Nothing more

Capitolo 75

Chloe

La brezza di fine autunno mi sfiora la pelle calda, provocandomi brividi di freddo in tutto il corpo.

Sono ormai passati tre giorni da quando Mr. Smith mi ha trattato in quel modo. Non ho smesso di pensarci nemmeno per un minuto.

Essendo una figura più grande di me, ma soprattuto più matura e di un certo livello, dovrebbe dare il buon esempio. Un professore non dovrebbe trattare così i propri alunni. Parlo al plurale ma sembra che sia io il problema, tratta in questo modo scorbutico e freddo solo me.

Smetto di nuovo di pensare e mi alzo dal letto.

Indosso un jeans stretto e sopra una maglietta di cotone a maniche lunghe. Ho scelto qualcosa di molto easy e comodo visto che non mi piace indossare cose scomode o addirittura aderenti di mattinata. È già tanto, per una come me, indossarle per feste o compleanni, figuriamoci tutti i giorni.

No, no e ancora no.
Non è una cosa accessibile.

Odio le cose strette.

Appena finisco di vestirmi, mi piego in avanti e raccolgo le scarpe che sono posizionate nella parte in basso dell'armadio.

Mentre mi infilo le scarpe noto che Lea sta ancora dormendo e appena finisco di allacciarmele, afferro la sveglia e vedo se l'ha impostata con l'orario di sempre.

Cavolo no.. Non l'ha fatto.

<<Lea, Lea svegliati o farai tardi a lezione>>, la scuoto leggermente e lei apre gli occhi.

<<Mh>> mugola.

<<Svegliati o farai tardi a lezione>> ripeto.

<<Non ci vengo oggi>> ammette ancora con gli occhi chiusi e con la voce impastata dal sonno.

<<Perché?>> chiedo curiosa.

Lea è sempre stata una ragazza più o meno come me, amante dello studio e con ottimi voti a scuola.
Finora non ha mai saltato un giorno di lezione, perché proprio ora dovrebbe farlo?

<<Non mi va>> confessa.

Mh... qui c'è qualcosa di strano.
Forse mi sta nascondendo qualcosa.

<<È successo qualcosa?>> chiedo subito dopo.

<<No>> risponde in tono freddo e distaccato.

Che cosa le prende?

Avendo del tempo da dedicarle, mi siedo sul bordo del letto e gli accarezzo il braccio sinistro.

<<Forza su, dimmi cos'è successo>>, le sorrido leggermente e lei sospira.

<<Ho litigato con Matt>>, si siede sul letto e si stropiccia gli occhi, ancora assonnati.

<<Cos'è successo?>> domando curiosa

<<Gli ho scoperto delle chat strane sul telefono. Chat con altre ragazze e giustamente mi sono incazzata>> rivela tutta d'un fiato.