CAMRYN
<<Un centro commerciale? È qui che dovevamo andare?>>
<<Esatto>> Tyler scende dall'auto e chiude la portiera.
Io rimango qualche secondo a fissare il centro commerciale di fronte a noi finché non picchietta sul vetro dalla mia parte, facendomi saltare dallo spavento.
<<Andiamo>> scendo dall'auto e Tyler chiude l'auto con un Clic sopra la sua piastrina senza neanche girarsi.
Entriamo nel centro commerciale e notiamo che c'è molta folla. Sono sempre così affollati i negozi il venerdì pomeriggio?
<<Che ci facciamo esattamente qui?>> chiedo guardandomi intorno ma i miei occhi si fermano, naturalmente, addosso a Tyler.
<<Compere>> mette le mani in tasca e inizia a camminare, io lo seguo immergendoci tra la folla di gente che si butta in qualsiasi negozio. La mia attenzione viene catturata da un negozio di giocattoli pieno zeppo di bambini che corrono avanti e indietro e fanno i capricci per convincere i genitori a comprar loro alcuni giocattoli costosi.
<<Devi comprare qualcosa in particolare?>>
<<Si>> perché risponde in questa maniera così fredda?
<<Tyler, va tutto bene?>> mi avvicino e gli poso una mano sulla spalla, solo per avere un contatto con lui. Mi sento patetica, tante storie per un ragazzo che non prova una minima percentuale di quello che provo io.
<<Si solo...Non mi convince la storia che tu non mi abbia ignorando. Sono sicuro che non me la racconti giusta, se ho fatto qualcosa di male dimmelo>> perché non mi crede? Veramente capisce se mento o no? Vorrei che non fosse così bravo a capirmi.
<<Ancora con questa storia?>>
<<Va bene non ne parlo più, ma sappi che ti terrò d'occhio>> punta due dita davanti i suoi occhi e poi davanti i miei per poi sorridere. Non distolgo lo sguardo e per quanto io voglia farlo e non vederlo sorridere devo dimostrargli che non lo sto ignorando, anche se lo sto facendo. Forse non è un comportamento molto maturo fare qualcosa e non ammetterlo perché in fondo Tyler ha pienamente ragione che lo stavo completamente ignorando, ma preferisco essere immatura e negare tutto che dargli troppe spiegazioni.
<<Tu piuttosto che come sei entrato nella mia stanza?>> Tyler continua a camminare di fianco a me e quando passiamo davanti qualche negozio femminile si ferma qualche secondo a fissare i capi in vetrina.
<<La porta era già aperta>>
<<E cosa ci facevi fuori la mia stanza?>>
<<Dovevo parlarti>> si ferma davanti una vetrina per ammirare un paio di vestiti femminili per bambine.
<<Hai bisogno di qualche completino?>> scherzo fermandomi anche io a vedere i vestiti sopra i manichini.
<<Devo fare un regalo e ho bisogno di alcuni consigli femminili>>
<<Un regalo a chi?>> sicuramente è una ragazza, si capisce dal modo in cui il suo sguardo si sofferma su vestiti femminili, ma mi chiedo a chi debba fare questo regalo.
<<Lydia>>
<<Perché devi fare un regalo a Lydia?>>
<<Per il suo compleanno>> adoro quella bambina e sarò molto felice di dargli una mano.
<<Non sono molto bravo con i regali, specialmente se è per una femmina e tu sarai sicuramente perfetta a darmi qualche consiglio>>
<<Perché pensi che io possa essere perfetta?>> Tyler si toglie una mano dalla tasca e la posa sopra la mia testa.
<<Sei anche tu una mocciosa giusto? Quindi chi può consigliarmi meglio di te un regalo per una bambina>> mi fingo offesa e gli sferro un pugno sulla spalla.
<<Sei una persona orribile>> dico sbuffando e reprimendo un sorriso.
<<Ma che dici? Le persone non fanno altro che parlare di come sia buono e generoso verso il prossimo>>
<<Si certo come no, devi farmi conoscere queste persone che dicono queste scemenze su di te>> incrocio le braccia al petto e lui sorride. Adoro questi rari momenti tra me e lui in cui ci comportiamo così.
<<Così però ferisci i miei sentimenti>> continuiamo a camminare e a fermarci davanti i negozi di abbigliamento femminili.
<<Entriamo qui>> dice entrando da Guess.
Andiamo nel reparto bambine e vediamo alcuni vestitini.
<<Che ne dici di questo?>> mi mostra una maglietta con sopra un unicorno rosa glitterato e io arriccio il naso.
<<Non mi piace>>
<<E questo?>> prende una gonna rosa ricoperta di glitter e io scuoto la testa. Perché pensa che i glitter possano essere carini per una bambina? Io li odiavo da piccola. Quando mia madre mi comprava dei vestiti con i glitter sopra non facevano altro che pizzicarmi, per non parlare di quanto fossero osceni.
<<Assolutamente no>>
<<Sei pessima a dare i consigli>>
<<E tu sei pessimo a scegliere i regali>> Tyler riappende la gonna e si avvicina lentamente a me fino a ritrovarsi vicinissimo alla mia faccia.
<<Per questo ci sei tu giusto?>> annuisco e mi allontano fingendo che i battiti del mio cuore non stanno aumentando sempre di più.
Mi avvicino a un vestitino da ballerina e lo prendo ma quando mi giro per andare a mostrarglielo a Tyler vedo che sta parlando con una commessa.
Ha i capelli biondi e sorride ogni volta che lui apre bocca.
Ecco che ritorna quel fastidio alla bocca dello stomaco. Lui le dice qualcosa e poco dopo indica me, la bionda si gira a fissarmi poi gli dice qualcosa e in fine se ne va.
<<Tutto okay?>> dico avvicinandomi a Tyler mentre continuo a guardare la commessa andarsene.
<<Si, mi aveva chiesto se avessi bisogno d'aiuto, ma le ho spiegato che c'eri già tu ad aiutarmi. Ma poi le ho detto che sei un caso disperato e l'ho pregata di aiutarmi>> ride e io lo spingo per una spalla.
<<Davvero molto divertente, cretino>> <<Stupida>> risponde sorridendo. Mi giro e vado a riappendere il vestito di prima ma ne farlo mi imbatto in una bambina che sta giocando con delle bambole.
Fisso il vestitino e quando lo riposo mi avvio subito vicino a Tyler che sta esaminando altre maglie, sempre piene di quegli orribili glitter. Ci glielo dice che sono osceni?
<<Giocattoli>>
<<Cosa?>>
<<È solo una bambina, le piaceranno sicuramente dei giocattoli invece che semplici vestiti>> spiego non capendo come ho fatto a non pensarci prima. Si passa una mano tra i capelli e poi dopo schiocca le dita.
<<Perché non ci ho pensato prima?>>
<<Perché se un idiota>>
<<Tu ci hai pensato solo perché sei una mocciosa>>
<<Sono molto più matura di te>> Tyler si morde il labbro inferiore per non ridere e io gli pizzico il braccio muscoloso. Il fatto che scherziamo insieme insultandoci dovrebbe far sì che io lo veda come un semplice amico, perché da fuori questo sembriamo, eppure, sento che i miei sentimenti per lui crescono sempre di più.
<<Ti stai comportando da mocciosa>>
<<Sei tu che hai iniziato>> ridiamo entrambi e sento la tensione di prima dissolversi al suono della sua risata.
<<Andiamo piccola Cam>> mi prende in giro e mi afferra la mano per poi tirarmi fuori dal negozio. Io mi giro e noto la commessa bionda di prima che ci sta fissando, io le sorrido e stringo di più la presa sulla sua mano mentre sul suo viso compare una smorfia contrariata, ma io non posso che sentirmi soddisfatta.
<<Entriamo a Disneyland>>
Lo tiro verso il negozio e lui oppone un po' di resistenza.
<<Non voglio entrare a Disneyland>> si lamenta tirandomi indietro.
<<Adesso chi fa il moccioso?>> lui sbuffa e incrocia la braccia al petto fissando il negozio valutando se entrare o no.
<<Lo faccio solo per Lydia>>
Io gli sorrido e stacco la mano dalla sua per entrare nel negozio. Il pavimento è ricoperto di brillantini e il soffitto è decorato con disegni di alcuni personaggi famosi della Disney.
Per tutto il negozio si sentono le canzoni dei film Disney e ci sono bambini che corrono da tutte le parti.
<<È bellissimo>> dico guardandomi intorno perché non voglio perdermi nessun dettaglio. Forse sembrerò davvero una bambina adesso, ma adoro tutto ciò che riguarda la Disney. Sono cresciuta con questi film e non ne ho mai perso uno.
<<È un incubo>>
<<Non è così male>> alcuni bambini si fermano a fissare Tyler e ad indicare i suoi tatuaggi. In effetti con i suoi completi scuri in questo negozio colorato spicca in maniera quasi comica.
<<Quanti bambini>> si porta una mano in tasca e inizia a guardarsi anche lui intorno infastidito da tutti i rumori e le grida dei bimbi.
<<È un negozio di giocattoli, se non ci fossero i bambini sarebbe un po' strano>>
<<Odio i bambini>>
<<Davvero? Eppure, sembra che ti piacciano>>
<<Mi piace solo Lydia perché è mia sorella, altrimenti odierei anche lei>> si avvicina a uno scaffale e afferra un pupazzo di Nemo esaminandolo per poi riposarlo.
Lo so che dovremmo concentrarci sul regalo di Lydia, ma non riesco a non distrarmi guardandolo. È davvero un bel ragazzo, anzi, il più bel ragazzo che io abbia mai visto. Forse lo penso troppo spesso, ma cazzo quanto è vero.
Tyler afferra un pupazzo e si avvicina a me.
<<Chi è?>> mi chiede passandomi il pupazzo.
<<È Bella, della Bella e la bestia>>
<<Davvero?>>
<<Non hai mai visto il film?>> Tyler prende il pupazzo e lo fissa inarcando un sopracciglio.
<<Ti sembro il tipo che vede film di principesse?>> La Bella e la bestia è sempre stato il mio film preferito della Disney. Quando ero piccola e avevo la febbre non andavo a scuola e rimanendo a casa mia madre mi faceva sempre vedere questo film. Ho perso il conto di quante volte io l'abbia visto.
<<Ti ci vedo con una coroncina in testa>> affermo accarezzandomi il mento fingendo di immaginarlo con una coroncina.
Tyler si allontana per avvicinarsi a un reparto di bambole e io continuo a vedere altri scaffali.
Forse le piacerà una tazza di Stitch, ma anche la tazza di Nemo non è male. Qualcuno mi picchietta la spalla e quando mi giro mi trattengo dal ridere forte.
Tyler indossa una coroncina in testa sfavillante.
<<Come sto?>>
<<Signora Kade, sta davvero bene>> lo prendo in giro non riuscendo più a trattenermi dal ridere.
<<Signorina Kade>> mi corregge e quando della bambine ci passano davanti le sento bisbigliare un "Ma che fa quel signore?"
<<Signore?>> dice in tono irritato togliendosi la corona dalla testa e bruciandole con lo sguardo.
<<Mi porto così vecchio?>> mi chiede con aria preoccupata.
Rido così tanto che mi escono le lacrime agli occhi. Sarà quella leggere barba a dargli quell'aria da uomo più maturo.
<<Com'è possibile?>>
<<Com'è possibile cosa?>> dico asciugandomi una lacrima e lo vedo fissarmi attentamente.
<<Sei bellissima anche quando ridi come una pazza isterica>>
Non so se arrossire per quello che ha detto o fingermi offesa per l'ultima parte, i complimenti non sono ancora il suo forte. Lui si avvicina a me stringendomi tra le sue braccia cogliendomi di sorpresa.
Il mio cuore batte fortissimo e io nascondo la testa sul suo petto ispirando il suo profumo. È stato un gesto così improvviso e inaspettato che rimango pietrificata.
Apro la bocca per prendere fiato ma Tyler gonfia il petto e ispira.
<<Non chiedere il perché di questo gesto, avevo voglia di farlo>> ammette e io alzo la testa per guardalo in faccia. Vorrei che questo momento non finisse mai, vorrei rimanere così per sempre o almeno per qualche ora perché ci sto proprio bene tra le sue braccia.
<<Ah, non ti ho detto una cosa?>> mi stacco da quell'abbraccio.
<<Cosa?>> chiedo incuriosita.
<<Ci sono due sorprese per Lydia>>
<<Due?>> è già stato difficile trovarne uno di regalo, a quanto pare trovare un regalo per una bambina non è così semplice come pensavo.
<<Il primo credo sia questo pupazzo>> dice mostrandomi il pupazzo di Bella.
<<Il secondo...Sei tu>>
<<Io?>>
<<Quella piccolina ti adora e sarebbe davvero molto felice se ci fossi pure tu il giorno del suo compleanno>>
Anche io adoro quella piccolina e l'idea di essere presente il giorno del suo compleanno mi fa davvero piacere.
<<Sarà un piacere venire. Quand'è il suo compleanno?>>
<<Domani>>
<<Domani? Me lo dici con così poco preavviso?>>
<<Avrei dovuto avvisarti una settimana prima? Così funziona con voi ragazze? Se c'è un impegno dobbiamo avvisarvi una settimana prima?>> gli do un pizzicotto sul bracco e lui non sbatte ciglio.
<<No stupido. Solo non pensavo che fosse così presto>>
<<Ora lo sai>> dice per poi avvicinarsi alla cassa per pagare.
Ho insistito tanto, e stava anche per scoppiare un litigio davanti la cassiera, ma ho voluto che i soldi del regalo li dividessimo, visto che è anche da parte mia, e lui fortunatamente non mi ha negato la libertà di pagare la mia parte.
Arriviamo al parcheggio, che è desolato, e prima di salire in macchina Tyler mi blocca e mi fa appoggiare alla macchina per poi sporgersi e baciarmi schiacciandomi con la schiena sulla portiera.
Il bacio diventa più appassionato e carico di desiderio. Sento ogni cellula del mio corpo che sta vibrando e mi sento le gambe più leggere come se a momenti potessi cadere, forse se in questo momento si aprisse una voragine per terra e ci risucchiasse entrambi non me ne accorgerei neanche.
Stacca le sue labbra dalle mie e mi posa una mano sulla guancia.
<<Mi hai ignorato per quasi una settimana>>
<<Tyler...>> dico ma lui non mi ascolta e continua a parlare.
<<No ascoltami. Mi hai ignorato per quasi una settimana e mi mancavano le tue labbra, mi mancava baciarti>> si sporge e mi ribacia ancora, sento che se non mi staccassi da questo bacio inizierei a piangere e a gridargli che sono innamorata di lui.
Il suo cuore batte all'impazzata, solo che a lui è solo attrazione fisica, mentre il mio cuore batte per un altro motivo. Mi stacco e mi sposto da vicino a lui aprendo la portiera.
<<Andiamo>> dico, ma Tyler mi blocca il polso per impedirmi di entrare in macchina.
<<C'è qualcosa che non va?>>
Tutto. Tutto non va bene in questo momento, in questo periodo, in questa vita. Perché si comporta così? Come se fossimo una coppia, mi prende e mi bacia, mi abbraccia... Ma a lui non frega nulla di relazioni quindi, perché cazzo si comporta così? Perché io glielo lascio fare?
<<Perché me lo chiedi?>>
<<Ti ho baciato e tu ti sei subito staccata da vicino a me, non avrai intenzione di ignorarmi di nuovo?>> anche se gli ho detto la bugia che non lo stavo ignorando lui rimane dell'idea che invece io l'abbia fatto.
Nego con la testa e fingo un sorriso come per fargli capire che va tutto bene, quando in realtà non va niente bene. Io ne sono innamorata, io sono follemente innamorata di lui, dell'unica persona alla quale non mi volevo affezionare, proprio di lui che non è innamorato di me, e questo è solo il primo passo verso l'infelicità, o verso quello che chiamano inferno.
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Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]
Romance> Camryn è la tipica ragazza intraprendente e determinata sopra ogni cosa. È pronta ad affrontare il suo grande obbiettivo , il College. Camryn sembra una ragazza felice e sicura di se, ma un evento passato l'ha segnata dai suoi 16 anni. È convint...