Capitolo 68

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Chloe

Un rumore frustante mi sveglia.

Dopo essermi stropicciata gli occhi mi giro verso il comodino e prendo in mano il telefono.

Noah.

Ieri sera mi ha inviato due messaggi per comunicarmi che mamma stava meglio e che sua madre, ovvero la signora Flores, per stanotte sarebbe rimasta a dormire a casa nostra.

<<Noah dimmi>>, mi affretto a dire.

<<Buongiorno Chloe, scusa.. Spero di non averti svegliata>> replica dall'altra parte del telefono.

<<Stai tranquillo, è tutto ok. Dimmi pure, ci sono novità su mamma?>> chiedo speranzosa.

<<No, volevo solo assicurarti che sta bene. Stanotte, proprio come ti avevo accennato ieri sera, mia madre ha passato la notte a casa tua e ha detto che non ci sono stati problemi. Catherine ha dormito tutta la notte ed era serena. Ho voluto avvertirti per farti stare tranquilla>>, lo sento sorridere dall'altro campo del telefono e subito mi rilasso a quelle parole.

<<Menomale Noah, non sai che sollievo>>, mi porto una mano sul petto e sospiro.

<<Lo immagino. Comunque ti ho chiamato anche per dirti un'altra cosa>> confessa.

<<Dimmi pure.>>

<<Tua madre vuole vederti. Non so quando ma mi ha detto questo. Ovviamente ricordati Chloe che io non ti ho detto niente ok? Se ti chiederà qualcosa tu non dirle che lo sapevi di già, mi raccomando>> si affretta subito a dire.

<<Stai tranquillo Noah, non dirò niente. Puoi stare tranquillo, dico davvero, farò finta di non sapere nulla.>>

Ora che so che mia madre ha bisogno di parlarmi, sono curiosa e non sapere che cosa l'ha portata a stare male mi mette ancora più curiosità.

È strano che si sia sentita poco bene. Non soffre di pressione bassa ne tantomeno alta.

In diciotto anni che la conosco si è sentita male solamente due volte: la prima volta quando mi vide svenire davanti la porta di scuola e la seconda quando scopri che si sarebbe dovuta trasferire a San Diego.

Mia mamma adorava l'idea di tornare in America, ma non in una città così vicina a Los Angeles.

So che non è vicinissimo. Tra San Diego e Los Angeles ci sono sono quasi due ore di macchina, ma non è neppure tanto lontano.

Non ho la minima idea di come possa reagire mia madre alla sola vista di mio padre.

Ritrovarsi davanti l'amore della tua vita e non potertelo vivere deve essere una delle peggiori sensazioni. Non vorrei essere al suo posto.

In tutti questi anni non ha mai voluto trovare un'altro uomo, non si è mai voluta ricostruire una vita con qualcun altro, perché ha sempre sostenuto che l'unica persona che potesse amare fosse mio padre.

Nessuno, per lei, è come lui.
Mi ha sempre ripetuto che il suo amore era mio padre e che così sarebbe continuato ad essere.

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