Capitolo 51

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CAMRYN
<<Questi sono i Fall out boy?>> Tyler annuisce alzando il volume della musica. Mi ha detto che questa canzone si chiama Alone Together, e devo ammettere che mi sta piacendo parecchio. Mi ritrovo a seguire il tempo della musica battendo il piede a terra e Tyler sorride soddisfatto.
<<Sapevo che ti sarebbe piaciuta>>
<<Non ti sei sbagliato>>
Guardo sul tavolino i fazzoletti sporchi di sangue. Prima l'ho aiutato a pulirsi le nocche macchiate di sangue mentre ora ci stiamo rilassando ascoltando un po' di musica. Ha insistito per farmi sentire della "buona musica" perché per lui la musica che io ascolto è musica di merda.
Se solo sapesse che fino a quattro anni fa mi piaceva risentire le sigle dei cartoni che vedevo da piccolina sicuramente mi caccerebbe da casa sua. Ma per me era un modo per ritornare piccola, a quel periodo della mia vita felice e spensierato, e soprattutto quando mio padre era ancora vivo.
<<Senti questa>> si avvicina allo stereo per stoppare la musica, pochi secondi dopo riparte un'altra canzone.
La canzone inizia prima in maniera lenta e poi inizia ad essere un po' più movimentata. Non conosco bene il genere che lui ascolta. Scuoto la testa e lui alza di poco il volume come per farmi sentire meglio le parole.
<<Dancing With The Devil, è dei Breaking Benjamin>> afferma. Si siede sul divano davanti a me senza guardarmi e rimaniamo in silenzio ad ascoltare le musica, le parole attirano la mia attenzione, sono un po'...Non saprei come definirle, forse macabre, ma in alcune parti mi piace davvero tanto il significato.
<<Ci sei andato a letto in passato con Elizabeth vero?>>
Tyler alza di scatto la testa verso di me e rimane in silenzio. Non si aspettava quella domanda improvvisa e io non mi aspettavo di porgergliela. É apparsa nella mia testa all'improvviso e la mia bocca ha parlato senza consultare la mia mente. Un difetto di me che odio.
<<Perché pensi questo?>>
<<Perché mi sembra la cosa più ovvia>>
<<Ci tieni tanto a saperlo?>>
Non sono proprio sicura di volerlo sapere perché forse già so la risposta, ma ammetto di essere anche molto curiosa di saperlo visto che lui in macchina sembrava molto teso quando si stava per riaprire il discorso.
<<Dimmi solo se ci sei andato a letto o no>> mi basta sapere questo non mi interessa se ci sia stato altro, insomma mi interessa, ma so che se me lo dicesse ci starei male quindi preferisco non sapere tutti i dettagli.
Tyler si alza e abbassa il volume della musica, ormai la canzone di prima è finita ed è partita un'altra più lenta, questa canzone è molto famosa quindi riesco a riconoscerla...E' Shadow of the day dei Linkin Park. Mia madre adorava questa canzone la metteva ogni mattina mentre puliva casa. Cerco di non farmi distrarre dai flashback del passato e presto attenzione a quello che ha da dirmi Tyler.
<<Si, in passato ci sono andato a letto>> anche se sapevo già la risposa ammetto che mi dà un po' fastidio ma ricordo a me stessa che è passato. Annuisco sorridendogli e mi alzo dal divano avvicinandomi a lui.
<<Mi bastavo solo sapere questo>>
<<Ho fatto una cosa brutta in passato con lei>> leggo la tristezza nei suoi occhi e il tono della voce non smentisce quello che ho letto. Non sono abituata a vederlo in questa maniera. Fa sempre di tutto per sembrare forte e buttarsi il passato alle spalle...Eppure sembra che questa cosa lo faccia star male. Vederlo così mi dà un motivo in più per non chiedergli i dettagli.
<<Tyler, non importa quello che hai fatto in passato>>
<<L'ho fatta soffrire>> tiro un lungo sospiro e reprimo il nodo alla bocca dello stomaco.
<<Te ne penti?>> lui annuisce.
<<E questo non ti sembra già una cosa positiva? Spesso si fanno cose orribili, ma è sempre meglio capire i propri errori e ammetterli e tu lo stai facendo, è un passo avanti>> non riesco a leggere il suo sguardo ma credo che sia di gratitudine, come se le mie parole lo avessero portato a riflettere su quello che ha fatto. Il suo viso improvvisamente si addolcisce.
<<Sei straordinaria>> si lascia andare in un dolce sorriso che viene subito ricambiato, poi continua a parlare. Mi posiziono vicino a lui, a debita distanza ma non così lontana.
<<Sei una persona straordinaria Cam. Più passo del tempo con te è più mi rendo conto di quanto tu sia fantastica>> non ho tempo di arrossire che si avvicina a me e mi stringe tra le sue braccia. Ispiro il suo profumo e poggio la testa sulla sua spalla.
Mi afferra la mano e inizia muoversi lentamente. Iniziamo a dondolarci a destra e sinistra piano piano e Tyler fa scivolare l'altra mano sul mio fianco.
<<Stiamo ballando?>> chiedo trattenendo il respiro. Stiamo ballando davvero?
<<Credo di sì>> mi dà un bacio sulla guancia mentre continuiamo a muoverci piano. Non so che darei per stare ogni giorno così.
<<Come si chiama questa canzone?>> sento il bisogno di sapere il titolo di questa canzone perché quando la riascolterò vorrò ricordarmi di questo momento.
<<With me, è dei Sum 41>> annuisco sopra la sua spalla e chiudo gli occhi rilassandomi.
Assimilo ogni parola e quasi mi vengono le lacrime agli occhi di quanto siano profonde e belle. Sembra che sia stata scritta per noi questa canzone, è perfetta per questo momento. Quando si è piccoli ci si limita a sentire il ritmo della canzone perché le parole solo...Beh semplici parole. Crescendo ho imparato ad apprezzare i testi delle canzoni specialmente quando le parole mi rispecchiavano o rispecchiavano il periodo che stavo passando. Quando cresci le parole delle canzoni smettono di essere semplici parole e iniziano ad assumere significati profondi facendoti arrivare addirittura a piangere.
Sembra quasi una cosa surreale, noi due che balliamo in silenzio accompagnati da questa stupenda canzone.
<<Quest'appartamento è sempre così vuoto e silenzioso. Sembra sempre che manchi qualcosa qui. Adesso che ci sei tu sembra non manchi proprio nulla. È tutto perfetto>> non mi ero resa conto di stare davvero piangendo finché non strizzo gli occhi e una lacrima ricade sulla sua spalla. Sono parole stupende che mi fanno piangere e fanno tanto male. Non può dirmi questo adesso e poi tra qualche giorno venirmi a dire ancora che non vuole relazioni né nulla da me. Non puoi chiedere l'amicizia a una persona e dirle certe parole, non è giusto...Mi manda in confusione e mi fa star male. Sto male perché sto ballando sul sottofondo di una canzone stupenda con il ragazzo di cui sono innamorata, sto male perché lui non ama me e sto male perché mai mi amerà.
Tiro un lungo sospiro e ricaccio le lacrime indietro, almeno con la testa poggiata sulla sua spalla non può vedere che sto piangendo e quando la canzone finisce io mi sono già calmata.
Cerco di allontanarmi da Tyler ma oppone resistenza e preme la presa sul mio fianco.
<<Balla un altro po' con me>>
Abbasso la testa e la riappoggio sulla sua spalla per nascondere gli occhi arrossati.
<<Possiamo ballare anche tutta la sera>> dice quasi sussurrandolo come se lo avesse detto solo nella sua mente e non avesse intenzione di dirlo ad alta voce. Passiamo tutta la sera a ballare senza neanche dire una parola, rimaniamo abbracciati a dondolarci dolcemente con dei sottofondi musicali stupendi. Ha buon gusto in fatto di musica e le canzoni sono stupende come le parole dei testi. Di sicuro meglio delle canzoni che ha messo appena siamo arrivati qui.
Verso mezzanotte e mezza ci sediamo sul divano, Tyler seduto vicino a me e io con le gambe sopra le sue gambe. Ormai mi sono calmata e spero di non avere più un crollo del genere, però so in cuor mio che se continuerò a provare determinate cose per lui questa non sarà la mia ultima volta.
Parliamo del più e del meno, ci prendiamo in giro, scherziamo e per tutto il tempo rimane con una mano sulla mia gamba a disegnare piccoli cerchietti con il pollice.
Mi racconta di come si è appassionato al genere rock, a quanto pare è stato a un concerto rock da piccolo e da quel momento si è appassionato a quel genere, come dargli torto, sono tutte canzoni bellissime e non solo il ritmo ma anche le parole, ti arrivano dritto al cuore e di tutte le canzoni che ascolto io quasi nessuna mi ha fatto lo stesso effetto che mi hanno fatto le canzoni che ho ascoltato stasera.
Tyler mi fa scrivere su un foglio i titoli delle canzoni che mi sono piaciute e nel mentre penso che una volta che ritornerò nella mia stanza subito dovrò risentirle da capo. Il vestito di prima era diventato troppo ingombrante, quindi, senza che glielo chiedessi, mi ha prestato momentaneamente una sua maglia nera larga e un paio di pantaloncini da basket blu per stare più comoda quindi ora sono invasa dal suo buon profumo.
Quando sto con lui il tempo sembra non passare mai, anche se in realtà passa. Verso l'una crollo dal sonno e l'ultima cosa che mi ricordo è il suo sorriso e i suoi occhi verdi che mi fanno tremare.

Apro gli occhi mi rendo conto che non sono nella mia stanza. Il mio letto non ha questo buon profumo e non è così grande e comodo.
Guardo l'ora sulla sveglia, che porta l'ora segnata con carattere luminosi, e vedo che sono le tre del mattino. Fuori, naturalmente, è ancora buio e la stanza è completamente buia, l'unica cosa luminosa sono i numeri sopra la sveglia ma non sono tanto luminosi da farmi vedere qualcosa. Il letto è vuoto ma non mi sorprendo, lui non dormirebbe mai con me. Solo ora realizzo che in neanche un mese è la seconda volta che dormo qui.
Scendo dal letto e, con difficoltà, riesco ad arrivare alla porta senza inciampare o andare a sbattere contro qualcosa.
Lo trovo sul balcone affacciato a fumare. Non so perché, ma ero sicura che l'avrei trovato qui.
Ha i gomiti poggiati sulla ringhiera mentre fissa un punto lontano, si vede che gli passano un sacco di pensieri per la mente. Li posso sentire urlare. Lo capiscono benissimo...Anche i miei pensieri mi urlano contro. Esco anche io sul balcone ma lui non si gira.
<<Non hai sonno?>> mi chiede senza girarsi dalla mia parte.
<<Questo dovrei chiederlo io a te>>
<<Sai già la risposta>>
<<Pensieri>> annuisce cacciando il fumo dal naso. Tempo fa mi disse che lui non dormiva per i tanti pensieri che gli rimbombavano in mente mentre io credevo che non riuscisse a dormire perché faceva degli incubi.
Mi metto più vicina a lui e lo guardo fumare.
<<Stai pensando ancora alla storia di Elizabeth?>>
<<Una cosa del genere>>
Una folata di vento mi scompiglia i capelli e prima di poterli aggiustare sento la mano di Tyler che mi porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Fa freddo, vieni qui>> dice con la sigaretta tra le labbra, apre le braccia e io mi lascio stringere, le sue braccia mi riscaldano in pochi secondi. Ha una stretta ben salda.
<<Quindi...Tutte le sere rimani sveglio?>> chiedo immaginandolo tutte le sere a fumare qui fuori mentre la sua testa è piena di pensieri, mentre il resto del mondo dorme. Lo sento sospirare. Il suo petto si gonfia e poi espira sgonfiandolo come un palloncino.
<<Non devi preoccuparti per me, sono abituato. Tu piuttosto vai a dormire che è tardi>> butta il mozzicone giù dal balcone e sento che mi lascia un leggero bacio sopra la testa.
Mi stacco, controvoglia, dalle sue braccia.
<<Tu non vieni a dormire?>>
<<Con te?>> non rispondo perché ho paura di ricevere un altro No, ma sono sicura che lui abbia già capito che cosa intendessi con "tu non vieni a dormire". Non ce la faccio a sostenere il suo sguardo perché già so la risposta, mi risparmio quest'ennesima delusione e mi dirigo in camera. Non chiudo neanche la porta alle mie spalle e mi butto sotto le coperte mentre una voragine mi mangia il petto e il fegato. Chiudo gli occhio pregando che il sonno arrivi presto perché se rimarrò sveglia nel suo letto circondata dal suo profumo non dormirò più. Non posso neanche tornare ai dormitori perché non ho una macchina e non credo che Tyler mi riaccompagnerebbe a quest'ora. Forse sono io che non voglio chiederglielo, perché in fondo non voglio andarmene...Da quando sono così masochista?
Non so quanto tempo sia passato ma quando sembra che io mi stia per addormentare sento il letto che si abbassa da un lato e poco dopo avverto il suo respiro pesante. Apro gli occhi e mi giro dall'altro lato.
Nel buio intravedo la sua sagoma seduta sul letto.
<<Mi fai un po' di spazio?>>
Sto sognando? Non ricordo di essermi addormentata. Mugolo un okay ancora incredula e mi faccio un po' più in là. Tyler si avvicina e si mette sotto le coperte, si toglie la maglia per poi sdraiarsi.
Sto addirittura pensando che forse è sonnambulo e che tra un po' se ne andrà, ma poi ricordo che lui non dorme e tutto diventa più reale.
<<Mi trovo meglio senza maglietta>> dice pensando che io lo stia guardando così per la questione della maglietta.
<<Non mi dà fastidio>>
<<Allora vieni qui>> allarga le braccia e io inizialmente sono un po' titubante, mi farei dal male da sola a dormire così con lui perché al nostro risveglio tornerà tutto come prima. Non ho la possibilità di rispondere che si sporge mi afferra per un braccio per tirarmi verso di lui.
Mi appoggio al suo petto e gli circondo i fianchi con il braccio mentre il suo braccio destro è sopra la mia schiena. So che forse me ne pentirò perché mi sto facendo del male da sola, ma questa volta voglio essere un'incosciente masochista e dormire così con lui fregandomene se poi domani torneremo ad essere normali amici, l'importane è che ora va tutto alla perfezione.
<<Stai comoda?>> mi chiede
<<Si, e tu?>>Anche se per il buio non posso vederlo sento che sta sorridendo, so che non si può sentire se uno sorride o meno, ma ho come un sesto senso che in questo momento lui mi abbia sorriso. Appoggio la testa sul suo petto sentendo il suo cuore battere. Il calore del suo petto mi riscalda. Non mi ero resa conto che sentissi freddo fino ad ora.
Mi sento benissimo come se non mi mancasse più nulla.
<<Sono sicuro che stasera riuscirò a dormire>> è l'ultima cosa che gli sento dire prima che io mi riaddormenti, sono sicura che stasera sarà la dormita migliore della mia vita e qualcosa mi dice che non sono l'unica a pensarlo.

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