosso e afferma che lo stava aspettando. Perché non ha portato lei e ha trascinato me qui?
Io rimango sola in mezzo alla festa sperando di incontrare qualcuno che conosco e che mi riporti nei dormitori, ma non riesco nemmeno a vedere dove finisce questa casa visto che è affollatissima. Fortuna che mi aveva detto che si trattava di una festa tranquilla, immaginavo una festicciola con poche persone, non così.
Sto cercando di farmi spazio tra la folla ma finisco per sbattere contro un gruppo di ragazzi che stava brindando, uno di loro rovescia il bicchiere e la bibita mi cade addosso la camicetta.
Mi spingo tra la gente e mi ritrovo davanti a una rampa di scale. Il corridoio al piano di sopra sembra meno affollato e io non ci penso due volte prima di salire.
Fortunatamente il corridoio al piano di sopra è veramente meno affollato, il lato negativo è che ci sono persone che bevono o che si baciano per terra ma io cerco di non dar loro retta. Perché ho accettato la proposta di Tyler? Ora lui è chissà dove mentre io sono qui sola e non conosco nessuno, spero solo che a fine serata si ricordi di riaccompagnarmi e non se ne vada senza di me.
Cerco di trovare una stanza per darmi una ripulita. Inizio ad aprire alcune porte ma o sono chiuse a chiave o in altre preferivo non entrare proprio.
Qui nessuno sembra nelle condizioni per darmi una risposta normale, perché o troppo ubriachi o la loro bocca è occupata con altro.
Preferisco arrangiarmi da sola. Mi avvio giù per le scale visto che non credo che qui ci sia il bagno, quando sto per scendere uno strano urlo dal piano di sopra.
Senza neanche pensarci risalgo le scale e corro nella stanza da dove proviene quell'urlo. Sembra che a nessuno importi se qualcuno stesse per essere ucciso o no.
Ma quando vado ad aprire la scena che mi trovo davanti è del tutto diversa da quella che immaginavo di trovare.
La bionda di prima è seduta sul letto e stringe in mano un bicchierino piccolo. <<Mi hai battuto di nuovo.>> dice ridendo e subito dopo si slaccia il reggiseno e lo butta per terra. <<Di questo passo rimarrò nuda>> afferma ma non sembra infastidirle l'idea di spogliarsi. Tyler intanto raccoglie le carte sul letto e le mischia.
Il motivo delle sue urla erano totalmente diverse da quelle che io avevo immaginato.
La bionda quando si accorge della mia presenza non si pone il problema di coprirsi, non si scompone neanche, rimane così. Sul pavimento stanno sparsi molti bicchierini per shot e una bottiglia di vodka.
<<Tyler, la tua amichetta è qui>> mi indica infastidita. Ha una voce roca, e io non voglio immaginare il perché.
<<Io non ho amiche>> risponde Tyler ma quando alza lo sguardo e incontra il mio si alza di scatto.
<<Camryn!>> senza pensarci due volte attraversa la stanza posizionandosi difronte a me.
Mi spinge fuori dalla stanza e chiude la porta alle sue spalle. Odora di alcol ma non sembra ubriaco, loro hanno bevuto davvero tutti quei bicchieri?
<<Mi spiace i-io >> cerco di dire ma le parole non le trovo e il suo sguardo è di pietra.
I suoi occhi verdi non lasciano trasparire nessun sentimento che non sia rabbia.
<<Vattene e lasciami stare>> detto questo riapre la porta e quando entra me la sbatte in faccia lasciandomi lì. Per essere uno che ha bevuto molto sembrava abbastanza lucido.
Che stronzo. Potrebbe provare ad essere più gentile in fondo non gli ho fatto niente, però sembra che ce l'abbia sempre a morte con me. Perché mi ha portato qui se voleva solo divertirsi?
Scendo le scale arresa all'idea che dovrò tenermi questa camicetta sporca. Spingo tra la gente per muovermi fino a trovarmi in cucina dove incontro alcuni ragazzi che giocano a Beer Pong.
Cinque minuti dopo, non ricordo come, mi ritrovo a giocare con loro, ormai sono qui tanto vale fare qualcosa. Il Quinto bicchiere dopo sto ridendo e scherzando con quel gruppo di ragazzi. Riesco a dimenticarmi persino del modo in cui Tyler i ha trattato e a sentirmi più leggera da tutti i miei pensieri.

Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora