Destiny - Tony Effe

Cattiva strada

Appena mia mamma vede Nicolò il suo umore cambia radicalmente e il mega sorriso che aveva stampato in faccia si tramuta in espressione di disappunto.
Ecco lo sapevo io.
Faccio finta di niente e li presento.
Mentre faccio accomodare i miei e vado in cucina Nico mi prende la mano
N: "tranquilla andrà tutto bene"
Mi sussurra.
Gli sorrido incerta e vado a preparare i piatti
N: "Amore ti serve una mano?"
Io: "no no tranquillo, grazie!"
Cerco di impiegarci il meno possibile perché in casa c'è silenzio glaciale.
Arrivo con i piatti pieni e cerco di dialogare, ma mia mamma subito inizia a raccontarmi di figlie di colleghe fidanzate, cugine fidanzate e rispettivo elogio ai loro ragazzi, per poi tartassare Nicolò di domande e mettendolo in difficoltà con domande tipo "e quando non avrete più fan cosa farete?" "E poi cosa farai?" "E sei così sicuro sul futuro?"
Capisco che si sta davvero impegnando a mantenere la calma e non rispondergli male, lo apprezzo davvero.
Ogni tanto mi guarda e capisco che è in imbarazzo, perciò cerco di cambiare discorso, ma i miei tornano sempre sull'argomento.
Io: "ma è possibile che non possiate essere felice per me e basta al posto di fare l'interrogatorio al mio ragazzo?!"
Non dovevo dirlo.
Mamma: "beh sai com'è non è proprio il genere di ragazzo che vorremmo per te"
Io: "ma cosa c'entra quello che vorreste per me?"
Mamma: "non voglio che questo ragazzo ti porti sulla cattiva strada"
A queste parole vedo Nicolò scattare, alzare e andarsene
N: "è evidente che non sono ben accetto, grazie per la bella giornata, voglio evitare casini, me ne vado"
Lo seguo e cerco di trattenerlo, sulla porta cerco di parlargli ma lui non ne vuole sentire e torna a casa.
Torno di là arrabbiatissima con mia madre che di rimando risponde
"Hai visto? Vuoi un futuro con uno che all prima difficoltà ti molla?"
Io: "prima difficoltà? Gli hai praticamente detto che è una cattiva persona senza nemmeno conoscerlo!"
Mi è passata la fame e non vedo l'ora di andare da Nico per chiarire.
Appena i miei se ne vanno mi precipito alla porta di casa sua e spero mi apra.