Capitolo 55

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 TYLER

<<Sicuro che sia qui?>>
<<Sicurissimo>>
<<Sembra un cazzo di mortorio>>
Chad ride e poi mi spinge dentro casa, visto che prima ero fermo davanti l'ingresso. Per fortuna si cammina con facilità, visto che non c'è moltissima gente, come immaginavo fosse. Non so se questa cosa sia positiva o negativa.
<<Ti aiuterà a distrarti>>
<<Ho un modo tutto mio per distrarmi>>
<<Sesso>> conclude Chad seguendo con lo sguardo un paio di ragazze che ci passano davanti mentre io le guardo solo di sfuggita.
<<Esatto. Ma non stasera>>
Mi posa una mano sulla spalla e mi fa girare costringendomi a guardarlo.
<<Amico, so che Neil ha fatto lo stronzo e tu minacciandolo hai fatto arrabbiare la tua fidanzatina, ma dalle del tempo, le passerà. Funziona sempre così con le ragazze>> non mi guarda neanche più negli occhi, guarda dietro le mie spalle e quando sfoggia il suo miglior sorriso e fa l'occhiolino capisco che ha già adocchiato una ragazza. E lui sarebbe il mio amico che vorrebbe darmi consigli di "romanticismo" mentre fa l'idiota con la prima che gli capita sotto tiro? Certo che me li scelgo davvero bene gli amici.
<<Vedi, per questo non ti dico mai nulla, perché poi tu fai l'idiota>>
<<Invece hai fatto bene a dirmelo così se fa ancora lo stronzo gli rompiamo il culo insieme a quell'idiota di Neil>>
<<Lo odio>> affermo sbuffando, Chad apre la mano e finge di scrivere qualcosa sopra con una finta penna. Che diavolo sta facendo? É già ubriaco? E pensare che la serata non è ancora iniziata, non che io abbia voglia di arrivare a fine serata, me ne voglio andare il prima possibile da qui.
<<Che fai?>>
<<Lo aggiungo alla lista delle persone che odi e fidati, è davvero molto lunga>> gli do uno spintone e lui mi coglie alla sprovvista abbracciandomi. Si sentono alcuni fischi e delle risate in lontananza.
<<Che cazzo fai?>>
<<Ho letto che gli abbracci servono a far sentire meglio una persona>>
<<È davvero molto gay questa cosa>> mi stacco dall'abbraccio e mi guardo intorno notando le occhiate di alcuni di loro che ci fissano con aria di domanda mentre altri parlottano tra di loro fissandoci. Che figura di merda.
<<Adesso vado a parlare con quella ragazza>> mi indica una ragazza con i capelli molto rossi in lontananza che sta parlando con altre ragazze che suppongo siano sue amiche.
<<Buona fortuna>> Chad mi porge la mano chiusa in un pugno e facciamo pugno e pugno, poi si avvia verso la ragazza a passo sicuro lasciandomi solo in mezzo alla folla.
Ieri dopo l'accaduto sono andato da lui visto che il suo coinquilino era assente e ho passato tutta la sera a bere finché a un certo punto ho sentito il bisogno di sfogarmi con lui e raccontargli l'accaduto. Devo ammettere che è stato attento ad ascoltarmi, o forse erano le troppe birre che lo avevano rincretinito, perché ricordo che durante la mia spiegazione non disse neanche una parola, e per Chad è una cosa rara.
Fisso alcune ragazze ritrovandomi a cercare lei anche se so che non verrebbe mai a questa stupida festa, non so perché mi sono fatto coinvolgere da Chad, anche se non so ancora come, ma quando vuole è davvero bravo a convincermi nel fare qualcosa.
Alcune ragazze quando mi passano davanti mi salutano e io mi limito solo a scuotere il capo. Non ricordo i loro nomi, ma le saluto perché mi ronza in testa la vocina di Cam che mi dice di essere educato. Vado in cucina e quando mi affaccio dalla finestra che dà sul giardino del retro vedo alcuni ragazzi ubriachi che ballano o si baciano, poi vedo Chad che si sta baciando con una ragazza riccia appoggiati al capanno degli attrezzi, e la ragazza con i capelli rossi che fine ha fatto? Sicuramente gli sarà andata male e avrà agganciato un'altra preda.
Mi sento picchiettare dietro la schiena e quando mi giro ho un coniato di vomito.
<<Ty, che ci fai a questa festa?>> il suo esagerato profumo mi disorienta. Era l'ultima persona che avrei voluto vedere ora, anzi penultima, perché l'ultima è Neil.
<<Gemma che vuoi?>> incrocio le braccia al petto con aria scocciata. Non voglio concederle neanche un minuto del tempo della mia vita. Quelle due ore che abbiamo passato insieme tempo fa mi bastano e avanzano.
<<Come sei scorbutico>>
Alzo la testa e quando mi ricordo dell'accaduto di ieri la riabbasso velocemente sentendo addirittura il collo schioccare, le afferro un braccio.
<<Devo parlarti>> la strattono e mi guardo intorno. La cucina e il salotto sono i luoghi più affollati.
<<Dimmi pure Ty>> ignoro che mi abbia chiamato così quando le avevo detto che non mi doveva chiamare in questa maniera. La trascino dietro di me finché non vedo una camera libera. Mi chiudo la porta alle spalle mentre Gemma si posiziona in mezzo la stanza.
<<Sapevo che non saresti riuscito a starmi lontano>> ridacchia e quando mi giro la vedo che si sta togliendo la maglietta. Che ha capito? Mi avvicino e le tolgo la mano dalla maglia che si stava per togliere. Mi guarda con aria confusa.
<<Non voglio fare nulla con te, voglio solo parlarti>> sbuffa e si va a sedere sul letto ma allarga le gambe con l'obbiettivo di distrarmi visto che indossa una gonna. Faccio finta di nulla e la guardo negli occhi. Ho visto di meglio, molto di meglio.
<<A chi cazzo hai detto che siamo andati a letto insieme?>>
<<Ad alcune ragazze>> risponde con finta aria innocente. Mi sorprende che almeno sia stata sincera.
<<Perché?>>
<<Non lo so. Dicevano che sei molto sexy e volevo dare una lezione a quelle sceme vantandomi di noi. Perché è sorto qualche problema?>> mi passo la lingua fra le labbra secche e con una mano mi arruffo i capelli per poi aggiustarli passando di nuovo l'altra mano.
<<Per prima cosa non c'è nessun noi, e poi le voci girano quindi non dirlo più a nessuno>>
<<Tranquillo, non l'avrei detto più a nessuno>> si guarda le unghie smaltate di colore bianco con alcune rose rosse all'interno.
È anche molto truccate e mi viene subito in mente una cosa...Cam non si trucca così, né si fa quelle orrende unghie lunghissime, eppure è di una bellezza straordinaria. Conosco ragazze bellissime che per esserlo devono truccarsi parecchio, mentre lei non ne ha bisogno, perché è una bellezza naturale.
<<Sarà meglio per te>> Si alza e si mette di fronte a me.
<<C'è un letto>> guarda per qualche secondo il letto e poi me con una faccia che dice più di mille parole, ma le rispondo comunque nel mio modo migliore, l'indifferenza.
<<Quindi?>>
<<Potremmo divertirci>> faccio una risata secca e prima che io posso risponderle a modo e allontanarmi si sporge e preme le labbra sulle mie. Le sue labbra sono così ruvide e pitturate che riesco quasi a sentire il gusto del rossetto in bocca, perlopiù sanno di alcol. Mi allontano quasi subito e lei mi guarda sorpresa.
<<Non voglio nulla da te, lo capisci?>> mi passo una mano sulle labbra e quando controllo la mano vedo che è tutta rossa di rossetto. Con il palmo della mano cerco di levarmi il rossetto ma so che sto solo peggiorando la situazione. La guardo con rabbia ed esco dalla stanza sbattendo la porta prima che possa dire o fare qualcos'altro.
Corro in bagno e quando mi avvicino allo specchio vedo che ho le labbra tutte rosse e il rossetto sparso pure sul mento. Apro il rubinetto e con l'acqua cerco di levarlo, il risultato non è quello che mi aspettavo, ma almeno non è più accentuato come prima. Vado in cucina e anche se non so di chi cavolo sia questa casa inizio ad aprire gli scomparti finché non trovo quello che cercavo. Apro la bottiglia di Whisky e inizio a berla. So benissimo perché lo sto facendo. Sto bevendo per levarmi il suo disgustoso gusto dalla bocca, come se il Whisky potesse lavarmi la bocca e lavarmi la testa quel ricordo della sua bocca sulla mia, in genere ha sempre funzionato perché non dovrebbe funzionare anche ora? Quando finisco la bottiglia la lascio sul bancone e inizio a cercare Chad. Saranno le due, lo capisco dal baccano che stanno facendo, perché è sempre verso le due che la festa si fa più animata. Mi sono rotto le palle di stare qui, voglio andare da Cam, ma so che questo non è possibile e mi crea una profonda tristezza. Voglio lei in questo momento e so che non è il Whisky a farmi pensare queste cose, ma dopo settimane che l'ho negato adesso ammetterlo a me stesso mi fa sentire molto meglio.
Esco in giardino e lo trovo sempre vicino al capanno degli attrezzi con quella ragazza riccia.
<<Voglio andarmene>> mi intrometto tra loro due come se nulla fosse. La ragazza mi guarda male per la mia maleducazione ma io alzo le spalle e guardo Chad ignorando le sue occhiate.
<<Sarei un tantino impegnato adesso>> piega la testa verso la ragazza riccia che sorride soddisfatta. La squadro da capo e piedi e dico la prima cose che mi viene in mente.
<<Puoi trovarti di meglio>> lui fa una risatina che cerca di nascondere con una mano sulla bocca e la ragazza spalanca la bocca, ma non risponde alla mia offesa. Afferro Chad per il braccio e lo trascino lontano.
<<Ehi, stronzo>> mi richiama la ragazza da dietro. Mi giro e lei si appoggia al capanno degli attrezzi.
<<Solo per curiosità, qual è il genere di ragazze che piacciono a un tipo come te?>>
<<Ragazze con capelli e occhi marroni, che di sicuro non baciano il primo che capita a una festa>> lei mi sorride e beve un sorso dalla sua lattina di birra.
<<Ah, e preferibilmente con i capelli lisci>> aggiungo, lei alza le spalle e ride mostrandomi il dito medio prima che io trascini Chad dentro. Forse l'ho giudicata troppo presto, anche se non è una bellezza che a me attrae ha un bel caratterino ed è meglio di molte ragazze che conosco.
<<Guido io>>
<<Non se ne parla>> si lamenta Chad mentre ci avviciniamo alla sua macchina.
<<Voglio guidare>> ripeto con un tono più fermo, che noia essere venuto con la macchina di Chad e non con la mia. Può sembrare stupido, ma in questo momento sento il bisogno di guidare la mia macchina, mi aiuta a liberare la mente, ma visto che non posso permettermi questo lusso usufruirò della macchina del mio amico.
<<Sei ubriaco>> Non è vero. O forse sì?
<<E tu un coglione>> ignora la mia offesa con una scrollata di spalle.
<<Non puoi guidare da ubriaco>>
<<Chad, amico mio, dammi quelle cazzo di chiavi>> allungo la mano e lui dopo qualche secondo sbuffa e infila una mano tasca per poi cacciare le chiavi e porgermele. Le afferro subito prima che cambi idea, gli faccio l'occhiolino e salgo in macchina.
<<Anche l'occhiolino è da gay>>
<<Non se è fatto da me>> scherzo mentre Chad si infila la cintura di sicurezza, stessa cosa che fa pure Cam, ed è un'abitudine che io non ho mai preso. Prima di partire sento il telefono vibrare e quando lo prendo vedo un messaggio. È di mio padre.
Tyler, possiamo vederci in uno di questi giorni e parlarne da persone mature?
Perché mi manda messaggi a quest'ora della notte. Sento la rabbia che arriva e si insidia in ogni parte e in ogni cellula del mio corpo. Deve smetterla di mandarmi messaggi, per quanto io lo ignori lui continua sempre, più di una volta ho cambiato numero ma lui è riuscito sempre a scovarmi.
<<Chi ti messaggia a quest'ora?>> chiede sporgendosi per vedere il messaggio ma spengo il telefono prima che lo veda, e lo metto in tasca.
<<Nessuno di importante>> è la verità lui non è nulla per me. La rabbia non si decide a lasciarmi andare anche dopo diversi minuti. Colpa del Whisky che accentua ogni sensazione. Non sono ubriaco, ma neanche nella piena facoltà delle mie decisioni, o nella piena facoltà di controllare le mie emozioni.
Stringo forte il volante e riesco a sentire la differenza con la mia macchina. Il voltante della mia auto è ricoperto di pelle nera e stringerlo mi aiuta a rilassarmi, ma questa non è la mia macchina. L'auto è immersa nel silenzio e i miei pensieri sono così tanti che neanche questa grande macchina riesce a contenerli tutti. Arrivano quasi a sbattere su ogni finestrino e ogni sportello per uscire della macchina e dalla mia testa. Ripenso a mio padre a quanto sia un pezzo di merda e nell'ambito dei pezzi di merda mi riviene in mentre Neil e la voglia di sgozzarlo aumenta.
<<Tyler>> mi richiama Chad piano capendo che sto annegando nei miei pensieri e non riesco a risalire a galla. Questi pensieri sono come un'ancora attaccata alla mia gamba in mezzo all'oceano. Mi portano giù e risalire mi è impossibile.
<<Stai accelerando>> dice indicandomi la strada di fronte a me.
<<Qual è qui il limite?>>
<<Credo che sia 50 km>>
<<Così poco? I limiti sono fatti per essere superati>> dico con una risata amara premendo l'acceleratore e vedendo la freccia che misura la velocità, aumentare sempre di più.
<<Tyler è l'alcol che parla, forse ti dovresti fermare e dovrei guidare io>> è l'alcol che parla? No, è la rabbia che sta prendendo il sopravvento e ne sono completamente consapevole, ma preferisco agire come mi dice la testa. Abbasso il finestrino e l'aria sbatte violentemente sulla mia faccia. Ormai alla rabbia si è aggiunta l'adrenalina e quindi sono arrivato al punto di non ritorno.
<<Fermati Tyler prima che finisca male>>
<<Non sei stato tu a dirmi che dovevo distrarmi? Lo sto facendo>>
<<Sai che non mi riferivo a questo>> alzo le spalle e inizio a ridere quando vedo la faccia preoccupata di Chad. Giro bruscamente la macchina facendo stridere le gomme sull'asfalto.
<<Sei impazzito? Questa non è la tua macchina>> dice arrabbiato e ammetto che si sente tantissimo la differenza dalla mia alla sua macchina. Questa macchina fa schifo e si guida fa schifo.
<<Merda>> dice Chad guardando il finestrino dietro con uno sguardo di paura.
<<Calmati, è isolata questa strada>> guardo velocemente lo specchietto retrovisore e capisco del perché abbia quella faccia. La strada pochi secondi dopo viene illuminata da delle luci rosse e blu accompagnate dal rumore di una sirena. L'ultimo rumore che vorrebbe sentire una persona ubriaca alla guida quasi alle tre del mattino è il rumore di quella sirena. Mi fermo e guardo Chad.
<<Perfetto>> dice passandosi una mano tra i capelli e l'unica cosa che riesco a pensare è che avevo fatto inversione e stavo percorrendo la strada verso il campus con la convinzione di fare irruzione nella sua stanza. Non me ne frega nulla se sono quasi le tre del mattino, ma sento il bisogno di vederla. Devo farlo il prima possibile, o neanche una notte in cella mi fermerà dal mio bisogno di correre da lei.

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Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora