Capitolo 24

9.6K 214 5
                                    

Chloe

Entriamo dentro casa e immediatamente individuo, seppure essendo in lontananza, Dylan e i suoi amici.
Stranamente con lui questa volta non c'è Alison e devo dire che me ne meraviglio abbastanza.

<<Ehi tutto ok, che stai guardando?>>, Noah mi accarezza il fianco per attirare la mia attenzione e poi mi bacia una tempia.

<<Nulla tranquillo>> rispondo e sorrido.

Non favorisce parola e ricambia.
Ci dirigiamo insieme agli altri per prendere qualcosa da bere e nel mentre riesco subito a riconoscere qualcuno di vista. Come una ragazza dai capelli viola che segue la classe di economia.

<<Ehi amore, tu vuoi qualcosa?>> mi chiede Noah.

<<No grazie, sai che non bevo>> rispondo convinta.

<<Va bene, io vedo di prendere qualcosa di leggero>> mi dice staccandosi leggermente da me, poi io lo guardo e annuisco. Si allontana di qualche metro insieme a Samuele e Carol, facendomi rimanere da sola con Lea.

<<Chloe che hai? Non ti vedo tanto entusiasta. Il tuo fidanzato è qui, quindi perché ho l'impressione che tu sia.. sia.. mh..scocciata?>> mi chiede Lea con aria preoccupata.

<<Non è solo una tua impressione, è proprio così>> ammetto.

<<Perché? Che succede?>>.

<<Vedi.. Io lo amo tantissimo Noah, tu lo sai bene, te ne ho parlato sempre bene, ma ci sono certe volte che proprio non lo sopporto>>, sospiro e poi riprendo a parlare.

<<Guarda... Si è completamente auto invitato alla festa senza nemmeno chiedermi il consenso, o comunque senza nemmeno dirmi se mi faceva piacere o meno. E per di più si è permesso di dirmi che lui è venuto a questa festa per far sì che io non mi annoiassi>> spiego irritata.

È la verità e mi dispiace dirlo, ma proprio quando fa così non lo sopporto.

<<Come annoiarti..? Non capisco, lui sapeva benissimo che c'eravamo pure noi con te>> dice Lea confusa.

<<Certo che lo sapeva, però ecco... Quando in passato abitavo in nella mia vecchia casa, spesso io e lui passavamo il tempo insieme e gli dicevo che se non fosse stato per lui la mia giornata sarebbe stata noiosa>> confesso.

<<Però il suo problema è che questo lo pensa tutt'ora, quando invece mi dispiace dirlo ma non è così.. E ti giuro che è una cosa che più odio di lui. Credimi mi dispiace parlare così del mio fidanzato, ma deve capire che non è al centro dell'attenzione e non lo sarà, ho bisogno anche io dei miei spazi. Per l'amor di Dio con questo non voglio dire che lui è uno apprensivo e tutto quanto, perché non è così anzi, mi ha sempre dato tutti gli spazi che volevo, però a volte tende davvero a esagerare e certe volte mi viene in mente che si voglia comportare così solo per assumere la figura di un padre. Sai no..? Sempre attento a cosa fa la figlia e tutte quelle cazzate. Fatto sta che odio quando fa così. Lui è il mio fidanzato e da tale si deve comportare, non deve prendere il posto di mio padre, ne comportarsi come se lo fosse. Io un padre ce l'ho e non mi vuole, ma ciò non significa che debba comportarsi come lui.
Ha solo sedici anni, mi chiedo cosa farà a sto punto quando diventerà adulto..>>.

Sono visibilmente incazzata, odio quando qualcuno decide al posto mio.

In lontananza vedo ritornare Samuel e gli altri ed io e Lea ci dirigiamo verso di loro.

<<Be'? Vi va di ballare un po'?>> chiede Samuel.

<<Sì andiamo>> ci sprona Carol.

Faccio un sospiro e mi avvio in pista, seguita da Lea e Noah. Iniziamo a ballare.
Dopo un po' un ragazzo prende per i fianchi Lea e si avvicina con il busto.
Quest'ultima all'inizio si divincola un po' ma dopo ci sta e inizia a ballare con lui. Non gli dà nemmeno il tempo di battere ciglio che questo ragazzo prende il viso di Lea e la bacia dolcemente.

Rimango un po' sorpresa dal suo comportamento, ma non gli do tanto peso. Girandomi alla mia destra vedo Carol e Samuel che ballano in modo poco appropriato, lei si struscia su di lui e quest'ultimo gli bacia il collo, tenendola da dietro per i fianchi.

Noah mi porta alla realtà posando le sue mani calde sul mio viso, mi accarezza il labbro inferiore con il pollice e d'istinto mi bacia.

Sa benissimo che odio fare queste scenate davanti a tutti, non mi piace dare spettacolo anche se infondo non c'è niente di male visto che è il mio ragazzo. Però non ce la faccio, è più forte di me.

Mi ritengo una ragazza abbastanza privata e non mi piace avere questi comportamenti in pubblico.

Ci sto per qualche minuto, ma poi mi stacco.

<<Ehi, basta per adesso ok?>> dico le ultime parole con un sorriso in volto per tranquillizzarlo.

<<Vado un attimo in bagno e ritorno>> aggiungo rivolgendomi a Noah.

Gli poso una mano sul petto e lui si avvicina al mio orecchio.

<<Vuoi che ti accompagni?>> mi chiede.

Si vai, così facciamo la pipì insieme.
Ma che domande sono?

<<No no tranquillo, so dov'è>> mento, ma per sembrare più credibile possibile mi limito a fargli un occhiolino senza malizia.

Mi avvio in mezzo alla folla e salgo al piano superiore alla ricerca di un bagno.
Dopo qualche minuto lo trovo ma prima di entrare, sento qualcuno bloccarmi per il polso.

Nothing moreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora