Se non volesse perdonarmi, lo capirei...
Inizio a lavorare e la giornata passa troppo lentamente per me.
D'istinto durante la pausa mi viene d'istinto di guardare il telefono e niente, nessun messaggio da Nicolò, nessuna sua chiamata, niente.
In fondo me lo merito.
Scrivo a Marina.
"Gli ho chiesto scusa per messaggio, ma lui non mi ha nemmeno risposto"
Lei almeno mi risponde subito.
"Vedrai che gli passerà"
Mi raggiunge la mia collega, dobbiamo preparare le vetrine e tutto e quindi il pomeriggio passa in fretta.
Finiamo alle 20 e finalmente posso tornare a casa.
Nicolò non c'è.
Non mi aveva detto sarebbe tornato tardi.
Provo a chiamarlo e non risponde.
Gli scrivo e non visualizza.
Inizia a salirmi il panico.
Vado in camera a mettermi il pigiama e sul letto trovo una scatola e un biglietto.
"Ehi piccola, volevo farti una sorpresa, stasera ti porto a cena, non puoi usare nessuna scusa, metti questo, spero ti piaccia, alle 21 verranno a prenderti per portarti in un posto segreto"
Non ci credo.
Sorrido e mi mordo il labbro inferiore.
Devo muovermi, ho poco tempo per prepararmi.Sono pronta, scendo e una macchina nera super elegante mi aspetta.
L'autista scende e viene ad aprirmi la portiera.
"Dove andiamo?" Chiedo.
"Lo scoprirà" è l'unica risposta che ricevo, per poi fare tutto il tragitto in silenzio.
Arriviamo ad un palazzo alto, isolato, in cui c'è un ristorante al piano più alto.
L'autista mi dice di salire e io lo ringrazio ed eseguo, fortunatamente c'è l'ascensore perchè sennò avrei già rinunciato.
Entro e vedo che non c'è nessuno, tranne un tavolo, vicino le vetrate, da cui si vede tutta Roma.
Nicolò sta lì seduto da solo e appena mi vede si alza e mi viene incontro.
"Sei bellissima" mi mette una mano dietro la schiena scoperta e mi da un bacio sulla guancia.
"Grazie" mi mordo il labbro per l'imbarazzo e ho lo sguardo basso, ancora non realizzo che abbia fatto tutto questo per me mentre io l'ho praticamente rifiutato per più di un mese.
Anche lui è bellissimo, davvero non capisco cosa ci faccia con una come me.
Mi porta al tavolo e mi aiuta a sedermi.
Mangiamo e beviamo champagne.
Quando arriviamo al dolce, il cameriere porta a tavola un piatto, con sopra una scatolina.
All'inizio non capisco, ma quando Nicolò la prende e si inginocchia davanti a me realizzo.
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Destiny - Tony Effe
FanfictionFinalmente dopo tanti anni riuscirò ad esaudire uno dei miei più grandi sogni. Ma il destino riserverà tante sorprese inaspettate.