Capitolo 39

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TYLER
Perché faccio sempre così?
È la prima domanda che mi viene in mentre quando rimango sulla soglia della porta dopo che Cam se n'è andata.
Stanotte l'ho passato a pensare e così non sono riuscito a chiudere occhio, perché io non faccio incubi, io ricordo e penso, è questa la cosa che mi fotte ogni volta.
Vado in cucina e sbatto entrambi i palmi della mano sul tavolo fregandomene se le ferite sulla mano fasciata si riapriranno.
Se n'è andata per colpa mia, se n'è andata e io non ho fatto niente per farla restare.
Perché cazzo la rabbia deve avere sempre la meglio sulle mie emozioni? Perché deve andarci di sotto proprio lei? Proprio lei, che è l'ultima persona che voglio ferire.
Afferro la tazzina di prima e dopo essermela rigirata un po' in mano la scaravento contro il muro con tutta la rabbia che provo facendola spaccare in mille pezzi.
Sarà costata un bel po' alla famiglia di Chad e subito dopo me ne pento, ma almeno mi sento un po' meglio.
<<Amico, che diavolo ti prende?>>
Tuona Chad entrando in cucina e fissando i pezzi di vetro a terra della tazzina.
È in costume, perché è in costume? Giusto, Cam me l'ha detto che saremmo dovuti andare in spiaggia, prima me l'ha anche proposto e io l'ho trattata male, anzi no, malissimo.
<<Dov'è Camryn?>> mi chiede incrociando le braccia al petto e spostando lo sguardo dai pezzi di vetro a me.
<<Ma che cazzo vuoi che ne sappia?>> perché ho risposto in questa maniera? Beh, perché ha nominato Cam. Ma perché cavolo pensa che io sappia dove sia? Vorrei saperlo anche io.
<<Calmati ti ho fatto una domanda>> sbuffa Chad, anche se in genere è abituato al mio modo di rispondere ora sembra molto seccato.
<<Vieni in spiaggia?>>
<<No, non vengo>>
Chad prende una scopa nello sgabuzzino e inizia a spazzare per terra.
<<Hai impegni migliori?>>
Ho impegni migliori? No, ma me li farò venire in mente perché se rimango in questa casa i prossimi piani saranno spaccare qualsiasi cosa si trovi sotto il mio tiro.
<<Conosci qualche posto dove potrei andare a farmi un giro?>> mi appoggio al lavandino guardandolo spazzare a terra.
Chad alza lo sguardo dalla mia parte e smette di spazzare appoggiando la scopa vicino il frigo.
<<Ne conosco alcuni.>>
<<Perfetto dimmi dove si trovano>>
Chad ci riflette qualche istante e poi risponde.
<<Verrò con te>>
<<No, voglio restare da solo>> lui però non sembra ascoltarmi perché esce dalla cucina.
<<Avviso gli altri che andremo a farci un giro mentre loro possono andare normalmente in spiaggia>> mi grida mentre inizia a salire le scale.
Mezz'ora dopo mi ritrovo a camminare con Chad di nuovo in quel noioso paesino.
<<Sai che sono tuo amico vero?>> mi chiede Chad mentre camminiamo sul marciapiede sorpassando un gruppo di bambini che si sta rincorrendo.
<<Si>> rispondo guardando di fronte a me mentre mi accendo la sigaretta che ho in mezzo alle labbra.
<<Sono il tuo migliore amico>>
<<Adesso non ti allargare>> fa una risata secca e poco dopo torna serio. Non capisco dove voglia arrivare iniziando così il discorso.
<<Sai che puoi dirmi tutto>> quando Chad gira troppo intorno alle cose non è mai nulla di buono.
<<Dove vuoi arrivare?>> gli lancio un'occhiata e sospiro facendo uscire il fumo dal naso.
Mi porto la sigaretta alle labbra e faccio un lungo tiro.
<<Ti piace Camryn ammettilo>>
Cerco di cacciare il fumo dal naso ma non ci riesco e inizio a tossire forte.
Lui mi dà delle pacche dietro la schiena e mi ci vuole qualche secondo prima di riprendermi.
Non mi piace Cam perché pensa questo? È una bella ragazza ma non mi piace in quel senso... almeno credo. Oddio no che non mi piace, perché ci sto anche a pensare.
<<Ti sbagli>> abbasso lo sguardo e calcio un sassolino facendolo rotolare via. Chad si gira a fissarmi e ridacchia, lo fa sempre quando non mi crede.
<<Per quanto tu cerchi di negarlo si vede, e sai pure tu che ho ragione>> <<Da cosa si vedrebbe? fammi capire, perché a quanto pare io non l'ho capito>> cerco di usare un tono normale ma mi esce più un tono irritato.
Chad si schiarisce la voce e inizia a parlare. Per quanto io voglia tapparmi le orecchie e non sentire niente tiro un sospiro e sento quello che ha da dirmi. <<Non fai altro che fissarla, è da ieri che non le togli gli occhi di dosso. Lei non se ne sarà accorta, ma io si>> smette di camminare e si posiziona di fronte a me bloccandomi il passaggio. <<So che per te l'amore è sconosciuto, ma sei pur sempre umano, non c'è niente di male se ti piace, in fondo è una bella ragazza ed è molto dolce.>> A quelle parole vorrei ridergli in faccia, ma in questo momento ridere è l'ultima cosa che mi viene da fare. Non riesco ad ammettere, anzi, non riesco a realizzare che le parole di Chad siano vere. Da quanto il mio amico è così...Profondo? Forse lo pensa perché l'ha baciata...cazzo l'ha baciata quel pensiero mi fa venire voglia di dargli un pugno in faccia.
<<Beh, allora comprati un paio di occhiali che a quanto pare non vedi poi così bene bene come credi, perché lei non mi piace>> per quanto le sue potrebbero essere un tantino vere non ci voglio credere.
Lo supero e aumento il passo per tenermi a debita distanza da lui.
<<Scappa bravo. Ma quando te ne accorgerai che ho ragione sarà troppo tardi e lei sarà già di un altro>> mi grida da dietro mentre io mi allontano da lui. Fanculo, non riesco a pensare a Cam con un altro ragazzo che sento salire la rabbia ma che solo ora capisco non essere rabbia.
Posso negarlo a tutti ma non a me stesso.
Non posso negare che io sono geloso di Camryn Clark.
Non ho mai provato gelosia per niente e nessuno. Ho sempre voluto tenermi lontano dalla gelosia che per me è come una malattia e un'emozione inutile. Perché essere gelosi di qualcuno? Perché essere gelosi di persone che neanche ci appartengono. Ti fa solo perdere tempo e ti crea tanta rabbia più di quanto io già ne abbia.
Poco dopo mi raggiunge di corsa alzando le mani.
<<Okay, okay non dico nient'altro. Ma almeno posso sapere se Camryn è scesa prima in spiaggia per opera tua?>>
È andata in spiaggia? Lo avevo immaginato, ma adesso sapere dove si trova allevia di più la preoccupazione. Prima la gelosia ora la perenne preoccupazione, ma che mi sta succedendo?
<<Abbiamo discusso>> affermo secco e Chad schiocca le dita.
<<Lo sapevo. Beh, ti devi far perdonare>> e quest'idea da dove è campata in aria?
<<Scordatelo. Chi te lo dice che non è stata colpa sua?>> colpa di Cam? Ma a chi voglio darla a bere? E dal modo in cui mi fissa capisco che sa che ho detto una gran cazzata.
<<Fatti perdonare per qualsiasi stronzata tu le abbia detto>> mi becco una sberla dietro la testa. Se pure volessi farmi perdonare non riuscirei comunque a chiederle scusa a parole, non mi sono quasi mai scusato con una ragazza, non mi sono mai scusato in generale in realtà, quindi non saprei da dove partire. <<Parla con lei e basta. E adesso andiamoci a divertire. Poi penserai a come farti perdonare>> mi afferra per il braccio trascinandomi in diversi locali e per tutta la mattinata non parliamo e non nominiamo più Cam. Quando ritorniamo a casa sono le due passate.
Chad è ubriaco mentre io sono solo brillo, ma lo aiuto lo stesso a sorreggersi per non farlo cadere col sedere per terra.
Quando arriviamo troviamo gli altri in soggiorno di fronte al camino spento, ma la prima persona che vedo è lei. sta seduta sul divano a leggere un libro che, anche se mi trovo lontano, capisco di che libro si tratta. È bellissima anche quando legge, ha uno sguardo così rilassato che pensare a com'era arrabbiata stamattina mi fa stare male.
<<Che succede?>> chiede Grace e Cam alza lo sguardo dalla nostra parte, ma quando mi guarda il suo sguardo rilassato si trasforma in uno sguardo triste. <<Chad è ubriaco?>> chiede ancora Grace alzandosi dalla poltrona e venendoci in contro. <<Un po'>> non ricordo neanche quanto abbia bevuto, ma non regge l'alcol come me, e soprattutto ammetto che di mattina l'alcol uccide anche me.
<<Voi mi dovete spiegare perché non siete venuti in spiaggia>> Grace mi punta prima e me un dito in faccia e poi a Chad che mugola qualcosa. <<Uffi Tyler, ci potevamo divertire insieme>> piagnucola Gemma venendomi vicino e afferrandomi il braccio che poi stringe al petto. il suo costume le copre poco quanto niente. Sono sicuro che lo avrà indossato per me, ma non me ne frega molto delle sue forme. L'ho vista nuda e non è chissà quale spettacolo.
<<Io vado in camera, questa mattinata al mare mi ha un po' stancata>> dice Cam a bassa voce come se non volesse disturbare nessuno. Lancia una veloce occhiata a me e Gemma e poi corre in camera.
Grace continua a farci la ramanzina, ma io non la sto sentendo neanche più. Vorrei mandarla a quel paese, ma è pur sempre mia cugina quindi faccio finta di ascoltare. Quando finisce di farci la ramanzina faccio sedere Chad sulla poltrona e dopo essermi scollato Gemma di dosso salgo le scale per dirigermi in camera da Cam. Salgo le scale due alla volta, ma quando arrivo davanti la sua camera inizio ad esitare e ad avere dei dubbi. Cosa potrei dirle? Se non volesse sentite quello che ho da dire e mi cacciasse? Ma soprattutto, cosa ho da dire?
Non mi sto facendo queste domande per paura che si arrabbi, ma che mi rifiuti e che non ne voglia più sapere di me. È questa la causa del perché adesso ho la tachicardia qui, davanti la sua stanza. Alla fine, afferro la maniglia ed entro di prepotenza. Forse era meglio bussare. Trovo Cam in pantaloncino e reggiseno. Non è la prima volta che la vedo in reggiseno, ma adesso il contesto e la nostra situazione, è inopportuna e sbagliata.
<<Tyler, perché non hai bussato?>> il suo non è un tono di richiamo. Non sembra arrabbiata solo seccata, non so cosa sia peggio.
Chiudo la porta alle mie spalle per evitare che qualcuno passi e la veda, anche se sono tutti giù concentrati con Chad. <<Beh, e tu perché non hai chiuso la porta a chiave? se qualcuno fosse entrato e ti avesse visto così?>> mi sto arrampicando sugli specchi e so che lei l'ha capito. <<Tyler nessuno entra come fai tu senza bussare>> getta quello che credo sia una maglia nella valigia.
<<Si può sapere perché sei venuto?>> chiede irritata ma so che in fondo le fa piacere che io sia venuto qui, credo. Prima ero sicuro di riuscire a capire tutte le sue intenzioni, ma col tempo ho imparato che non è così semplice da capire come ragazza, ed è proprio questo che mi incuriosisce di lei.
Si avvicina a me potandosi le mani sui fianchi e io sono costretto ad alzare lo sguardo sul soffitto per non fissarle le tette. Non ha idea di che sforzo io stia facendo a non fissarle le tette che perlopiù sono coperte da quel reggiseno che io amo. <<Io...>> mi fermo e mi mordo il labbro inferiore guardando il pavimento. Andiamo Tyler, non fare l'idiota, parla.
<<Mi spiace per stamattina>> così può bastare? Basta solo questo per farsi perdonare da una ragazza?
Cam si lascia ricadere le braccia sui fianchi e sospira. Non riesco ad interpretare quella reazione.
Si gira e mi dà le spalle.
<<Tyler io non capisco i tuoi sbalzi d'umore e non posso stare a passo tuo>>
<<Che significa?>> chiedo e lei si avvicina alla valigia per prendere una maglia.
La fissa per qualche secondo e poi la indossa. Peccato, non mi dispiaceva affatto vederla così.
<<Io sono confusa. Ieri eri così dolce mentre stamattina hai fatto lo stronzo con me>>
Mi posiziono dietro di lei e alzo una mano per poggiarla sulla sua spalla, ma poi ci ripenso e me la metto in tasca.
<<Sono uno stronzo. Non dovevo prendermela con te se stanotte l'ho passata in bianco>> si gira verso di me e per fortuna noto che non ha gli occhi rossi.
<<Perché l'hai passata in bianco?>> sono arrivato alla conclusione che lei deve sapere perché l'ho passata in bianco questa notte. È il minimo che io possa fare dopo il modo in cui l'ho tratta stamattina. Non mi sento neanche obbligato nel farlo, sono io che lo voglio.
<<Pensavo. Alcuni pensano che io faccia incubi ed è per questo che la notte non dormo, ma non è così. Io penso>>
<<Non devi dirmi tutto. Non voglio tu te la prenda di nuovo con me>>
No, lei deve sapere. Scuoto la testa e le afferro la mano.
<<Vieni>> la trascino vicino al letto e senza che lei faccia resistenza la faccio sedere in braccio a me.
Adesso è il mio turno di raccontare il mio passato e farle conoscere i miei demoni.

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Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora