Capitolo 81

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TYLER
Mancano meno di venti minuti prima dell'arrivo di Chad, quando sento bussare alla porta. Non può essere Chad, perché non è mai in orario, figuriamoci in anticipo.
Apro la porta e trovo Bob. Un mio, se così possiamo definirlo, amico.
<<Che ci fai qui? Non dovresti essere con gli altri a casa di Chad?>> entra nel mio appartamento senza rispondermi. Non ci voleva questa rottura di palle.
<<Me ne sono andato, visto che non ero molto d'aiuto>> immagino, l'unica cosa che sa fare è bere, ridere e andare a letto con le ragazze.
<<Vattene, non voglio averti qui>> cerco di spingerlo fuori la porta ma lui gira su sé stesso e si scansa.
<<E dai Tyler, mi annoio, posso darti una mano con Chad?>>
<<No>>
<<Posso almeno sapere il tuo piano? Se me lo dirai giuro che me ne andrò>> se è l'unico modo per mandarlo via gli dirò le mie intenzioni.
<<Gli ho proposto di andarci a prendere qualcosa al pub dove andavamo sempre a bere, come ai vecchi tempi. Lui mi ha creduto e tra un po' sarà qui. Ora smamma>>
Invece di ascoltarmi Bob inizia a gironzolare per il mio appartamento.
<<Posso?>> mi chiede prendendo il mio profumo in mano.
<<Io avevo il profumo a casa, ma l'ho fatto cadere e si è rotto>> mi spiega. Annuisco solo perché così, forse, mi lascerà stare. Spruzza il mio profumo sui capelli e sul collo.
<<Grazie amico. Ci vediamo alla festa>> mi avvisa iniziando ad uscire di casa. Appena inizia a scendere dalle scale chiudo la porta. Se fossi stato io a organizzare questa festa a sorpresa non avrei invitato parecchi di loro, che invece saranno presenti stasera, ma sfortunatamente sono stati proprio loro a organizzare tutto e a invitare gente, quindi non posso dire nulla. Mi sono preso l'incarico di distrarre Chad solo per stare il più possibili lontano da loro, ma questo era prima di sapere che verrà anche Cam. Non è vero che avevo dimenticato di avvisarla, non volevo che venisse perché i miei amici sono dei grandi cazzoni. A quanto pare Grace non ha tenuto a freno la lingua e l'ha invitata. Stranamente Chad arriva in orario, mi manda un messaggio per avvisarmi che è arrivato e io quando lo leggo scendo avviandomi al parcheggio.
Vedo Chad fuori dalla sua macchina.
<<Auguri idiota>> gli dico dandogli un forte abbraccio. Lui ride e dopo esserci scambiati qualche pacca sulla spalla saliamo in macchina. Guardo l'orario, sono le 20.15 siamo giusto in orario per andare a casa sua.
<<Sto invecchiano>> dice uscendo dal parcheggio.
<<Hai ragione, ti si iniziano a vedere i capelli bianchi>> lo assecondo toccandogli i capelli. Lui mi scosta la mano e rabbrividisce, so quanto ama la cura dei suoi capelli.
<<Tu scherzi perché sei giovane. Ma quando avrai la mia età capirai le mie sofferenze>>
<<Okay, non ti sembra di star esagerando?>>
<<Solo un po', però è divertente>> devo solo aspettare il momento giusto per cacciare la scusa che mi ero preparato prima.
<<Ricorda Tyler non si è vecchi solo di età, ma si può essere vecchi qui>> dice indicandosi la testa.
<<Stai diventando anche saggio. Inizi a preoccuparmi>>
<<Vecchio o meno, stasera voglio bere così tanto da non ricordarmi più nulla>> alza la mano e io gli batto il cinque. Chad all'inizio percorre la strada verso il pub, ma all' ultimo svolta e cambia strada. Non dico niente finché non si ferma fuori il suo appartamento.
<<Che ci facciamo qui?>> gli chiedo facendo finta di nulla.
<<Non mi avete fatto una festa a sorpresa?>>
<<Ma come cavolo...?>> lui ride vedendo la mia espressione da ebete.
<<Venendo da te ho visto Bob per strada che mi ha detto palesemente ci vediamo dopo a casa tua per la festa>> ride più forte ripensando all'accaduto. Che cretino.
<<Potresti almeno far finta di essere sorpreso?>>
<<Sicuro>> scendiamo dalla macchina ed entriamo in casa. Tutto è al buio e quando Chad accende la luce tutti applaudono.
Lui, come mi aveva promesso, finge di essere sorpreso. Io lascio Chad agli altri che iniziano a fargli gli auguri e giro lo sguardo per vedere Cam. La vedo che parla con Grace con in mano un bicchiere di champagne. La mia ragazza già sta bevendo? Mi prendo un secondo per vederla. Ha indossato una gonna bianca con una camicia nera, la mia. Gliela regali mesi e mesi fa, sembra passata una vita da quel momento, e lei è sempre bellissima con in dosso quella camicia. Mi avvicino e lei, quando mi vede posa il bicchiere e mi getta le braccia al collo.
<<Hey, ti ero mancato?>> le avvolgo le braccia intorno la vita.
<<Si, tantissimo>> mi dà un bacio sulla bocca. Mi è mancata anche lei.
<<Ma cosa sono queste smancerie?>> ci prende in giro Grace. Si alza e mi abbraccia.
<<Alex?>> chiedo non vedendolo con mia cugina, e neanche da nessuna parte.
<<Chi mi ha chiamato?>> compare dietro di me. Mi sorride e ci salutiamo con una stretta di mano. E pensare che l'anno scorso discutevamo solo, ora ammetto che mi fa piacere avere questo rapporto civile con lui, in fondo è pur sempre il ragazzo di mia cugina e il migliore amico della mia ragazza.
<<Stavo facendo gli auguri a Chad>> mi indica Chad che è circondato ancora dagli altri ragazzi che gli stanno facendo gli auguri.
<<Vado anche io>> dice Cam andando anche lei verso di lui. Finiti gli auguri e i saluti iniziano ad aprirsi bottiglie di ogni tipo di alcol possibile.
<<Pensavo che Chad avesse un coinquilino, sto sbagliando?>> mi sussurra Cam come se mi stesse dicendo qualcosa di proibito, o più semplicemente perché ha paura di aver detto qualcosa di sbagliato e fare una figuraccia.
<<Si ha un coinquilino, ma questa settimana è fuori per lavoro. Siamo stati fortunati, lui non avrebbe accettato questa festa>>
<<Che fortuna>> esulta portandosi un bicchiere con dentro uno strano liquido alle labbra. Glielo tolgo da mano prima che beva un altro sorso, annuso e mi bagno leggermente le labbra.
<<Da quanto in qua bevi il Godfather?>> lei guarda dentro al suo bicchiere.
<<Allora è così che si chiama?>>
<<C'è del whiskey qui dentro, e non solo quello>> lei si gratta la testa.
<<L'hai riconosciuto solo dall'odore?>>
<<È uno dei miei cocktail preferiti>> mi porto il bicchiere alle labbra e con un sorso ne bevo tutto il contenuto. Lei mi guarda contrariata. Ormai dovrebbe sapere che in mia presenza non le farei mai bere nient'altro che non sia semplice champagne. In più quello che stava bevendo non è facile da buttare giù.
<<Vado a parlare con Alex e Grace, almeno loro non mi vietano di bere>>
<<Ti amo anche io>> le dico mentre lei va in cucina. Qualcuno mi mette una mano sulla spalla in maniera brusca facendomi saltare. Mi giro di scatto e vedo che è Angus. Il nostro ultimo incontro fu quando cercai di salvare quella povera cameriera dalle menti perverse dei miei amici. Non mi era mancato per niente.
<<Chi non muore si rivede>> ha ancora una mano sulla mia spalla. Gliela levo subito, ma lui non sembra rendersene conto.
<<È strano non vederti con nessun bicchiere in mano>>
<<Ho già bevuto>>
<<Tieni, questo l'ho preparato io, so che è uno dei tuoi cocktail preferiti>> mi passa in mano un Margarita.
<<Bevi su, non fare la femminuccia>> non è uno dei miei preferiti, ma me lo farò andar bene. Lo bevo in un sorso. Lo sento scendere giù e bruciarmi tutta la gola e poco dopo lo stomaco. Angus mi dà una pacca dietro la schiena.
<<C'è più alcol nel mio corpo che in questa casa>> sento dire da Bob dall'altra parte della stanza. Cammina, anzi, barcolla fino al divano con un bicchiere in mano e quando si siede fa cadere il contenuto del bicchiere per terra. Anche io mi riducevo così ad ogni festa. Ora vedendolo da fuori non riesco a captare quale sia la parte divertente nel ridursi in questo stato. Mi guardo intorno non sapendo che fare, questa festa è non poco noiosa, i ragazzi non sanno proprio come organizzare feste divertenti, a loro importa solo che ci sia dell'alcol e le ragazze.
<<Sai cosa manca a questa festa?>> mi chiede Chad venendomi vicino. Ha anche lui l'aria di uno che ha bevuto non poco.
<<Gente decente?>>
<<Mancano le ragazze. Insomma, che razza di festa è senza ragazze?>> qualcuno deve averlo sentito perché poco dopo la casa inizia a riempirsi anche di ragazze. Con loro portano altro alcol e lo stereo con le casse e la musica. In meno di un'ora l'appartamento diventa una festa scatenata. Io non prendo parte a nulla.
<<Da dove viene tutta questa gente?>> mi chiede Cam con un bicchiere di champagne in mano. Alzo le spalle. Lei si appoggia alla porta e mi fissa.
<<Che c'è?>>
<<Sei davvero bello stasera>> mi dice cercando di farsi sentire sopra la musica alta. Hanno anche chiuso le luci e acceso alcune lampade colorate per creare lo stesso effetto della discoteca. Con tutto questo chiasso prima o poi arriverà la polizia, nessuno però sembra aver intenzione di abbassare il volume, sono tutti ubriachi e fuori di testa.
<<Tu sei così...>> la squadro da testa a piedi. Non riesco a continuare la frase perché è troppo bella per descriverla con un semplice e misero complimento.
<<Così come?>> mi chiede con gli occhi colmi di curiosità. Si è tirata tutti i capelli color nocciola in uno chignon, ed è una cosa tremendamente sexy.
Mi paro di fronte a lei e le porto una mano dietro la schiena.
<<Vuoi sapere davvero cosa penso?>> le sussurro sperando che mi senta con questa musica del cazzo. Lei annuisce.
Scendo fino al fondoschiena e le metto una mano sotto la gonna, lei si irrigidisce.
<<Tyler>> mi richiama ma io continuo. Arrivo fino alle mutande ma lei mi blocca la mano.
<<Potrebbero vederci>> mi dice fissando gli altri ragazzi. Nessuno ci sta vedendo, le luci sono spente e quelle poche lampade colorate mostrano poco quanto nulla. Tutti stanno bevendo o ballando, nessuno bada a noi che siamo lontani da tutti.
<<Non ci sta fissando nessuno>>
<<Ma...>> Fa per parlare ma io mi avvicino di più a lei arrivando a far toccare i nostri petti. Dal suo sedere sposto la mano in avanti. Le scostò le mutande e lei trattiene il fiato quando le infilo un dito. Mi porta le braccia intorno al collo per far sembrare che il nostro sia un semplice abbraccio. Posa la testa sulla mia spalla e la sento ansimare. Chiude le gambe ma io le poso un ginocchio in mezzo per riaprirle.
<<Non fare così>> la richiamo dolcemente infilando un altro dito. Si lascia scappare un piccolo mugolio che reprime spingendo la fronte sulla mia spalla. Muovo su e giù le dita e con il pollice le accarezzo la parte più delicata formando piccoli cerchi.
<<Oddio Tyler>> ansima. Li sotto i miei jeans staranno esplodendo soprattutto dopo che lei posa una mano sul rigonfiamento dei miei pantaloni. Oh, cazzo.
Devo averla, ora, anche qui. Tolgo le dita e la spingo dentro la stanza che, con mia grande fortuna, scopro essere una camera da letto. Chiudo la porta alle mie spalle, e quando noto una chiave la chiudo a chiave. Porto Cam fino al letto. Lei sembra impaziente quanto me. Inizia a sfilarsi la camicia e io mi tolgo la maglia. Quando sta per togliersi la gonna la fermo.
<<No, Mi piace>> le dico e lei annuisce. Le tolgo solo le mutande lasciandola con la gonna. Così va molto meglio.
<<Mi vuoi?>> le dico baciandola sul collo. So che mi vuole, ma voglio sentirglielo dire.
<<Si, subito>> dice sfilandomi la cintura dai pantaloni.
Mi tolgo i pantaloni e quando mi abbasso i boxer sento di aver liberato un grande, ma davvero grande, peso.
<<Muoviti>> mi dice fissando la porta come per paura che possa entrare qualcuno. Mi guarda con gli occhi carichi di desiderio, come non aveva mai fatto prima.
Nei jeans caccio dal portafoglio un preservativo e me lo infilo il prima possibile. Cam mi aspetta a gambe aperte, ma con la gonna che le copre la parte tanto bramata da me. Una volta infilato il profilattico entro subito in lei. Lei mi graffia la schiena ogni volta che mi spingi verso di lei. Facci o respiri profondi per non venire subito, voglio durare tanto anche se...Cazzo è difficile sentirla ansimare, è così sexy.
<<Ti piace?>> le chiedo, anche se i suoi versi di piacere me ne danno la conferma, lei annuisce.
<<Non ti fermare>> mi supplica e io aumento il ritmo. Mi abbasso su di lei e le bacio il collo.
<<Sei così irresistibile>> lei mugola più forte. Dopo qualche altra spinta riesco a farla venire e subito dopo mi lascio andare soddisfatto di essere durato più di quanto immaginassi. Non è da me durare così poco, ma la voglia era troppa.
<<Rifacciamolo>> mi dice riprendendo fiato. Io la guardo e penso a quanto cazzo sono fortunato. Mi avvicino a lei pronto per il secondo round, ma qualcuno bussa alla porta. Fortuna che l'ho chiusa a chiave. Mi avvicino alla porta carico di una pazienza che non ho.
<<Chi diavolo è?>> ringhio infastidito. Perché devono sempre arrivare sul più bello?
<<É l'ora del trenino>> canticchia Chad dall'altra parte. É troppo ubriaco, quindi lo lascio perdere. Mi avvicino a Cam e le passo i vestiti.
<<Sarà per la prossima volta, ora meglio uscire, Chad sa che siamo qui e prima o poi si accorgeranno della nostra scomparsa>> anche se non vorrei, lei inizia a vestirsi e devo girarmi verso la porta per non essere tentato a tornare sul letto e riprendermi quel secondo round che mi spetta.
<<Si saranno accorti che abbiamo fatto sesso?>> mi domanda. Mi mancavano queste sue domande ingenue. Ti prego non perdere mai questo tuo lato innocente.
<<Te lo si legge in faccia>> la prendo in giro ma lei ci casca e mi guarda sorpresa. Inizio a ridere per il suo sguardo preoccupato e lei quando capisce la presa in giro mi lancia una sua scarpa che riesco a scansare.
Usciamo mano nella mano dalla stanza e subito scorgo da lontano Grace che viene verso di noi.
<<Dove eravate finiti?>> ci chiede.
<<Fatti gli affari tuoi>> le rispondo dandole una schiocca in testa, ma questo gesto mi regala un'occhiataccia di Alex che è dietro di lei.
<<Qui sono tutto ubriachi, perché non andiamo altrove?>> propone Alex. Cavolo, non è una cattiva idea. Tanto Chad non si accorgerà di nulla, e se pure fosse, è troppo ubriaco per fare qualcosa.
<<Dove potremo andare?>> chiede Grace prendendo la mano di Alex. Io mi giro ma non vedo più Cam, sarà andata a prendere qualcosa da bere. Mi guardo intorno, ma con queste stupide luci colorare non si vede quasi nulla.
<<Non voglio andare in un posto troppo affollato>> si lamenta Grace. Io vengo spinto da alcuni ragazzi che stanno facendo il trenino, mi trattengo dal dire qualcosa di cattivo. Questo appartamento è troppo piccolo per tutta questa gente.
<<C'è un locale dove io e Chad andavamo spesso quando eravamo soli. É abbastanza tranquillo e non c'è mai tanta folla>> propongo, perché anche io sono a favore di andare via di qui.
<<Per me va bene>> afferma Alex e anche mia cugina è d'accordo.
<<Vado a chiamare Cam, vengo subito>> loro annuiscono. Io mi giro per cercarla. All'improvviso tutte le luci si spengono, anche quelle colorate. La casa diventa buia. Io mi fermo per evitare di andare a sbattere contro qualcosa o peggio, qualcuno. Cinque secondi dopo le luci dell'appartamento sì riaccendono, ma quello che vedo mi crea uno squarcio al petto. Cam che sta baciando Bob. Sposto lo guardo e vedo che Grace e Alex la stanno guardando gli occhi spalancati. Quando Cam riapre gli occhi e vede che non sono io si pietrifica, al contrario Bob sembra soddisfatto, tanto da ridere e darle una pacca sul sedere. Il cuore inizia a pompare velocemente, così veloce che lo sento pulsare fino alle orecchie. Attraverso la stanza velocemente e prima che Cam se ne renda conto afferrò Bob per il colletto e lo scaravento per terra. Anche se è ubriaco riesce a scansare qualche mio pugno. Quello che riesce a darmi soddisfazione è un mio guancio che gli fa sputare sangue. Sento Cam che mi grida di fermarmi, ma io non le do ascolto. Alex mi afferra da dietro e cerca di bloccarmi ma butto la testa all'indietro e gli do una testata all'indietro colpendolo sul naso. Lui mi lascia andare e barcolla all'indietro toccandosi il naso che si è macchiato sangue. Mi avvento ancora su Bob, non capisco perché nessuno mi stia fermando, tutti sono fermi a vedermi massacrarlo di botte, anche la musica si è fermata, tutto è fermo intorno a me, ci siamo solo io e lui, accompagnati dalla mia rabbia che è sempre presente e non mi abbandona mai.
La rabbia mi controlla, quando dovrebbe essere il contrario. Mi fermo solo quando vedo che Bob è svenuto, spero sia solo svenuto. Sento Cam che piange abbracciata a Grace. Mi avvicino a lei, ma entrambe fanno un passo indietro. Alex mi porta una mano sulla spalla e mi fa girare per poi darmi un pugno sul naso. Indietreggio fino e sbattere con la schiena vicino al muro.
<<Sei pazzo?>> mi urla Alex riportandomi alla realtà. Mi sveglio dal mio stato catatonico e mi guardo intorno. Tutti mi stanno fissando impietriti. Vedo il corpo di Bob pieno di sangue per terra. Ma il mio sguardo si ferma su Cam che sta uscendo dalla casa di corsa. Mi alzo per inseguirla ma Alex mi spinge all'indietro.
<<Non farlo>> mi ordina.
<<Faccio quello che cazzo mi pare>> lui si para davanti per non farmi passare. Non sa che se si metterà in mezzo sarò costretto a spostarlo con le cattive.
<<Levati>> gli ordino. Vicino ad Alex compare Chad.
<<Amico, che hai fatto? >> mi chiede indicandomi il corpo di Bob. Mi porto le mani tra i capelli e do una forte spinta ad Alex facendolo cadere col sedere per terra, riuscendo così a scappare. Vedo Cam che sale in macchina. No, no, no. Corro più veloce che posso e prima che parta mi metto di fronte la macchina. La vedo sciugarsi le lacrime e stringere il volante.
<<Vattene>> mi ordina.
<<No>>
<<Vattene o ti butto sotto>> non lo farebbe mai, penso, ma lei parte e io sono costretto ad indietreggiare. Faccio velocemente il giro e salgo in macchina.
<<Scendi>> mi dice anche se è già partita.
<<Perché cazzo fai così?>>
<<Hai quasi ucciso Bob>> mi urla con le lacrime agli occhi.
<<CRISTO CAM, L'HAI BACIATO!>> Le urlo sbattendo un pugno sul cruscotto. Lei sobbalza e chiude gli occhi rigando le sue guance di lacrime. Non mi piace farla piangere, ma lei ha baciato un altro di fronte a me. Non posso pensarci che mi viene voglia di urlare.
<<Aveva il tuo identico profumo>> sussurra.
<<Cosa?>>
<<Aveva il tuo stesso profumo, solo tu porti quel profumo, quando si sono spente le luci mi ha afferrata e baciata, pensavo fossi tu, ne ero proprio convinta>> le immagini di me, in cui lascio Bob usare il mio profumo, si susseguono come diapositive nella mia mente, una dietro l'altra e mi maledico per averlo fatto. Mi porto le mani sui capelli e tiro le punte.
<<Cazzo, cazzo, cazzo>> lei singhiozza e il suo respiro è spezzato come le parole che sta per pronunciare.
<<Tyler finiamola qua>> la guardo. Non può averlo detto.
<<Cosa? Non lo dici davvero>> è lo shock, sicuramente lo dirà perché è scioccata.
<<Tyler, quanto ti ho visto massacrare Bob di botte ho capito che il nostro amore è esagerato>> come può definire il nostro amore esagerato? Nessuno amore lo è.
<<Cam, mettiti nei miei panni, pensi mi abbia fatto piacere vederti baciare con lui?>> non riesco a pensarci. Lei stringe il volante. Forse non è una buona idea che si sia messa alla guida in questo stato. Ha gli occhi pieni di lacrime, sicuramente non vedrà bene la strada.
<<Non ti riconoscevo Tyler, lo avresti ucciso e tutto per un bacio. So che non ti è piaciuto, neanche a me, ma cazzo l'avresti ucciso>> si, probabilmente se Alex non mi avesse fermato l'avrei ucciso. Ma non può lasciarmi...Non può.
<<Quindi è finita? Entri nella mia vita stravolgendomela da cima a fondo e te ne vai lasciandomi un vuoto dentro incolmabile?>>
<<Non è facile. Ma dobbiamo farlo per noi stessi Tyler>>
<<Bugie Cazzo! Pensi che sia la cosa migliore per noi allontanarci? Non credo a queste cazzate della distanza, la cosa migliore per me è stare con te, e non lontano da te>> si asciuga gli occhi con il dorso della mano. Non risponde. Mi sta lasciando. Tutte le sue belle parole del non ti lascerò mai erano solo parole? Che valore avevano per lei? Perché io credevo a quelle parole. Adesso invece mi sta lasciando.
<<Ti odio Cam>> dico anche se so che è la rabbia a parlare. La odio, la odio perché lei si sta allontano da me, e io non voglio.
<<Anche io ti odio, sei uno stronzo!>> mi urla iniziando a tremare.
<<Fanculo te, fanculo questa festa, fanculo tutto!>> lei si gira a guardarmi non aspettandosi quelle parole dure da parte mia, per qualche secondo si dimentica di star guidando e di essere in strada perché per una frazione di secondi lascia il volante per asciugarsi gli occhi stracolmi di lacrime. Secondi che ci costano caro, perché dal nulla sbuca una macchina che ci viene addosso. Lei non fa in tempo a rimettere le mani sul volante e a evitare una catastrofe. Tutto diventa sfuocato. L'ultima cosa che vedo è la testa di Cam insanguinata sul volante, e un forte fischio è tutto ciò che riesco a sentire.

Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora