Intro - Essere adolescenti ...

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Essere adolescenti. La cosa più crudele che la natura potesse programmare per l'uomo. E no, non sto per fare uno di quei noiosissimi monologhi sul rifiuto di ogni divieto, l'insicurezza e tutte quelle cose che gli psicologi da talk televisivo ripetono in continuazione, facendo solo aumentare quel cospicuo numero di persone che mal tollerano ogni essere vivente attraversi questo passaggio obbligato nel percorso della crescita.

Sto parlando del tanfo che ogni ragazzo o ragazza (ma il primo in particolar modo) emana ogni qualvolta faccia anche solo un metro di corsa. Parlo di quella fame compulsiva che ti porta a divorare una sleppa di pizza con la mortadella e un minuto dopo un pacco di grissini intinti in un barattolo di Nutella, perché hai di nuovo fame. Parlo ancora di quella assurda sensazione di vuoto che li attraversa nel preciso istante in cui viene pronunciata la fatidica domanda: "Che vuoi fare dopo il liceo?".

Ecco a grandi linee parlo di questo. E anche se può sembrare, non ne parlo con fare di superiorità, non mi innalzo a chissà quale livello di critica per un unico e semplice motivo: sono un'adolescente anche io. E per quanto ci provi a fare la diversa (esattamente come tutti gli altri), mi ritrovo a far parte del team degli omologati, di quelli che se li incontri per strada e hai più di 50 anni, la prima cosa che ti viene da dire è "quando io avevo la loro età...", come se fosse davvero cambiato qualcosa nell'interiore status di adolescente.

Quindi...sono qui. 17 anni,brufoli in faccia e fame compulsiva. Tanti sogni nel cassetto, pochi che hanno effettivamente possibilità di realizzarsi. Una voglia matta di spaccare il mondo, ma allo stesso tempo la pigrizia mi fa desistere anche dall'alzarmi dal divano per prendere il telecomando, facendo rischiare la sordità a nonna perché non abbasso il volume di MTV. Compiti che ogni anno mi riprometto di fare con costanza, ma che poi mi ritrovo puntualmente a fare la domenica sera o all'ora di religione il lunedì mattina. Non ho la più pallida idea di cosa fare della mia vita dopo la maturità, non ho mai neanche baciato un ragazzo, ma ho una cotta per un mio compagno di classe dai tempi del primo appello, oltre a quella mai sopita per Zac Efron, Jude Law e Chris Hemsworth, ma queste sono un altro paio di maniche, perché si sa che la paura, le paranoie, tutti quei bellissimi discorsi filosofici/psicologici vanno a farsi fottere quando sbatti contro qualcosa che non avevi mai preso in considerazione: il cuore. Mi limito qui per ora, altrimenti sono sicura che chiudereste in questo istante.

Storia di una ragazza disordinatamente normaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora