CAMRYN
Queste settimane sono passate con l'alternarsi di giornate monotone e lente, seguite da altri giorni più veloci e stancanti. Uscii due giorni dopo dall'ospedale, per fare le ultime visite. L'ultimo giorno che vidi Tyler fu in ospedale, quando ci lasciammo sigillando il nostro addio in quel leggero bacio. Tornai subito al college per dare gli ultimi esami e preparare le valige per partire. Il giorno che tornai ai dormitori Grace passò tutto il pomeriggio a piangere abbracciata a me continuandomi a ripetere quanto le fossi mancata. Alex in un primo momento si è limitato ad un lungo abbraccio che poi ho scoperto essere così lungo perché stava piangendo sulla mia spalla e non voleva farsi vedere, ci siamo ritrovati a piangere insieme, come facevamo da piccoli. Tyler non lo vedo quasi mai, nei corridoi quando ci becchiamo ci limitiamo a salutarci con un sorriso, ma non ci fermiamo mai a parlare. Ogni singola volta che lo vedo gli sorrido cercando di nascondere tutto il dolore che provo pensando che una volta partita non lo vedrò per un bel po', e se prenderò la decisione di rimanere lì potrò vederlo solo poche volte all'anno. Anche se cerco di avere la mente occupata con qualsiasi cosa il mio cervello trova sempre un piccolo spazio per lui. É orribile limitarmi solo a sorridergli quando fino a qualche mese fa eravamo pazzi l'uno dell'altro. Come posso due persone che si sono amate così tanto arrivare al punto di non parlarsi più? Non pensavo che io e Tyler saremo arrivati mai a questo punto. Però tutto ciò è stata una mia decisione, fa male, ma devo stare in silenzio ed accettare la mia scelta. So che anche lui starà soffrendo, e allo stesso tempo cercando di nasconderlo, però apprezzo che non abbia insistito per non farmi partire. Mi ha lasciato i miei spazi. Come posso pretendere che lui accetti la mia scelta se a stento io riesco ad accettarla?
<<Hai preso la carta d'identità?>> frugo nella mia borsa e quando la trovo gliela mostro. La poso nel mio passaporto e rimetto tutto in borsa. San Diego-Londra sono un bel po' di ore di volo. Ho portato con me un libro e le cuffie nel caso volessi sentire un po' di musica dal mio telefono. Grace alcuni giorni fa mi ha aiutato a creare una Playlist apposita per tutto il viaggio in aereo. La vedo da lontano che viene verso di me con due caffè di Starbucks in mano, e al suo fianco Alex con altri due caffè. Hanno insistito per venirmi a salutare fino in aeroporto.
<<Molto gentile>> dice mia madre ad Alex quando lui gli propone il caffè che lei accetta con piacere. Iniziano a parlare tra di loro e vederli insieme mi mette un po' di nostalgia. Mia madre ed Alex sono sempre stati molto legati. Lui era l'unico ragazzo con cui mia madre mi lasciava fare tutto, lo lasciava persino dormire da me, cosa che non faceva con nessun altro ragazzo.
<<Lui sa che parti oggi?>> mi chiede Grace venendosi a sedere molto vicina a me.
<<Si, ma ho preferito che non venisse>>
<<Perché no? Non vuoi dirgli addio?>>
<<Avevo paura che se l'avessi rivisto un'altra volta avrei cambiato idea>> mi posa una mano sulla spalla ed annuisce. Continuiamo a parlare di altre cose evitando di entrare in discorsi che possano farmi pensare a Tyler. Per quanto sia bastardo da parte mia non potevo farlo venire qui, mi avrebbe distrutta. Voglio che quel bacio all'ospedale sia stato il nostro addio. Grace mi chiede informazioni su Londra, io le spiego che andremo a vivere nella casa dove Alex ha passato le vacanze di Natale, è molto carina dalle foto e non costa moltissimo. Gli ultimissimi esami estivi li ho dovuto spostare a metà settembre, avrei potuti farli prima, ma non avevo davvero la testa per mettermi sui libri.
Parliamo per quasi mezz'ora, finché non arriva l'orario per salire sull'aereo. Alex è Grace ci accompagnano fino a un certo punto, perché non venendo con noi non possono seguirci fino al momento prima che saliremo sull'aereo. Fisso la gente intorno a noi che corre trasportando dietro dozzine di valige. C'è gente che si abbraccia piangendo, ed altri che si corrono incontro abbracciandosi felici. Ho sempre trovato poetici gli aeroporti. Ovunque ti giri puoi trovare gente che ride, piange o gioisce.
<<Inizio ad andare, prima che si crei la fila>> dice mia madre, e capisco che lo fa per rimanerci un po' soli. Grace ed Alex la salutano e lei si avvia.
<<Fai tante foto mi raccomando>> Grace nasconde con fatica la voce che le trema.
<<E portaci qualche souvenir>> scherza Alex. Ci scambiamo qualche sguardo triste e in fine ci abbracciamo. Mi mancheranno tutti e due.
<<Poi fammi sapere come ti trovi>> dice Alex mettendosi le mani in tasca.
<<Lo farò>>
<<Andrà tutto bene>> cerca di rassicurarmi il mio migliore amico.
<<Non puoi prometterti che andrà tutto bene>>
<<No è vero non posso, ma ti prometto che se andrà tutto male io non mi muoverò da vicino a te>> gli sorrido.
prima di andare Grace mi dà un ultimo abbraccio e mi sussurra un ti voglio bene. Raggiungo mia madre trascinando dietro il mio trolley, non è molto grande, ho messo solo le cose essenziali. Superiamo tutti i controlli e dopo aver atteso in una sala con tutta le persone col nostro stesso volo, ci avvisano che possiamo imbarcarci.
Prendiamo posto sull'aereo. Io prendo il posto vicino il finestrino, in realtà spettava a mia madre, ma abbiamo fatto a cambio, visto che lo volevo io.
<<Anche se non è la prima volta che prendo l'aereo sono un po' agitata>>
<<Quando hai preso per la prima volta l'aereo?>>
<<In viaggio di nozze>> ora ricordo che i miei genitori passarono la luna di miele in Italia. Io invece non ho mai preso un aereo, si può dire che sono più in ansia perché non so ciò che mi aspetterà a Londra che per il viaggio. Quando tutti hanno preso posto si sente la voce del pilota che ci dà il buongiorno e dopo averci augurato buon viaggio si sente un'altra voce che dice le stesse parole, ma in diverse lingue. Due hostess di volo ci mostrano come allacciare la cintura di sicurezza e tutte le uscite di emergenza, dandoci molte istruzioni, ma io non sto più sentendo nulla, perché mi sono messa le cuffiette nelle orecchie e ho fatto partire la Playlist. Someone You Loved è la prima canzone che parte. Ho portato un libro con me da leggere durante il volo. Lo prendo e sfoglio alcune pagine. Non lo apro da un bel po'. Rileggo le frasi sottolineate da Tyler, che inizialmente non voleva farmi leggere. Mi nascondeva molte cose, per lui era difficile aprirsi con me. Mi soffermo a pagina 150 dove Tyler ha sottolineato alcuni versi con il colore rosso. Li leggo in mente.
"Ti amo, Allie, perché grazie a te sono l'uomo che sono. In te si concentrano tutte le mie ragioni di vita, tutte le mie speranze, tutti i miei sogni, e qualunque cosa ci accada in futuro, in ogni trascorso assieme sarà il più bello della mia esistenza. Io sarò tuo per sempre. E tu, tesoro, sarai per sempre mia."
Rileggere quelle parole sottolineate da Tyler mi crea un tuffo al cuore, sembra che questa parte rifletta esattamente la nostra situazione. Guardo fuori dal finestrino e vedo che l'aereo ha iniziato a muoversi, mi allaccio la cintura di sicurezza. Anche se sento le lacrime agli occhi lascio che scorrano, chiudo il libro e lo rimetto nella borsa chiudendola e cercando di chiude dentro anche tutta l'angoscia che provo in questo momento. L'aereo si alza in cielo e la mia mente si perde tra le nuvole, un secondo dopo realizzo che anche se avevo azionato la riproduzione casuale, la canzone che parte è With me dei Sum 41.TYLER
Corsi, corsi più forte che potevo per arrivare in tempo al gate. Sapevo che sarebbe partita oggi, ma pensavo che sarebbe prima passata a salutare, e invece niente. Non può, non può partire senza salutarmi. Mi è salito questo dubbio quando qualche ora fa sono andato nella camera dei suoi dormitori e lei non era lì, neanche Grace. Ho preso la moto e ho corso a tutto gas fino all'aeroporto. Non so dove cazzo andare. Mi fermo un secondo guardando lo schermo enorme con tutti i voli, ma vengo spintonato da gente che va di fretta. Non posso aspettare. Quando vedo che il volo diretto a Londra è al Gate5 mi dirigo là correndo più che posso. Rallento quando vedo da lontano le sagome di Grace e Alex abbracciati di fronte l'entrata delle partenze, ma Cam non c'è.
Mi avvicino a passo svelto col cuore in gola.
<<Dov'è?>> chiedo ed entrambi sembrano molto, molto sorpresi di vedermi. Non ho neanche la forza per arrabbiarmi per il fatto che non mi abbiano avvisato.
<<Dov'è Camryn?>> forse la staranno aspettando, penso. Ma il volto di entrambi dice più di quanto potessero dire le parole. Non mi ha neanche salutato. Come...Come ha potuto? Non pensavo potesse partire senza salutarmi.
E se riflettendo capisse che non sono il tipo per lei e decidesse di rimanere lì per sempre? Mi appresto a levarmi quel pensiero dalla testa. Ma io la amo, voglio il suo bene e per questo devo lasciarla andare. Ma una cosa è sicura, non mi legherò mai più a nessuno. L'unica persona che merita il mio amore è Cam, lei merita il meglio di me. E anche se non vorrà, le dimostrerò che anche io posso essere diverso dallo stronzo che lei conosce. Non ce l'ho con lei. Solo perché saremo distanti non significherà che smetterò di amarla. Dovrò solo convivere qualche mese con questo dolore, il giorno cercherò di tenermi indaffarato per avere la mente occupata, ma la notte, la notte griderà forte la sua mancanza. Le mie giornate erano vuote prima di averla conosciuta, senza di lei la mia vita era una vera merda. Poi è entrata nella mia quotidiana dando colore a tutto, con lei ho ricominciato a vivere, ora che non è più qui con me la mia vita tornerà piatta come prima, le mie giornate saranno vuote. Ed è così che mi sento, vuoto.
Vorrei sapesse che anche se il nostro sarà un addio e le sembrerà una porta chiusa, io per lei lascerò sempre le porta aperta, come se fosse una piccola speranza, una speranza che possa un giorno tornare da me.
<<É andata via Tyler>> dice Grace, lo sapevo già, l'avevo capito subito. Vorrei dire che mi mancherà, che mi manca, come l'aria nei polmoni, come la luce in una stanza buia, ma non lo dico. Lei è, e sarà per sempre, il mio addio più doloroso.
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Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]
Romance> Camryn è la tipica ragazza intraprendente e determinata sopra ogni cosa. È pronta ad affrontare il suo grande obbiettivo , il College. Camryn sembra una ragazza felice e sicura di se, ma un evento passato l'ha segnata dai suoi 16 anni. È convint...