Capitolo 54

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TYLER
Espiro e fisso il fumo uscirmi dal naso e appannarmi la vista per qualche secondo.
La sto aspettando fuori dalla biblioteca per il nostro solito appuntamento il martedì.
Non nego che sono impaziente di vederla, la cerco con lo sguardo soffermandomi su ogni ragazza che vedo in lontananza sperando di intravederla tra la gente.
Credo che io sia arrivato alla seconda sigaretta quando la vedo arrivare da lontano.
Cammina a grandi passi verso di me. Non ha lo sguardo tranquillo, anzi, sembra molto arrabbiata e a dirla tutta non le si addice proprio quello sguardo.
<<Buongiorno Mr. Felicità>> la prendo in giro aspettando una sua reazione, ma non risponde e mi supera entrando in biblioteca. Ma che diavolo le prende?
Entro in biblioteca e la vedo seduta sul bancone con le braccia incrociate.
<<Che cazzo ti prende?>> le dico irritato dal fatto che mi ha ignorato. Lei non sembra battere ciglio. Rimane lì con quella faccia di pazienza senza dire nulla, se non fosse una ragazza e non provassi attrazione per lei l'avrei ammazzata.
<<Non sei venuto a lezione ieri>> dice spazientita.
<<Ho avuto da fare, perché?>> bugia. In realtà domenica sera con Chad sono andato a una festa e ci siamo ridotti da schifo fino a crollare dal sonno e al nostro risveglio ci siamo ritrovati sul pavimento tutti storditi. Credo che sia stato il risveglio più orribile di sempre.
<<Dobbiamo parlare>> dice in tono secco. Ho fatto una cazzata? Non me ne vieni in mente nessuna. L'ultima volta che siamo stati insieme è stato sabato mattina quando abbiamo dormito insieme e non ricordo di averle fatto, o aver detto, nulla di male. Sono sicuro che stavamo molto bene quella mattina insieme.
<<Ti riferisci a quando ho origliato mentre eri a telefono?>>
<<Domenica Neil e io abbiamo parlato?>> lei continua a parlare con quel tono spazientito e ripeto, deve ringraziare che si tratti di lei che non faccio nulla, perché nessuno ha mai osato usare un tono del genere con me.
<<Che ti ha detto?>>
<<Ha detto che l'hai minacciato e che sei andato a letto con Gemma. Ovviamente non in quest'ordine, ma perché l'hai fatto?>>
Il mio respiro diventa più pesante, non per l'ansia, ma per la rabbia che sto cercando di trattenere in questo momento. A quanto pare quella cretina si sarà vantata con le sue stupide amiche di quell'unica volta in cui siamo andati a letto insieme, e la voce si sarà sparsa. Che persona meschina che è stato Neil a dirle una cosa del genere. Mi da solo un motivo in più per ammazzarlo.
<<Sospettavo già che te la fossi portata a letto e mi dispiace che tu mi abbia mentito...Ma adesso voglio sapere perché hai minacciato Neil>>
<<Mi chiedi perché? Cam, lo capisci che lui ti vuole solo portare a letto?>>
<<Ricominci con questa stupida storia?>>
<<Cristo! è la verità>> sbraito e lei fa una risata secca, alza gli occhi e le braccia al cielo esasperata.
<<L'ultima volta me lo disse esplicitamente quello che voleva farti, e non voglio che un tipo del genere si avvicini a te>> emette un'altra risata secca, ma questa volta le esce più un suono di sorpresa.
<<Grazie tante, ma non ho bisogno di te che mi proteggi. Non sei nessuno per minacciare i miei amici se possono o non possono avvicinarsi a me>>
<<Amici? Lui non è tuo amico>> perché? Perché è così testarda?
Mi avvicino e lei non indietreggia come pensavo facesse. Gonfia il petto e sostiene il mio sguardo con sicurezza. Anche in una situazione del genere non riesco a non pensare a quanto sia sexy quando fa la tipa tosta.
<<Amico o no di sicuro lui non mi manda in confusione?>>
<<Io ti mando in confusione?>>
<<Tu che dici?>>
<<Rispondi>> lei, come sta facendo da prima, non mi dà retta e non mi risponde. A quando pare oggi ha deciso di fare di testa sua. Non voglio passare io per il pezzo di merda quando il pezzo di merda è lui.
<<Cam, non devi avvicinarti a lui è pericoloso potrebbe...>>
<<Cosa? Vorresti dire che potrebbe stuprarmi?>> non volevo proprio dire così, però mi rendo conto che non avrei potuto concludere la mia frase in nessun altro modo, quindi rimango in silenzio dando ragione alla sua affermazione. Tira uno sbuffo e porta una mano tra i capelli.
<<Smettila di fare così, di interferire con la mia vita se non vuoi farci parte>> quelle parole mi feriscono particolarmente. Perché pensa questo quando è tutto l'opposto? Chi le ha messo queste idee in testa? Forse sono stato proprio io.
<<Chi ti ha detto che non voglio far parte della tua vita?>>
<<Fai tanto il dolce, ammetti che ti piaccio e poi mi dici che non vuoi nulla da me>> fa un passo verso di me e mi si posiziona di fronte bucandomi gli occhi con il suo sguardo freddo. Non l'ho mai vista così.
<<Metti in pace i pensieri e poi fammi un fischio quando avrai preso una decisione>> afferma per poi superarmi. Si sta comportando come se avessi fatto una cosa sbagliata, ma lei non si rende conto che l'ho fatto per proteggerla, potevo fregarmene e fare finta di nulla visto che non è un problema mio, ma non l'ho fatto. Una sera, dopo che alcune persone mi dissero in che stanza si trovasse, aspettai che tornasse dalla biblioteca e lo aspettai fuori la porta della sua stanza per parargli. Non era mia intenzione minacciarlo ma lui iniziò a infastidirmi e iniziò a dire cose poco carine su Cam, lì vidi solo due opzioni, o lo picchiavo fino a farlo andare all'ospedale, o lo minacciavo per spaventarlo e per fargli capire che doveva stargli alla larga, ma a quanto pare lo stronzo non ha capito. Sto passando io per quello che ha cattive intenzioni, e non va proprio bene.
<<Adesso stai esagerando>> mi giro e l'afferro per un braccio bloccandola prima che se me vada. Lei non si gira, rimane ferma a guardare davanti a sé.
<<Non mi vuoi credere? Va bene non farlo, ma io l'ho fatto solo per proteggerti perché lui ha davvero le peggiori intenzioni, e il solo pensiero che ti possa mettere le mani addosso mi fa ammattire giuro>> piomba il silenzio e i suoi respiri diventano più profondi. Capisco che si è calmata, ma quando si gira a guardarmi vedo che ha gli occhi lucidi. Strattona il braccio e si libera dalla mia presa. Tira su col naso e mi sembra di vederle il labbro tremare, ma non riesco a capire se è davvero così o no perché si gira di nuovo di spalle.
<<Decido io le mie amicizie>> dice per poi avanzare verso l'uscita. Guardo qualche secondo la porta e quando mi rendo conto che è davvero andata via mi porto le mani tra i capelli e tiro le punte sbraitando ad alta voce. Mi giro e do un calcio a una sedia di legno rompendola, e quando vedo una pila di libri sul tavolo li spazzo via buttandoli a terra.
<<Fanculo!>> prendo un libro e lo scaravento contro uno scaffale e quando va a sbattere fa cadere altri libri creando un rumore assordante che rimbomba in tutta la biblioteca. Non me ne frega un cazzo se ci metterò una vita a pulire questo posto. Ora l'unica cosa che devo fare è placare la rabbia.
È andata via, e ha fatto l'unica cosa che non pensavo facesse, mi ha fatto sentire come se il cattivo fossi io. Perché? Perché succede tutto a me? Io volevo solo proteggerla e questo dove cazzo mi ha portato? Ora lei mi odia quando dovrebbe odiare Neil. Neil...Se vedo quel pezzo di merda giuro lo uccido. Mi appoggio a uno scaffale e mi siedo a terra posando i gomiti sulle ginocchia e portandomi le mani tra i capelli tormentandoli.
"Fai tanto il dolce, ammetti che ti piaccio e poi mi dici che non vuoi nulla da me" quelle parole rimbombano nella mia testa anche col passare dei minuti. Mi piace da morire, cazzo se mi piace, ma non voglio relazioni serie perché sono un idiota e sono troppo vigliacco per ammettere a me stesso quello che provo veramente, ma so anche che non potrei mai darle quello che vuole perché mi è stato portato via anni fa. Per non parlare che le ha detto di me e Gemma e sono sicuro che lei avrà pensato a chissà cosa, ma non mi è neanche piaciuto e se potessi tornare indietro non lo rifarei. Perché dovrei sentirmi così per una cosa che neanche mi è piaciuta? È tutto così ingiusto.
<<Ragazzo tutto bene?>> alzo lo sguardo e vedo quel signore di mezza età che venne la prima volta qui a controllarci e disturbò me e Cam mentre ci stavamo baciando. Non rispondo abbasso lo sguardo, non va bene un cazzo, non va bene perché lei non è qui e probabilmente mi odia, non voglio neanche sapere cosa penserà di me in questo momento. È una nuova sensazione per me avere paura di cosa possa pensare un'altra persona di me, non mi era mai fregato del giudizio degli altri ma il suo giudizio su di me mi sta a cuore e sicuramente ora penserà le cose peggiori su di me, e questo solo perché volevo proteggerla.
In fondo se proteggerla significa che lei deve odiarmi, mi duole dirlo, ma preferisco che mi odi.
Col tempo ho capito che alla gente piace porsi delle sfide, piace desiderare ciò che non può avere. Sappiamo che se riuscissimo ad avere ciò che ci è difficile ottenere quella cosa avrebbe più valore, anche se le cose importanti non sono sempre cose.
Il signore si guarda intorno e fa delle smorfie contrariate vedendo il macello che ho fatto.
<<Dov'è la ragazza dell'altra volta?>> faccio respiri profondi, mi alzo e mi passo una mano tra i capelli fingendo di mantenere un tono calmo, come se avessi tutto sotto controllo, anche se dentro di me non so che stia succedendo, c'è una guerra nella mia testa e nel mio stomaco, soprattutto quando sto per rispondere alla sua domanda.
<<Se n'è andata>>

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Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora