Destiny - Tony Effe

Sola

Sto per buttare la sveglia dalla finestra.
Oggi ho lezione presto e sono già in ritardo, quindi mi preparo e mi precipito fuori senza manco fare colazione.
Incontro per le scale Nicolò con la sua amichetta, non è Eleonora, si è ripreso in fretta dalla rottura oh. Lui mi saluta e fa finta di nulla.
Inizio a camminare velocemente ma poco dopo sento un clacson suonare, era Nicolò, da solo, che mi chiede se ho bisogno di un passaggio, avrà avuto pietà di me?
All'inizio rifiuto ma lui insiste e quindi accetto. In macchina silenzio tombale, io sono super in imbarazzo e lui non fa nulla per farmi sbloccare. Mi lascia davanti l'università senza darmi nemmeno il tempo di ringraziarlo e se ne va. Quanto è strano, non lo capirò mai.

Dopo 6 ore in università esco che ho una fame assurda, oggi ho saltato sia la colazione che il pranzo, ma diluvia e non posso andare da nessuna parte da sola, quindi mi precipito alla fermata dell'autobus e attendo, ci mancava solo l'Atac e i suoi ritardi infiniti.
Torno a casa bagnata, stanca e affamata, metto il pigiama, prendo la prima cosa che capita da mangiare e mi precipito sul divano.
Fuori continua ad esserci il temporale e io fin da piccola ho sempre avuto paura, figuriamoci ora, da sola, con la luce che va e viene.
Inutile dire che me la sto per fare sotto.
Fin quando la luce non va via completamente. Rimango pietrificata sul divano per un po' ma la luce non torna. Dopo un'ora al buio e un'ansia terribile decido di farmi coraggio e andare a vedere se Nicolò è in casa, almeno può farmi compagnia.
Esco con la torcia dell'iPhone e busso alla porta affianco, spero mi senta perché il campanello immagino non funzioni.
Poco dopo viene ad aprirmi
Io: ehi disturbo?
Nicolò: no no, che hai paura?
Dice sfottendomi
Io: pff ma figurati! Mi preoccupavo per te, sono due giorni che non mi lasci dormire decentemente e ora non ti sentivo nemmeno respirare
Nicolò scuote la testa in segno di disapprovazione e ride, ma mi fa entrare.