Capitolo 62

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CAMRYN
Anche se la casa di fronte a me è uguale alla mia non ricordo di esserci venuta. Fisso lo steccato in legno dipinto di bianco che divide il nostro giardino dalla strada. La porta d'ingresso si apre lentamente, compare mia madre che mi sorride e mi saluta da lontano. Perché non ricordo di essere venuta qui? Quando ho trovato il tempo per lasciare il college e tornare a casa? Quelle domande, anche se non trovano risposta, spariscono subito dalla mia mente.
<<Mamma>> attraverso il giardino e corro ad abbracciarla ma si dissolve come fumo appena la tocco. Che sta succedendo?
Rimango sul ciglio della porta fissando il fumo che si sta dissolvendo nell'aria, e che pochi secondi fa era mia madre. Sento il rumore del legno che va in frantumi e quando cerco di andare in cucina a vedere da dove provenga questo rumore vengo bloccata dalle fiamme che hanno avvolto tutta la cucina. La forte vampata di calore mi porta a coprirmi il viso con le braccia. La cucina sta andando a fuoco! Corro fuori casa per cercare aiuto con il cuore in gola. Continuo a correre in mezzo alla strada ma piano piano tutto intorno inizia a dissolversi, sta diventando tutto bianco. Non ci penso e continuo a correre finché non vengo completamente avvolta da questo bianco. Ho cambiato anche vestiti, ora anche i miei vestiti sono bianchi. Mi guardo intorno e da lontano scorgo una figura in lontananza girata di spalle. Mi avvicino al ragazzo, non è vestito come me, è vestito completamente di nero. Si gira verso di me...É Tyler. Più mi avvicino e più sembra che lui si allontani, ma è fermo, non si sta muovendo, eppure più mi avvicino più sembra che non riesca mai ad arrivare da lui. Lo chiamo ma la voce non mi esce, non riesco a parlare, per quanto mi sforzi le parole non mi escono. Lui mi sorride, si gira e se ne va dissolvendosi anche lui come fumo.
<<Cam, apri gli occhi, svegliati>>
Apro gli occhi e la prima cosa che vedo è Grace seduta vicino a me. Era solo un sogno... Perché non ci ho pensato? Odio quando sogni del genere sembrano reali. Sbadiglio e richiudo gli occhi.
<<Che ore sono?>> le chiedo sapendo benissimo che l'orologio è vicino a me, sono però troppo assonnata per girarmi a vedere, tanto può anche dirmelo lei, servono anche a questo le compagne di stanza, giusto?
<<Sono le otto e mezza>>
<<E che giorno è oggi?>> non risponde. Apro gli occhi e vedo che si sta mordendo il labbro assumendo uno sguardo colpevole.
<<Non dirmi che è mercoledì?>> si alza dal mio letto e si va a sedere sul suo, spaventata come se a momenti potessi aggredirla, poi quando si assicura che è lontana da me annuisce. Vorrei davvero aggredirla adesso.
<<Sai benissimo che il mercoledì ho lezione tardi e voglio che mi lasci dormire>>
<<Lo so...Però oggi la mia lezione è stata cancellata e non so come passare la mattinata. Quindi volevo chiederti se potevamo passarla insieme>>
<<Non potevi chiedere ad Alex?>>
<<Ha lezione presto il mercoledì e dopo ha alcuni argomenti da studiare, sarà occupato tutto il girono. Dai ti prego, passiamo la mattina insieme, ormai sei sveglia tanto vale non buttare il tempo nel letto>> le invio delle saette con lo sguardo ma lei le schiva tutte perché si alza e apre le tende della finestra. Mi copro la faccia con il cuscino.
<<Sono ancora in tempo per cambiare compagna di stanza?>>
<<No. E poi dove la trovi una compagna di stanza migliore di me?>> tolgo il cuscino dalla faccia e glielo lancio, lo schiva e mi fa la linguaccia mostrano il suo piercing in metallo che brilla quando i raggi del sole lo illuminano. Ormai sono sveglia e dopo quel sogno non riuscirò più a prendere sonno, almeno per oggi, quindi mi faccio forza e mi alzo dal letto ricevendo un gridolino di gioia da parte di Grace soddisfatta che mi abbia convinta. Apro un cassetto nell'armadio e quando ci frugo dentro la prima cosa che prendo è la camicia che Tyler mi prestò un po' di tempo fa.
L'ultima volta che ci vedemmo fu lunedì a lezione, che io passai a trattenermi dal ridere mentre lui faceva battute su Albert e sull'insalata che aveva ordinato. Alla fine, gli scrissi veramente quello che ordinò, il suo menù fu l'argomento centrale che affrontammo quella mattina. Di sicuro era più interessante della lezione. Le settimane volano veloci e non ci vediamo più spesso come all'inizio, si stanno avvicinando gli esami e siamo tutti concentrati a superarli. Pensando a lui mi chiedo che significato abbia quel sogno, e che nesso possano avere Tyler, mia madre e la casa in fiamme.
<<A cosa stai pensando?>>
<<Come?>>
<<Sei incantata da un po'a fissare quella camicetta>> faccio finta di niente, prendo la camicia, dei jeans e vado in bagno a prepararmi ignorando le occhiate di Grace. Mi lavo, mi trucco leggermente, e mi pettino i capelli. Sembra che per quanto li pettini siano sempre in disordine. Apro il mio beauty case e prendo un elastico per capelli. Afferro i capelli e li tiro in su facendomi il codino. Chiudo il beauty case e solo in quel momento mi rendo conto di quello che ho fatto. Mi sono legata i capelli senza farmi mille paranoie come generalmente faccio. Saranno state le parole di Tyler a farmi cambiare idea. Grace mi chiama impaziente dalla camera, io sistemo tutto velocemente ed esco. Rimane qualche secondo spiazzata nel vedermi, lo capisco perché stava rifacendo i letti e si è incantata con le coperte in mano appena mi ha visto.
<<Che c'è?>>
<<Da quanto di leghi i capelli? Pensavo non ti piacessi con i capelli legati>>
<<Ho cambiato idea>> annuisce anche se so che si starà ponendo alcune domande, forse perché sa che una ragazza come me non cambiano idea da un girono all'altro, soprattutto senza motivo, ma io ho un motivo, un motivo ben valido che mi ha fatto cambiare idea. Usciamo dalla stanza e ci avviamo al parcheggio e poi in macchina di Grace. Appena entro noto che non ha più l'odore di Alex come l'ultima volta. Credo sia dovuto al fatto che si vedono di rado per colpa dello studio.
<<Dove andiamo?>>
<<Lo vedrai>>
<<Non dirmi che andiamo al centro commerciale?>> sbuffo mettendomi la cintura di sicurezza e Grace fa lo stesso.
<<Che hai contro i centri commerciali? E comunque non ti sto portando lì>>
<<E dove allora?>>
<<Fidati di me, sono sicura che ti piacerà>> gira la chiave nel blocchetto dell'accensione, imposta la marcia, lascia andare la frizione, preme l'acceleratore e poi partiamo. Non so se fidarmi di lei sulla questione dei Locali visto che la prima, e anche unica volta, che le chiesi consigli per un locale, me ne consigliò uno orrendo. Orrendo perché incontrai Tyler che si comportò davvero da stronzo quella sera.
In meno di cinque minuti arriviamo nel luogo deciso da lei. Lo conosco. Mi portò Tyler a fare colazione un po' di tempo fa. Poi tutto finì con una discussione davanti a tutti, però rimane sempre un posto carino, anche dopo quello che successe.
Grace parcheggia la macchina vicino il bar, scendiamo e quando entriamo prendiamo posto alla fine del bar. Quando ci sediamo le sedie di legno scricchiolano in un modo fastidioso.
<<Ti piace questo posto?>> mi chiede Grace giocherellando con le foglie della piantina finta sopra il tavolo. Non voglio dirle che già ci sono venuta perché voleva fosse una sorpresa, quindi faccio finta di nulla, mi guardo intorno fingendo di guardare per la prima volta questo posto.
<<É un posto davvero carino>>
<<Mi fa piacere che ti piaccia. Vado ad ordinare, tu che prendi?>>
<<Un semplice caffè>> annuisce e si alza facendo scricchiolare di nuovo la sedia. Si mette in fila aspettando il suo turno per ordinare.
Io ne approfitto per prendere il telefono dalla tasca. Quel sogno mi sta tormentando e il fatto che io non sappia il significato mi tormenta ancora di più. Qui c'è il Wi-Fi gratis, quindi posso usufruire di internet. Digito su Google il significato di alcune scene che ho sognato. In molti di questi significati mi ci ritrovo perfettamente. L'incendio indica qualcosa che non riesco a gestire, come se non fossi pronta ad affrontare qualcosa che mi attende. Il bianco dei miei vestiti indica la purezza e la bontà, ma non capisco cosa c'entri con il sogno. Mente i vestiti neri di Tyler indicano il male. É un qualcosa di davvero contorto. E se fosse legato al fatto che siamo del tutto opposti? La cosa che più mi spaventa è la parte legata a mia madre. Sto per cercare delle informazioni quando risento il rumore della sedia scricchiolare e quando alzo la testa Grace mi porge la tazza di caffè. É stata davvero veloce.
<<Tutto bene? É da stamattina che ti vedo pensierosa>>
<<Ho fatto uno strano sogno>> apre la bustina di zucchero e la versa tutta dentro la tazza.
<<Parlamene>> decido di farlo. Le racconto tutto senza tralasciare nessun dettaglio. Questo sogno mi ha messo così tanta angoscia che quando finisco di raccontarle tutto mi sento in un certo senso meglio.
<<É un sogno davvero strano>> dice alla fine. Io bevo un sorso di caffè, che essendo ancora bollente, mi brucia la lingua e quindi lo riposo sul tavolo.
<<Ho cercato ogni significato su internet, ma ho paura di vedere la parte su mia madre>>
<<Cam, è solo un sogno, per quanto possa avere un brutto significato non è detto che debba realizzarsi giusto?>> annuisco riprendendo il telefono. Grace me lo toglie subito di mano.
<<Lascia controllare me>> la lascio fare.
Picchietta qualcosa sul mio telefono e rimane in silenzio per un po'. Non so se è dovuto al fatto che ha trovato qualcosa di negativo o al fatto che forse non dice nulla al riguardo.
<<Allora? Che dice?>> mi mordo il labbro inferiore scuotendo le gambe a destra e sinistra. Ha ragione Grace era solo un sogno, quindi non significa che debba realizzarsi, però anche se voglio pensarla così l'ansia non mi abbandona.
<<Non dice nulla, è un sogno troppo specifico. Parla solo dei significati legati al rivedere parenti defunti nei sogni>> Deve essere una cosa positiva il fatto che io non sappia il significato? O forse questa cosa mi torturerà di più?
<<Tesoro, devi stare calma. Facciamo così, perché quando non usciamo da qui non la chiami? Per assicurarti che stia bene>>
<<Si, lo farò>>
<<Se sei preoccupata possiamo anche andarcene ora>>
<<No, restiamo un altro po', hai ragione, è solo un sogno e se le fosse successo qualcosa l'avrei già saputo. La chiamerò, ma non adesso>> lei annuisce. Beviamo il nostro caffè cambiando totalmente argomento. É meglio così, dopo chiamerò mia mamma per assicurarmi che stia bene, ma ora non voglio continuare a pensare al sogno.
<<Come va con te e Tyler?>> mi chiede portandosi alle labbra la tazza e nascondendo un sorrisetto.
<<Tutto normale>>
<<Non mi piace il Normale. Giorni fa ti venni a prendere dal suo appartamento, tu mi parlasti solo di quello che Tyler aveva fatto a Ron, ma per il resto non mi parli mai di voi>>
<<Non c'è nessun voi e neanche un noi, tra me e Tyler è... >>
<<Si Cam, dimmi, cos'è tra di voi?>> mi incalza posando i gomiti sul tavolino e poggiano il mento sui palmi della mano. Perché non può esistere un nome specifico per due persone che si piacciono, si baciano, ma non stanno insieme? Ma perché dobbiamo etichettare tutto? Non possiamo semplicemente essere due persone che si baciano senza essere una coppia? É un po' triste come cosa lo ammetto, ma non credo che la situazione cambi ulteriormente.
<<É complicato. É sempre così tra me e lui. Potrebbe andare tutto alla perfezione, se non fosse che lui non vuole relazioni. Il fatto che ci divertiamo insieme da una parte va solo a suo vantaggio, perché io essendo innamorata di lui vorrei che quei baci significassero qualcosa di importante come lo sono per me, ma a lui non interessa>>
<<Hai detto che sei... Innamorata di lui?>> merda. Cerco di dirle che ha capito male ma Grace già si è portata le mani sulla bocca sorpresa, anche se le dicessi che mi sono sbagliata lei non mi ascolterebbe. Mi porto una mano sulla fronte. Mi stavo aprendo così tanto con lei che non ho badato alle mie parole.
<<Cam, è fantastico>>
<<No, non lo è perché lui non è innamorato di me>> dirlo ad alta voce suona così patetico.
<<Non puoi saperlo, mio cugino non ammetterebbe neanche a me che mi vuole bene, figuriamoci ammettere che è innamorato di te>>
<<Sono abbastanza sicura che lui non sia per niente innamorato di me>> mi rendo conto di aver alzato leggermente il tono di voce quando vedo una coppia seduta al tavolo di fianco al nostro che interrompe il loro discorso per girarsi a guardarmi. Mi giro dal lato opposto facendo finta di nulla.
<<Da cosa lo hai capito che non è innamorato di te? Dal modo in cui corre in tuo aiuto ogni volta che hai bisogno di lui? Dal fatto che ti ha dato la possibilità di incontrare Lydia, che per lui non è poco. Oppure l'hai capito dal fatto che dorme con te, cosa che non ha mai fatto con nessuna. Secondo me dovresti dirgli quello che provi e vedere se lui ricambia. Può anche darsi che lui non si butti perché non lo fai neanche tu>> le sue parole mi portano a ragionare. Dovrei buttarmi? Quanto vorrei avere una bacchetta magica per vedere cosa succederebbe se dicessi a Tyler quello che provo, e nel caso andasse male potrei pur sempre tornare indietro nel tempo.
<<Perché fai così tanto il tifo per me è Tyler? Sai perfettamente che è impossibile tra di noi>>
<<Anche tu hai fatto il tifo per me e Alex sapendo che stavamo facendo un torto a Mike. E anche perché solo quando sta con te sorride di cuore>>
<<Parli così perché a te è semplice, Alex ti ama. Chissà quante volte al giorno te lo sentirai dire>> Grace abbassa la testa e si morde il labbro inferiore, i suoi occhi diventano tristi.
<<Aspetta, non dirmi che non vi siete ancora detti...>>
<<No. Non c'è stata ancora l'occasione per dirlo>> Sono sorpresa. Pensavo che ormai se lo fossero detti da un sacco di tempo. Mi sorprendo di Alex, lui la ama, e di questo ne sono davvero sicura, perché non gliel'ha ancora detto? Certe volte non lo capisco proprio a quel ragazzo.
<<Non esiste un momento giusto, se lo senti devi dirlo>> cerco di risollevare la situazione.
<<È perché allora lui non me l'ha ancora detto?>>
<<Alex è insicuro quando si tratta dell'amore. Io sono certa che ha solo paura che sia troppo presto per dirlo>> mi sorride grata delle mie frasi rassicuranti. Che bella coppia che siamo io e Grace. Lei che mi dà consigli su Tyler e io su Alex, ma alla fine in un modo, o nell'altro, siamo lo stesso sfortunate. Alla sua domanda se avessi potuto trovare una compagna di stanza migliore di lei, adesso ci aggiungo una risposta, no non potevo trovarne una migliore. Le devo davvero tanto, se non fosse per lei Tyler non sarebbe mai arrivato a salvarmi dalle cattive intenzioni di Ron.
<<Dovresti parlare con lui>> so che si riferisce ad Alex. Da quando discutemmo in macchina non abbiamo più parlato. Devo assolutamente parlargli perché dal giorno di quella discussione mi sento sempre triste, perché non mi piace quando discutiamo. Sento come se mancasse qualcosa nella mia vita. Una persona importante.
<<Lo so, devo solo trovare il momento giusto>>
<<Non esiste un momento giusto, se ti senti di parlare con lui, fallo>> capisco che ha citato la mia frase di poco fa.
<<Da quanto sei così saggia?>> le sorrido.
<<Da quando ho una compagna di stanza come te>> mi sorride.
<<Andiamo a pagare?>> le chiedo e lei caccia il portafoglio mostrandomi che è vuoto.
<<Ho già pagato io>> risponde e io la guardo male. Sa benissimo che non deve pagare anche la mia parte.
<<Ma...>> inizio a dire, ma poi mi fermo e sospiro.
<<Ti ripagherò>> finisco di dire e lei ripone il portafoglio nella borsa.
<<Ripagami andando a parlare con Alex per risolvere>> ci alziamo ed usciamo dal bar. Caccio il telefono dalla tasca e gli scrivo un messaggio.
-Dobbiamo parlare.

Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora