Capitolo 74

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CAMRYN
Alle undici passate arrivano tutti i parenti. Mia madre aveva detto che sarebbero arrivati la mattina presto, ma hanno avuto un imprevisto e non sono potuti venire all'orario stabilito. Ora però sembrano tutti dei matti, perché devono recuperare le ore perse.
I primi ad arrivare sono mio zio, il fratello di mia madre, e i miei nonni paterni. Non li vedo da mesi. Non ho un rapporto strettissimo con i miei nonni, non sono stata quel tipo di nipotina che è cresciuta con i propri nonni. Però vederli dopo così tanto tempo mi fa capire che mi erano mancati non poco. Loro vengono ogni anno a festeggiare il Natale e le altre festività importanti da noi, siamo pur sempre una famiglia. L'ultima volta che vidi mio zio è stato in ospedale per la questione di mia madre. Ci salutiamo con un veloce abbraccio.
<<Questi sono per te e tua madre>> mio nonno mi porge due pacchi e io lo ringrazio con un sorriso portandoli in cucina. Non sapendo dove metterli li poggio per terra vicino il frigo. La tavola è piena di buste con la spesa e ingredienti sparsi un po' ovunque. Quando finiscono i preparativi è quasi ora di cena, abbiamo passato tutto il giorno a preparare il cibo e gli addobbi per la serata. Per intrattenere Lydia abbiamo deciso di lasciarle addobbare la casa, per tutto il pomeriggio, con vecchi festoni che non utilizzavo da anni.
Mentre mia madre parla con i nonni io ne approfitto per sgattaiolare al piano di sopra. Entro nella stanza degli ospiti dove trovo Tyler a torso nudo, con solo i jeans, mentre sta aggiustando i vestiti di Lydia. Mi incanto. É inutile, ormai neanche più ci penso. Vederlo a torso nudo mi toglie sempre il fiato, e il fatto che allo stesso tempo stia cercando di vestire Lydia rende la cosa impacciata e sexy allo stesso tempo.
<<Tu non ti prepari?>> mi chiede. Mi riprendo dal mio stato di trance, anche perché stavo iniziando a fantasticare su ciò che avremo potuto fare la scorsa notte, ma non abbiamo potuto fare. Sei proprio a secco Cam, penso.
<<Si, ora vado. Sono arrivati i miei nonni>>
<<Il tempo che sistemo Lydia, poi me, e scendiamo>> abbasso di più lo sguardo e noto che non ha la cintura intorno ai jeans, che sono leggermente calati, e quindi gli si vedono i boxer. Meglio dargli una mano.
<<Faccio io. Tu pensa a prepararti>> porto Lydia nella mia camera e la sistemo. Le aggiusto la camicetta, che Tyler aveva abbottonato in maniera sbagliata, le pettino i capelli e le metto il lucidalabbra trasparente, visto che ha insistito tanto per provarlo. Dopo aver vestito lei, passo a me. Ho optato per un outfit molto semplice e comodo. Un maglione rosso, che è il colore del Natale, e un semplice jeans blu chiaro. Mi trucco in maniera molto leggera e dopo essermi piastra i capelli prendo Lydia in braccio ed esco dalla stanza. Ha voluto che le stirassi anche a lei i capelli e, anche se eravamo in ritardo, non ho potuto dirle di no. Come si può dire di no a Lydia?
<<Tyler mi ha detto che Babbo Natale arriva stasera. Perché è venuto in ritardo?>> mi chiede così su due piedi, per reggergli il gioco trovo subito una scusa.
<<Babbo Natale è molto impegnato. Ha molti regali da consegnare>> la mi bugia però sembra non la faccia stare meglio, anzi, sembra che ci sia rimasta male. Mi salta alla mente il ricordo di me, anni fa, durante il giorno della recita, piena di speranze che sono poi naufragate. Vedo la mia stessa speranza nei suoi occhi svanire pian piano.
<<Ma arriverà stasera, non si è dimenticato di te, piccola>> dico velocemente e quando vedo che sorride tiro un sospiro di sollievo. Vado in camera di Tyler ma la trovo vuota. Pensavo che mi avrebbe aspettato. Come sospettavo, lo trovo al piano di sotto a parlare con i miei nonni. Lui è bellissimo. Ha una camicia rossa con sotto dei jeans grigi strappati.
Sembrano davvero presi da quello che sta dicendo Tyler. Tanto presi da rendersi conto della mia presenza solo quando mi avvicino.
<<Ecco la nostra nipotina. Stavamo parlando con il tuo ragazzo, è un tipo davvero simpatico>> la saliva mi va di traverso e mi costringe a tossire. I miei nonni sono persone davvero selettive, non ho mai avuto un ragazzo da presentargli, prima di adesso, però sono sempre stati di standard molto alti.
<<Hai già detto loro che sei il mio ragazzo?>>
<<Perché no?>> si infila le mani in tasca.
<<Volevo che lo facessimo insieme>> non sono delusa, però volevo che fosse una notizia che avrei voluto dare con lui. Non posso nascondere però la gioia nel vedere come riesce ad interagire con la mia famiglia senza problemi. In quel momento mi squilla il telefono e metto giù Lydia per rispondere. Non so che cosa abbia detto loro mia mamma su Lydia, ma di sicuro il fatto che i miei nonni non facciano molte domande mi fa sentire meglio. Almeno così non metteranno a disagio Tyler. Vedo sul telefono che è un numero sconosciuto, ma rispondo subito alla chiamata. Mi isolo per sentire meglio.
<<Pronto?>>
<<Buon Natale Cam>> riconosco subito la voce e ho un tuffo al cuore.
<<Anche a te Alex. Come te la passi a Londra?>>
<<Una favola. Hanno tradizione simili alle nostre e la gente qui è molto accogliente. Ma non sarà lo stesso senza di te>> dice facendomi sorridere, ma allo stesso tempo provo una strana angoscia. Negli ultimi anni ho passo ogni Natale con lui, e quest'anno mi mancherà non passarlo in sua compagnia. Questo però non significa che io non sia felice di passarlo con Tyler.
<<Hai già chiamato Grace?>>
<<Si, stamattina presto. Anche lei non se la sta passando male, a quanto pare domani partirà per andare a pattinare sul ghiaccio a Pershing Square con alcuni suoi amici di quelle zone>>
<<Anche io sto bene, soprattutto perché passerò le vacanze con Tyler>>
<<L'importante è passare il Natale con le persone che più ami>> guardo verso di lui, che sta ancora parlando con i miei nonni, poi però si gira verso di me. Mi sorride e alza un bicchiere di champagne per salutarmi e farmi capire che sta andando tutto bene. Gli mando un bacio e lui mi fa l'occhiolino.
<<Adesso ti devo salutare, ma ti manderò un messaggio in questi giorni per aggiornarti di come stanno procedendo le vacanze, promesso>>
<<Lo farò anche io. Ancora buon Natale>> ci salutiamo per l'ultima volta e stacco la chiamata. Un'oretta dopo arriva anche mia nonna materna, anche lei non la vedo da quell'incidente in ospedale. Corro ad accoglierla abbracciandola. Sono un leggermente più legata a lei, non so perché, ma sento che negli anni con lei ho stretto un legame più forte.
<<Che bell'accoglienza>> mi porge altri pacchi regali, solo che questa volta ne sono tre.
<<Sapevo che sarebbe venuto anche il giovanotto li. Sembrava maleducato presentarmi senza nulla>> mi indica Tyler e io ringrazio Dio di avermi donato una nonna così buona. Finite le chiacchiere e i saluti tutti si mettono all'opera per gli ultimissimi preparativi.
<<Sei stupenda con questo vestito>> mi sussurra Tyler da dietro.
<<Anche tu stai davvero bene>> lui mi abbraccia da dietro lasciandomi un leggero bacio sul collo.
<<Tutto okay? Prima mi sembravi triste a telefono. Chi era? >> non si lascia sfuggire proprio nulla questo ragazzo.
<<Alex. Abbiamo parlato del fatto che quest'anno non passeremo il Natale insieme. Tu piuttosto, sembravi molto a tuo agio con i miei nonni>>
<<Sono i genitori di tuo padre?>> annuisco.
<<Non si sono mai saltati un Natale anche dopo che...>> rimango la frase in sospeso, non ha bisogno di essere conclusa. Lui sembra capire e mi attira a sé dandomi un bacio sulla testa.
<<Comunque non ero per niente a mio agio, era tutta finzione>> mi dice poggiando il mento sopra la mia testa. Per un secondo mi vengono i sensi di colpa per averlo fatto venire qui e avergli ricordato sicuramente che lui non ha una famiglia con cui passare il Natale, mi sento come se gli stessi sbattendo in faccia la mia famiglia felice. Forse il mio gesto a fin di bene non è stato recepito da lui allo stesso modo. Rimaniamo fermi in salotto, io a fissare tutti in cucina che fanno le corse per preparare tutto in tempo, e Tyler da dietro che mi abbraccia e mi lascia piccoli baci sulla testa. Pian piano i sensi di colpa svaniscono a ogni suo bacio.
<<Ho notato che non hai cugini, o sbaglio?>>
<<Ho un cugino, si chiama Thomas, è l'unico figlio di mio zio, ma lavora all'estero e non lo vedo quasi mai. Mio zio è divorziato da anni, lui non ha preso bene il divorzio e non ha un buon rapporto con sua moglie>> credo che l'ultima volta che io abbia visto mio cugino risale ai tempi delle medie, il periodo in cui tutto nella mia vita andava bene, da lì in poi è stato il caos.
<<Mi spiace>>
<<Non devi dispiacerti, la mia famiglia ha dovuto affrontare diverse difficoltà, ma rimaniamo sempre uniti. Comunque, sai che ora dovrai superare la parte peggiore?>> mi riferisco alla cena e al fatto che riceverà tantissime domande.
<<Speriamo bene>> caro Tyler, non sai cosa ti aspetta.
<<Spero almeno di fare una buona impressione>>
<<Con quella faccia?>> scherzo, perché ha una faccia perfetta. Mi giro dalla sua parte per guardarlo negli occhi.
<<Questo bel faccino ha fregato un sacco di gente>> risponde, gli prendo la faccia tra le mani e gli strizzo le guance.
<<Non fregherà la mia famiglia>>
<<A me basta che abbia fregato te>> si beffa di me con uno sguardo soddisfatto in viso. Rido e si sporge per baciarmi.
<<Voi due piccioncini venite a darmi una mano in cucina che è già tardi>> ci richiama mia madre dalla cucina. Divento subito rossa, perché sento le risate dei miei parenti dalla cucina, e senza aggiungere altro, adiamo in cucina. Io inizio a tagliare i pomodori che sono rossi, rossi come la mia faccia in questo momento.

Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora