Capitolo 30

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TYLER
"Ma tu non hai nessuno a cui tieni veramente" Vorrei non ammettere che quelle parole mi hanno leggermente ferito, perché in fondo è la verità.
<<Stavamo solo parlando>> si intromette Cam.
Io abbasso lo sguardo e mi asciugo una goccia di sangue che mi è colata dal naso. Tra una mano ferita e il mio naso che perde sangue, non so se per fine serata tornerò a casa intero. Ma sarà lui a non tornare intero a casa se continuerà così.
<<Sono venuto qui per parlarti>>
Il suo tono adesso è calmo, e inizia ad avvicinarsi a lei.
<<Alex, adesso?>> si gira dalla mia parte fissandomi. Io non ricambio lo sguardo, guardo altrove cercando di tenermi lontano dai suoi occhi.
<<Se dovete parlare fate pure. Io non voglio beccarmi un altro pugno>> affermo entrando in bagno per farmi un tampone al naso con la carta igienica. Non ho voluto dire ad Alex di cosa stessimo parlando perché non so se lui sappia tutto ciò che lei mi ha raccontato, probabilmente sì, visto che sono migliori amici, ma non volevo rischiare.
<<Alex, possiamo non parlarne adesso?>> chiede Cam con una voce debole. Io esco dal bagno e mi siedo sul letto stando in silenzio e fissandoli,
fissando soprattutto lei. Ha la scollatura troppo abbassata, non che mi dispiaccia, ma vorrei che si aggiustasse, perché il pensiero che chissà quanti alla festa le abbiano fissato la scollatura mi fa venire una voglia matta di prenderli tutti a calci in culo, uno per uno, Chad compreso.
<<Vuoi che ti riaccompagni al dormitorio?>> quella domanda mi risveglia dai miei pensieri.
Vorrei che rifiutasse la sua proposta, vorrei che restasse qui con me tra le mie braccia.
Ma sfortunatamente accetta e io cerco di nascondere la mia delusione. Si era finalmente aperta a dirmi cosa la tormentasse e il motivo del perché dedicasse tanto tempo allo studio. Avevo capito fin da subito che il suo non fosse semplice desiderio di avere una media alta.
<<Tu inizia ad andare, ci vediamo in macchina>> Alex gli lancia un'occhiata preoccupata e sembra voglia dire altro.
<<Tranquillo>> lo rassicura Cam. Pensa davvero che potrei farle del male se rimaniamo da soli? Che idiota.
<<Ti aspetto giù>> si arrende Alex alla fine. Si ferma sulla soglia della porta e si gira a fissarmi per l'ultima volta prima di andarsene.
<<Tyler grazie per stasera>>
<<Per cosa?>> rispondo troppo seccato, ma non mi va a genio che lei abbia accettato di andarsene con lui. Anche se io non le ho neanche offerto un passaggio e so che questo fastidio che sto provando non ha neanche un motivo valido per esistere.
<<Per avermi capito riguardo la storia di prima>> abbassa lo sguardo fissandosi il vestito ormai macchiato dal trucco che è ricaduto sopra.
Di sicuro non è abituata a parlarne con altri e non nascondo che mi ha fatto piacere che si sia confidata con me.
Le rivolgo un debole sorriso.
<<Non voglio che tu mi guarda in maniera diversa d'ora in poi>> tende a precisare.
<<Non lo farò, tranquilla>> non potrei mai guardarla con occhi diversi dopo quello che mi ha raccontato. Il mio giudizio su di lei non è cambiato, anzi, è migliorato.
Le vedo spuntare sulla faccia un sorriso spontaneo, poi si gira per andarsene.
So che la rivedrò lunedì a lezione, ma c'è una parte in me che non vuole aspettare fino a quel giorno. Vorrei trovare una scusa per vederla anche domani, ma la mia bocca parte prima della mia mente.
<<Aspetta un secondo>> la richiamo e lei si ferma prima di uscire dalla stanza.
<<Domani vorresti venire con me a ritrovare Lydia?>> in effetti Lydia non si era mai affezionata così velocemente a una persona e portare Cam con me non è una cattiva idea.
Lei aggrotta le sopracciglia e mi fissa per qualche secondo senza rispondere, ma poi mi rivolge un sorriso radioso. Quel sorriso contagioso fa sorridere anche me. Credo di aver sorriso più con lei in questo breve arco di tempo che la conosco, che in tutta la mia vita
<<Mi farebbe molto piacere>>
Mi alzo e mi posiziono di fronte a lei.
<<Copriti che fuori fa freddo>>
dico mentre le alzo la scollatura del vestito, senza staccare i miei occhi dai suoi.
Lei sembra catturata dal mio sguardo e forse lo capisco solo perché anche io sono catturato dal suo.
<<A che ora passi?>> mi chiede con un filo di voce.
<<Lascia fare a me>> le sorrido anche se non può vedermi perché ha abbassato lo sguardo per aggiustarsi il vestito. Conoscendola vorrebbe controbattere, ma in questo momento riesce solo ad annuire.

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Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora