Una settimana dopo

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È passata una settimana da quando ho lasciato Nicolò e lui ha sempre cercato di chiarire, mi ha chiamata con un altro numero per non farmi capire che era lui, è venuto di nuovo in negozio, ma ho finto di non esserci, ci ha sempre provato, ma non gli ho mai dato la possibilità.
Sono ancora ferita, non riesco a credere che lo abbia fatto davvero, ma nello stesso tempo lo amo ancora.
Non ho mai voluto incontrarlo perché so che effetto mi farebbe e so che cadrei di nuovo si suoi piedi.
Io e Mattia non ci frequentiamo più, è passato al negozio pochi giorni dopo, ma gli ho detto che non mi interessava e non volevo illuderlo, volevo solo divertirmi, ma il ricordo del mio ex me lo impediva.
Marina ed Eleonora mi sono state sempre vicine e gli devo tanto.
Un altro che mi ha aiutata tanto è stato Dylan, ormai siamo diventati ottimi amici, anche se cerca sempre di convincermi a dare un'altra possibilità a Nicolò.

Sono appena uscita dal lavoro, piove ma io e Marina avevamo programmato di fare shopping e ci andiamo lo stesso.
Stiamo vedendo una vetrina quando mi sento tirare per un braccio.
Inevitabilmente mi viene da urlare e mi giro.
"Lol scusami davvero non volevo spaventarti" è Nicolò.
Non doveva succedere.
Mi guarda negli occhi e io non riesco a sostenere il suo sguardo.
È così bello, con la pioggia che gli riga le guance e il respiro affannato per aver corso per fermarmi.
Mi guarda con lo sguardo dispiaciuto, con le occhiaie di chi non dorme da giorni.
Mi tiene ancora la mano delicatamente, ma sempre con la forza che basta per non permettermi di scappare.
Sento il mio cuore battere forte e le farfalle nello stomaco come una ragazzina alla sua prima cotta.
Nessuno dei due parla, rimaniamo a fissarci negli occhi sotto la pioggia per qualche minuto, fin quando lui si avvicina e mi bacia.
Non mi tiro indietro.
Voglio quelle labbra che in questi giorni mi sono tanto mancate e ho tanto cercato sulle mie.
Non voglio staccarmi, ho bisogno di sentirlo vicino, ho bisogno di stare tra le sue braccia.
Improvvisamente il mondo intorno a noi non esiste, non sento la pioggia e ho dimenticato che c'è Marina che mi aspetta.
La mia testa mi ricorda tutto ciò che mi ha fatto, ma cerco di scacciare il pensiero.
Dopo un po' il pensiero mi sovrasta e mi stacco.
"No Nicolò, non doveva succedere"

Destiny - Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora