Capitolo 49

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TYLER
Non avevo solo voglia di baciarla, ne sentivo proprio il bisogno. È stato divertente andare con lei al centro commerciale e vederla perdere le staffe quando la prendevo in giro, è una cosa che mi piace fare, soprattutto perché quando si arrabbia diventa ancora più bella.
Anche se ha cercato di negarlo so che non mi vuole dirmi il reale motivo del perché in questi giorni abbia deciso di ignorarmi, ma è stato orribile. Mi è mancato parlarle, e mi sono mancate le sue labbra. Adesso che l'ho ribaciata so che non riuscirò a farne più a meno, credo che sia sempre stato così con lei. Ogni volta che la baciavo ne volevo sempre di più, è come una specie di droga, solo che questa non ti uccide.
Non voglio dire che Cam sia una droga per me, ma sono sicuro che se continuerò così potrebbe ben presto diventare tale, ed è questo che fa scattale il campanello dall'arme dentro di me. Forse dovrei andarci più con i piedi di piombo e non rischiare di ritrovarmi in una situazione in cui io sia follemente innamorato di lei.
Mi guardo lo specchio e mi aggiusto la cravatta stringendo di più il nodo. Guardo l'orologio vedendo che è la stessa ora di pochi secondi fa. Sto controllando l'orario più spesso del solito e il tempo sembra che si sia fermato. Guardo il libro poggiato sul tavolino, ma non ho intenzione di leggerlo ora. Qualsiasi possibile passatempo sembra essere svanito dalla mia mente.
<<Che noia>> borbotto allacciandomi i lacci delle scarpe. Questo appartamento è così noioso e sarebbe anche silenzioso se non fosse che per la maggior parte del tempo metto sempre un po' di musica per colmare il silenzio.
Ora c'è la canzone dei Queen - Somebody To Love che colma il silenzio di questo snervante appartamento. Non ci passo molto tempo qui dentro da solo, e prima d'ora non credo di aver mai provato così tanta noia da quando sono arrivato. Colpa del fatto che ora sono costretto a rimanere qui fino a un tempo determinato e non sono libero di andare dove voglio.
Una volta che si è fatta ora esco dall'appartamento e mi dirigo verso i dormitori femminili. Sono curioso di vedere che vestito avrà deciso di indossare. Una volta davanti la sua porta mi rendo conto di essere un po' teso. Avanti Tyler bussa, non è così difficile giusto? E allora perché il mio cuore batte a mille? Faccio lunghi respiri profondi e infine busso.
<<Un attimo>> Grida Grace dall'interno della stanza. Si sentono alcuni rumori come qualcosa di pesante che cade a terra e poco dopo la porta si spalanca di colpo.
<<Quanta eleganza>> mi dice. Io guardo dietro di lei e vedo che la stanza è vuota.
<<È in bagno, tra qualche secondo sarà da te>> mi fa l'occhiolino, io le do uno schiocco in testa e lei fa un verso contrariato toccandosi la fronte.
<<A te come va?>>
<<Meglio. Grazie per quello che hai fatto ieri>>
<<Sfortunatamente sono tuo cugino e sento il dovere di proteggerti>>
rispondo beccandomi un pugno sul petto. Ma perché le ragazze alzano sempre le mani su di me? Mi vedranno come un sacco da boxe.
<<Scherzo. Comunque mi fa piacere che tu stia meglio>> Grace fa un sorriso a trentadue denti e poco dopo la porta del bagno si apre. Grace si allontana da me per avvicinarsi a Cam.
<<Divertiti tesoro>> le dice dandole un bacio sulla guancia.
Indossa un completino verde con la gonna che le arriva leggermente sopra le ginocchia e ha le spalline abbassate. Non riesco a toglierle gli occhi di dosso. È dannatamente perfetta. Ammiro ogni centimetro e ogni curva del suo corpo trattenendo il respiro. Il mio cuore salta un battuto quando si gira a guardarmi e mi sorride. Io ricambio il sorriso e porto una mano in tasca mente l'altra me la passo tra i capelli.
<<Fai divertire la mia cuginetta preferita>> dice Grace, ma mi suona più come una minaccia e la sua faccia sembra tutt'altro che pacifica. <<Farò del mio meglio>> rispondo per poi riportare subito lo sguardo su Cam.
Le sue gambe nude sono perfette come ogni curva del suo corpo. Dio, amo le sue curve. Si è leggermente truccata e i suoi capelli sono piastrati con alcuni boccoli verso la fine.
<<Sei davvero elegante>> mi dice Cam. Si avvicina per aggiustarmi la cravatta che non mi ero reso conto fosse storta.
<<Anche tu sei davvero bella>> la ragazza più bella che io abbia mai visto arrossisce.
<<Okay, ragazzi voi due vi state scopando con lo sguardo>>
<<Grace!>> la richiama Cam arrossendo ancora di più in viso.
<<Andate su>> ci saluta alla svelta richiudendo subito dopo la porta alle sue spalle. Entrambi rimaniamo in silenzio a fissare la porta.
<<Quella ragazza è cosi...>> piagnucola continuando a fissare la porta e io sento il bisogno di guardarla negli occhi.
<<È mia cugina, cosa ci vuoi fare?>> le metto una mano sulla spalla e la faccio girare dalla mia parte. I suoi occhi sembrano così profondi e lucenti che a confronto il verde dei miei occhi appare sbiadito. È un'opera d'arte. Non perché sia bella, lo è sempre, ma perché mi fa provare un miscuglio di emozioni. Perché l'arte non deve essere bella, ma deve farti provare qualcosa, e lei con me ci riesce ogni volta.
il viaggio fino al parcheggio è immerso nel silenzio, e forse per la prima volta mi va bene così.
<<Lei non sa che ci sarò pure io, giusto?>> cerco di non guardarla o mi distrarrei troppo e non presterei più attenzione alla strada.
<<No. Questa è una delle sorprese>>
<<Non vedo l'ora>> sorrido e, anche se so che non potrei farlo, mi giro e la guardo perché la sua espressione è un qualcosa che non voglio perdermi.
Dieci minuti dopo arriviamo davanti la casa famiglia.
<<Aspetta qui>> le dico e quando lei annuisce scendo dall'auto.
Appena busso alla porta Melissa vieni subito ad aprirmi.
<<Lydia vieni>> la chiama e rimane ferma sulla soglia a sorridermi.
<<Come va?>> dice mentre aspettiamo che Lydia arrivi.
<<Bene, credo>> rispondo.
<<La tua ragazza è qui?>>
Vuol realmente fare conversazione? Non ho voglia di parlare con lei solo perché in passato si è presa cura di me. Non serve così poco per far sì che io mi affezioni.
<<Sì, è in macchina. E non è la mia ragazza>>
<<Stareste davvero bene insieme>> prima che io possa rispondere che non ho intenzione di fidanzarmi, e mai lo farò, Melissa inizia a tossire pesantemente.
<<Tutto bene?>> non è proprio una signora giovane, avrà sessant'anni, ma non è neanche tanto vecchia da tossire in questa maniera.
<<Si sto bene>> riprende fiato e poi ricomincia a parlare come se niente fosse.
<<Mi raccomando comportati bene>> mi viene in mente quando da piccolo mi diceva cosa fare.
<<Sai che non mi comporterò bene>> rispondo quasi ridendo.
<<Sì, lo so. Neanche da piccolo eri un angelo>>
<<Ma ero il tuo preferito>> <<Eravate tutti i miei preferiti>> puntualizza sorridendo. <<Se lo dici tu>> rispondo lasciando che un sorriso compaia sulle mie labbra. Infilo una mano in tasca e prendo una sigaretta ma subito dopo Melissa me la toglie dalle labbra, la spezza e la butta a terra.
<<Niente fumo>> prima che le risponda davvero male compare Lydia sulla soglia e decido di conservare le cose cattive che volevo dire per un'altra volta.
<<Tyler!>> grida entusiasta e mi salta in braccio.
<<Ciao piccolina>> le do un bacio in fronte e lei mi abbraccia forte.
<<Divertitevi e mi raccomando non riportarla qui troppo tardi>> <<Sissignora>> rispondo, e Melissa dopo aver salutato Lydia ritorna in casa. La faccio scendere e la prendo per mano.
Indossa un vestitino color panna e la gonnellina è davvero graziosa, sembra una piccola principessa.
<<Ho una sorpresa per te>>
<<Davvero?>> chiede saltellando entusiasta.
<<Chiudi gli occhi>> Lydia si porta le mani davanti gli occhi e io apro la portiera dal lato in cui si trova Cam.
<<Guarda>> quando Lydia stacca le mani dagli occhi e vede Cam le corre in contro.
<<Cammin>> l'abbraccia felice e si siede sulle sue gambe.
<<Ciao Lydia>> mentre loro due si salutano salgo anche io in macchina.
<<Lo sai che oggi è il mio compleanno?>>
<<Davvero?>> Cam finge di non sapere nulla e Lydia si mette comoda in braccio a lei.
<<Tyler, sapevi che oggi è il suo compleanno?>> continua fingendo di non sapere nulla e io decido di assecondarla.
<<Io non ne sapevo nulla>> Lydia ride e la sua risata riecheggia in tutta la macchina.
<<Cosa vuoi mangiare stasera piccolina?>>
<<Patatine fritte!>>
<<Solo patatine?>>
<<Gelatoooo!>>
Stacco per qualche secondo gli occhi dalla strada per guardare Cam che si sta mordendo il labbro inferiore per non ridere.
<<Solo patatine e gelato?>>
<<Pizza>> Alla fine Cam cede e scoppia a ridere.
<<Okay, siamo in alto mare, riproviamo. Cosa vuoi mangiare stasera?>>
<<Pizza, pizza, pizza>> canticchia Lydia.
<<Per te va bene la pizza?>> chiedo a Cam, e lei annuisce.
<<E pizza sia>>
Conosco una sola pizzeria in cui non ci siano persone ubriache o gente che si struscia contro altra gente.
Non ci vado mai, ma è l'unico dove posso portare Lydia. Non ricordo neanche l'ultima volta che sono venuto qui, e soprattutto perché io sia venuto in una pizzeria per famiglie.
Prendiamo un tavolo vicino le giostre e Lydia non fa altro che dondolarsi sulla sedia entusiasta.
<<Se vuoi va a giocare tra le palline colorate, noi ti guardiamo da qui>> Lydia mi sorride e scende dalla sedia per andarsi a buttare tra le palline colorate insieme agli altri bambini. Quando Cam si gira ne approfitto per guardarla, senza farmi vedere da lei naturalmente. È così bella con quel vestito che staccarle gli occhi di dosso è una tortura. Il cameriere è un ragazzo che avrà qualche anno in più a me, e quando tocca ordinante a Cam noto che lui le fissa per qualche secondo la scollatura. Anche mentre prende le nostre ordinazioni sembra dare tutta la sua attenzione a lei.
Idiota. Tolgo la mano dalla tasca e la poggio sopra la sua che era sul tavolo.
La vedo sussulta per quel contatto, ma a quando pare il ragazzo idiota non ha recepito il messaggio che deve levarle gli occhi di dosso. Alzo la sua mano e la porto alle labbra per baciargliela. Il ragazzo stacca subito lo sguardo da lei e va a dare gli ordini in cucina.
Cam mi guarda aspettando delle spiegazioni. Potrei dirle che l'ho fatto per gelosia, o che l'ho fatto perché quell'idiota le stava fissando la scollatura, ma alla fine dico la cosa più vera tra tutte.
<<Volevo farlo>> avrei voluto baciarla sulle labbra ma ho deciso che devo andarci con i piedi di piombo d'ora in poi, ed è così che cercherò di fare.

Non odiarmi perché ti amo..[COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora