Capitolo 11

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TYLER
Quel bacio, quel fottuto bacio mi ha fatto provare emozioni che non sapevo nemmeno di saper provare.
Neanche quando vado a letto con le altre ragazze ho provato questi sentimenti. Voglio pensare che sia perché l'alcol mi è andato alla testa, deve essere per forza così.
<<Passami la canna>> Bob mi risveglia dai pensieri che mi stavano portando a conclusioni scomode.
Dopo aver accompagnato Camryn nel dormitorio mi sono incontrato col mio gruppo di "amici" per fumare e bere. Anche se per me basta così, almeno per oggi.
La maggior parte delle volte mi aiuta a rilassarmi, ma non oggi che la mia testa è invasa dai pensieri.
Gli passo la canna e Bob fa un tiro lunghissimo facendo uscire il fumo dal naso.
<<Questa sì che è una canna>> ha un'aria rilassatissima e ci sorride come un'idiota.
<<Dai passamela, voglio provare>> Bob passa la canna a un altro membro del nostro gruppo è così via, ce la passiamo solo che io questa volta salto il turno, non ne ho proprio voglia.
Mi porto la bottiglia di birra alle labbra e ne bevo un sorso. Non considero la birra come alcol, semmai come acqua frizzante.
<< Tyler hai un aspetto orribile, che ti è successo?>>
Mi fissa Chad mentre fa un tiro e soffia via il fumo dalla bocca.
Chad è il più grande del nostro gruppo ed è come un fratello maggiore per me. Mi ha tolto non so quante volte dai guai. Uno dei motivi del perché è l'unico con cui non ho mai fatto a botte, ed è l'unico a meritarsi il mio rispetto qui in mezzo, anche se quando mi fa arrabbiare non sempre tengo a freno la lingua.
Gli sono sempre stato grato che non abbia mai cercato di indagare sul mio passato. Insomma, è sempre stato al suo posto.
<<Non sono fatti che ti riguardano>> noto che il mio tono era troppo brusco, ma non me ne frega, non chiederò scusa.
Ormai Chad è abituato al modo in cui rispondo, mi sorprendo come non mi ha abbia mai un pugno. Bevo un altro lungo sorso di birra finendo la bottiglia.
<<Tra un po' arrivano un paio di mie amiche che potrebbero piacerti>> Tutti i ragazzi fanno dei versi di felicità e iniziano a fare sporchi commenti su cosa vorrebbero fare una volta conosciute queste ragazze. Io sono l'unico che capisce che Chad parlava rivolto a me.
Mi guarda per sapere che ne penso della sua proposta. Spesso Chad mi fa conoscere qualche sua amica che poi mi scopo sempre.
É una sorta di antistress, per quando sono stressato o arrabbiato, spesso per entrambi i motivi. Non mi sono mai sentito in colpa visto che le ragazze erano pienamente d'accordo. Adesso non mi sembra una cattiva idea.
<< Perché no>> gli sorrido e lui ricambia il sorriso. Forse un po' di movimento fisico mi farà dimenticare quel bacio.
Pochi minuti dopo Chad va a scortare le sue amiche e quando arriva lo vedo a braccetto con tre ragazze tutte e tre bionde con occhi azzurri. Hanno delle tette enormi. É un classico così scontato che quasi mi annoia. Speravo in qualcosa di diverso.
<<Ragazzi vi presento le mie amiche>> inizia a dire i loro nomi e a presentarle.
Peccato che io due secondi dopo non ricordi il nome di nessuna delle tre. I ragazzi non ci pensano due volte prima di fare gli sbruffoni vicino a loro.
Io me ne sto in disparte. Non sono mai stato il tipo da mille complimenti o mille battute idiote. Mi è sempre bastato poco per convincerle.
Mi siedo sul muretto e fisso quella patetica scena. Ognuno di loro porta ogni sera una ragazza diversa a letto, eppure sembrano sempre in astinenza di sesso. Gli bastano davvero due enormi tette per farli impazzire.
Una delle tre bionde si avvicina a me. Credo che si chiami Emily o Elisa, non che mi importi il suo nome.
<<Gemma>> si presenta allungando una mano. Avevo del tutto sbagliato nome. Ma dove cazzo ho la testa. Non stavo proprio sentendo.
Gli stringo la mano a mia volta.
<< Tyler>> mi presento, la bionda non smette di fissarmi negli occhi e di mordersi il labbro inferiore, mentre intreccia nelle dita una ciocca di capelli. Ha un piercing sul naso. Peccato che io li odi i piercing. Quando Grace decise di farselo sulla lingua io ero totalmente in disaccordo, ma non mi ascoltò e se lo fece lo stesso. Non dare retta a nessuno credo sia una caratteristica della nostra famiglia.
<< Sei carino Tyler, perché non stai con gli altri tuoi amici?>> continua a intrecciarsi intorno al dito ciocche di capelli.
Un gesto che mi irrita, e se non la smetterà subito gli staccherò tutti i capelli.
<<Non mi interessano loro>> le fisso la sua scollatura non perché voglia vederle le tette, ma è così evidente che è impossibile non farci cadere l'occhio. Non mi interessa il classico, bionde occhi azzurri con una quinta di seno.
Insomma sono il genere di ragazze che io generalmente mi faccio, ma adesso la mia testa sta pensando a ragazze dai capelli e occhi color nocciola in particolare a una ragazza. Dio che coglione, sembro una femminuccia innamorata.
Mi risveglio dai pensieri e noto che la bionda mi sta ancora fissando. Forse se ci combino qualcosa mi dimenticherò del bacio. Insomma, tentar non nuoce.
<< Sei libera ora?>> mi avvicino e le allungo le mani sui fianchi accorciando ancora la distanza che ci divide.
Lei quasi tira un gridolino di gioia, non ho bisogno di una risposta per capire che è libera e totalmente d'accordo a lasciarsi fare quello che voglio.
<<Io per un po'avrò da fare>> annuncio a Chad che mi guarda soddisfatto e mi mima con la bocca "ottima scelta". Mi chiedo se queste ragazze si rendano conto di essere nient'altro che carne fresca per noi, ma dal modo in cui le altre due ragazze si lasciano mettere le mani ovunque dubito gliene importi qualcosa. Per un secondo sono tentato dal tirarmi indietro perché qualcosa mi dice che me ne pentirò.

Il viaggio in macchina non è silenzioso come speravo che fosse. La bionda del quale non ricordo più il nome non fa altro che parlare di cose da donna e dei fatti sui.
Il fatto è che io non le ho chiesto un cazzo. Non la fermo solo perché non voglio rimanere in silenzio, non voglio che ritornino i pensieri. Ma allo stesso tempo non voglio sentirla. Ora apro la portiera e la manco via a calci. No Tyler, non puoi mandare via il tuo unico elemento di distrazione.
Arrivati all'appartamento praticamente so quasi tutta la sua vita, di tutto quello che ha fatto e tutti i ragazzi con cui è andata al letto, il che mi sorprende perché batte di molto il numero di ragazze che io ho portato a letto.
Arrivati in camera non smette di parlare e per farla stare zitta mi sfilo la maglia e mi giro parandomi di fronte a lei.
<<Allora vuoi continuare a parlare o ci diamo da fare?>> lei tieni gli occhi fissi sul mio corpo con la bocca aperta.
<< Certo di tutti quelli che mi sono portata a letto. Tu hai il fisico migliore>> come se me ne importasse qualcosa.
Sto quasi per rimettermi la maglia e cacciarla via, ma la bionda si toglie anche lei la maglia buttandosela alle spalle e prima che io cambi idea la trascino in camera dove mi salta addosso e inizia a baciarmi. Spero solo che questo serva a qualcosa.

Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora