Capitolo 26

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CAMRYN
Quando mi sveglio sono le dieci passate, la sveglia non è suonata? In realtà non l'ho proprio sentita. Mi alzo e mi preparo per andare alla lezione delle undici. Prego che per tutto il tratto non mi imbatti in Tyler.
Mi risuonano ancora le sue parole nella mente. Non capisco del perché della sua reazione, è stato orribile quando ieri sera se n'è andato lasciandomi in stanza dopo quello che avevamo fatto, insomma, che stavamo per fare.
Ho passato il resto della notte in bianco a pensare alle sue parole e al modo in cui mi ha trattata, o del modo in cui mi tratta da quando ci siamo conosciuti. Non capisco perché quando ci baciamo diventa una persona e quando stiamo semplicemente insieme diventa uno stronzo. Ogni giorno non so se mi imbatterò nel Tyler buono o in quello stronzo.
Questo corso non è in comune con lui, almeno per qualche ora mi terrò alla larga dal vederlo. A risvegliarmi dai miei pensieri è una voce familiare.
<<Hey>> riconosco però chi è solo quando mi giro verso di lui.
<<Hey. Anche tu lezione qui?>>
<<In realtà frequento il corso di fianco al tuo>>
Mike indossa quel maglione blu e quegli occhiali che mi ricordano la prima volta che l'ho conosciuto. Mi sorride sorpassandomi per entra nell'aula di fianco alla mia.
<<Mike aspetta>> lo richiamo e lui si rigira dalla mia parte.
<<Sai se Grace è tornata stamattina in stanza?>>
Mike socchiude gli occhi e mi guarda come se avessi detto una pazzia.
<<Non lo so, non la vedo da due giorni>> Mi risponde guardandomi ancora ma questa volta con aria di domanda. Cosa.?
Se Grace non ha passato la nottata da Mike... da chi l'ha passata?
<<Perché non è tornata ieri sera?>> mi chiede iniziando ad allarmarsi, tanto che prende il telefono dalla tasca del jeans e compone il suo numero ma io lo fermo in tempo.
<<Ah vero, è uscita a fare shopping con una sua amica e si sarà trattenuta da lei>> Cerco di buttare una scusa per non far preoccupare Mike, lui sembra rilassarsi.
<<Se la vedi dille di passare da me dopo la lezione>> annuisco e Mike se ne va mentre io entro in aula, ma non prima di aver inviato un messaggio a Grace.
-Dobbiamo parlare urgentemente. P.S dopo lezione devi passare da Mike-
Spero davvero che mi risponda visto che non saprei che altra scusa inventare con Mike nel caso decidesse di pormi altre domande.
Mi siedo al mio solito posto sperando che la lezione mi distragga dai miei pensieri su Tyler.
Prendo il mio libro degli appunti e inizio a leggerlo per portare altrove la mente. Intanto l'aula inizia a riempirsi e un ragazzo si siede vicino a me.
Ho ancora la testa bassa per non avere un dialogo con nessuno. Oggi non ho voglia di parlare con nessuno.
<<Camryn giusto?>> dice il ragazzo di fianco a me.
Perfetto, e io che non volevo parlare con nessuno. Alzo lo sguardo forzando un sorriso. Avendo passato la notte in bianco potrei essere scortese con la gente.
Annuisco alla sua domanda. Mi sembra di averlo già visto questo ragazzo.
<<Forse non ti ricordi di me>> io mi limito solo a negare con la testa. Cerco di parlare il meno possibile.
<<Sono Neil. Il ragazzo che ha fatto mettere in punizione il tuo amico>> dice con un lieve tono di imbarazzo.
Amico? Adesso ho capito che Tyler non è mai stato un mio amico. Non siamo mai stati niente. Forse tra di noi c'era solo attrazione fisica e nient'altro.
Quando mi ricordo di lui annuisco. Ricordo del suo commento disgustoso su di me. Sono finita in punizione anche Io per colpa sua.
<<Ah>> mi limito a dire non sapendo cos'altro dire.
Fortunatamente il professore entra in aula e la lezione inizia normalmente.
Neil per fortuna non mi parla per quasi tutta l'ora e io rimango tranquilla con i miei appunti e i miei pensieri, che non mancano mai.
<<Mi spiace sai?>> mi sussurra continuano a guardare il professore che spiega.
<<Per cosa?>> Per aver fatto arrabbiare Tyler e averlo fatto finire in punizione? O per aver fatto quel commento disgustoso su di me?.
<<Per quella cosa che dissi su di te>> Almeno ha avuto la decenza di scusarsi. Oggi mi sento davvero scontrosa contro tutto e tutti ma non posso farci niente, al momento lui non merita la mia dolcezza.
<<Okay>> rispondo e riporto la testa sugli appunti come per fargli capire che non ho voglia di parlare.
La lezione continua in silenzio e Neil non mi parla più fino alla fine della lezione.
Quando la lezione termina io mi precipito fuori dall'aula perché avevo il presentimento che Neil mi volesse dare ancora a parlare. Devo andare in biblioteca a ritirare il libro per il progetto.
Arrivata in biblioteca inizio a cercare nei vari scaffali ciò che mi serve. Mi ritrovo al piano di sopra nello stesso punto dove io e Tyler ci siamo baciati.
Ho una morsa al petto che mi fa mancare per qualche secondo il fiato. Perché certi ricordi devono fare male?
Cerco di scacciare quel ricordo e continuo a guardare tra gli scaffali i vari libri ignorando il peso che sento al petto.
<<Che cerchi?>> Mi chiede Albert che sbuca da dietro uno scaffale e si avvicina a me sorridendomi.
Credo che lui sia l'unica persona con cui possa parlare oggi senza essere acida.
<<Un libro>> rispondo cercando di scherzare per non mostrarmi giù di morale. Albert rimane a fissarmi alzando le spalle.
<<Il titolo?>> mi chiede fissando alcuni libri sugli scaffali.
<<Le pagine della nostra vita>>
<<Ottima scelta Cam>> mi rivolge un sorriso radioso e si allontana per qualche secondo apparendo poco dopo con il libro in mano. Albert si avvicina e me lo porge.
<<Conosci bene questa biblioteca>>
Affermo prendendo il libro e iniziandolo a sfogliare. É molto piccolo quindi lo finirò in pochissimo tempo.
Spero che Chad mi abbia consigliato bene. Almeno adesso ho un altro libro che mi terrà la mente occupata. Non ha molte pagine, in genere sono abituati a romanzi o libri enormi, ma me lo farò bastare.
<<Ci passo tanto tempo in biblioteca>> afferma fiero di sé appoggiandosi allo scaffale e guardandosi intorno fiero come se questo posto appartenesse a lui.
<<Allora sei veramente un topo da biblioteca>> non sono stata io a dire quelle parole. Ma riconosco quella voce e quel tono scherzoso.
Tyler si avvicina ad Albert sorpassandolo.
<<Begli occhiali>> dice Tyler sorridendogli, naturalmente è un sorriso falso, si sta prendendo gioco di lui.
Si posiziona di fronte a me dando le spalle ad Albert. Non ho intenzione di parlare con lui, per farglielo capire cerco di rivolgergli uno sguardo contrariato ma lui lo ignora.
<<Buongiorno Camryn. Spero tu abbia passato una nottata tranquilla>> mi rivolge il suo solito sorriso bastardo, perché sa che starà per dire qualcosa che a me farà arrabbiare.
Non lo rispondo e lo supero ma Tyler si avvicina e mi prende il libro da mano.
<<Le pagine della nostra vita? Solo tu potevi scegliere un libro così stupido>> ride sfogliandolo velocemente ma vedo anche altro nei suoi occhi, come se lo conoscesse già. Sembra che si sia completamente dimenticato di ieri e di come, almeno all'inizio, ci stavamo divertendo. Mentre adesso ha ripreso a fare lo stronzo.
<<Dammi il libro>> Tyler non mi ascolta e continua a sfogliarlo. Alla fine, decido che se vuole può pure tenerselo, non voglio supplicare oltre di restituirmelo.
Sbuffo e lo supero ma mi blocca il polso senza staccare gli occhi dal libro.
<<Tyler, lasciami>> cerco di usare il tono più calmo possibile per non dargli la soddisfazione di vedermi scoppiare dalla rabbia.
Io sono sicura che lui ci prova gusto a vedermi perdere le staffe.
Mi ignora e non lascia la presa, inizia anche a fissarmi con uno sguardo penetrante.
Distolgo lo sguardo dai suoi occhi color verde smeraldo cercando di fissare Albert e chiedergli aiuto con lo sguardo.
<<Tyler, lasciala andare>> si intromette Albert avvicinandosi di pochi passi a noi.
Tyler però non lo ascolta, serra la mascella e stringe la presa al mio polso.
<<Ahi, mi fai male>> a quell'affermazione Tyler lascia subito andare la presa con uno sguardo dispiaciuto. Poi si gira dalla parte di Albert.
Lo fissa per qualche secondo e si avvicina lentamente.
<<Dannazione. Ti fai gli affari tuoi?>> gli ordina in tono duro bruciandolo con lo sguardo.
Non lascerò che Tyler se la riprenda con Albert. Ne approfitto che ha lasciato la presa per andarmene.
<<Camryn!>> mi richiamano all'unisono.
Non li ascolto e inizio a correre fermandomi solo all'uscita della biblioteca per prendere fiato.
Pochi secondi dopo esce Tyler seguito da Albert.
<<Ma che ti prende?>>
Ancora non ha capito che non voglio rivolgergli la parola?
<<Camryn tutto bene?>> mi chiede gentilmente Albert. Sono proprio gli opposti loro due.
<<Si, sto bene>> rispondo ad Albert rivolgendogli anche un dolce sorriso. Tyler socchiude gli occhi irritato e alza gli occhi al cielo passandosi una mano tra i capelli. Il suo respiro rallenta ma si fa più profondo.
<<Camryn!?>> mi richiama visto che ha capito che lo sto ignorando. Io non gli rivolgo nemmeno uno sguardo. Sono stufa del modo in cui mi tratta e delle cose orribili che mi dice. Ignorarlo lo farà incazzare di più e peggiorerà le cose ma ho capito che cercare di essergli amica non serve.
Lui inizia improvvisamente a ridere. Albert e io lo fissiamo chiedendoci del perché abbia iniziato a ridere.
<<Allora hai deciso di non rivolgermi la parola?>> continua con un tono divertito e amaro allo stesso tempo.
<<Sembri una mocciosa. Non mi vuoi parlare? Bene allora vattene a fanculo!>> il suo tono è cambiato. Non sta più ridendo. Adesso mi sta gridando contro.
Si gira e se ne va, ma prima di farlo prende il libro e lo strappa in due gettandolo a terra e calpestandolo. È così che ha ridotto me, come questo libro, ed è così che io mi sento in questo momento...Distrutta e poi calpestata.

Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora