Capitolo 63

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Chloe

Per fortuna oggi è sabato e non devo andare a lezione. Non me la sento ancora di vedere Dylan, infondo sono passati solo due giorni da quando abbiamo rotto.

Ancora non ci credo.

Mi sembra tutto così surreale.

<<Chloe>> la voce di Lea richiama la mia attenzione.

Entrando in stanza con solo un'asciugamano addosso prende il phone per asciugarsi i capelli e successivamente la spazzola.

<<Stasera andiamo in discoteca>> confessa andando verso l'armadio.

<<D'accordo, divertitevi. Io credo invece di rimanere qui per guardarmi un film>> dico alzandomi dal letto con l'intenzione di rifarlo.

Lea scoppia a ridere e si gira.

<<Signorina guarda che vieni anche tu, e non accetto un no come risposta>> rivela guardandomi dritta negli occhi.

<<Scusa, ma non mi va>> ammetto.

<<Chloe basta>>, sbatte con forza l'anta dell'armadio e di scatto mi giro verso di lei.

<<Non puoi stare qui ventiquattr'ore su ventiquattro a pensare e ripensare, ti fa solo male assumere questo atteggiamento! Stasera che ti piaccia o meno uscirai con noi, in modo da svagarti un po' il cervello e non pensare a Dylan. Sei chiusa in questa stanza da due giorni, e hai solo diciotto anni>> dice sicura di se,<<lo so ma non sono in vena di sentire puzza di alcol ovunque o ad avere ragazzi attorno che non vedono l'ora di strusciarsi su di te>> confesso, <<poi comunque voi avete qualcuno con cui andare, Carol ha Samuel, tu invece hai Matt, e io? Chi ho? Nessuno! E detto sinceramente non mi va di essere l'unica scema in mezzo a due coppie>> confesso continuando a fare il letto. Mi dispiace risponderle così, ma è ciò che penso. Non ce la faccio a stare tra due coppie che si abbracciano e che si baciano in continuazione, non dopo la rottura con Dylan. Posso sembrare invidiosa e si, in parte lo sono, ma ovviamente in senso buono. Sono felice per loro ma allo stesso tempo lì invidio un sacco, vorrei essere felice pure io, ma con Dylan non con altri. <<Farai nuove conoscenze dai, vieni. Non voglio che rimani rinchiusa in una stanza. Ci divertiremo>> insiste. odio le persone che insistono, io capisco che Lea lo faccia per il mio bene ma così peggiora solo la situazione. Non credo sia una buona idea andare in discoteca, ma se disgraziatamente incontro Dylan? Che faccio? Mi metto a piangere davanti a più di mille persone?. In parte ha ragione, dovrei staccare completamente la spina, mettere il cervello da una parte e iniziare a riprendere mano a mano la vita che avevo prima, quella senza di Dylan. Dopo vari minuti di silenzio, mi faccio coraggio e finalmente prendo una decisione. <<E va bene verrò, ma ti avverto: se mi annoio me ne ritorno qui in dormitorio ok?>> dico diretta,<<non credo che succederà ma va bene,l'importante è che vieni>> mi sorride e inizia a vestirsi. Io mi giro e riprendo a fare il letto. Mancano all'incirca tre ore all'inizio della serata, ma deciso di prepararmi ugualmente. Almeno non farò tardi come le altre volte!
Esco dalla stanza e mi avvio verso le docce. Dopo circa mezz'ora ritorno in camera mia, e mi ritrovo Lea seduta sul suo letto mentre si piastra i capelli. Mi avvicino all'armadio e subito opto per una tuta color oro, piena di paillettes. Wow, per la prima volta posso dire di aver scelto cosa mettermi in meno di venti minuti. Subito dopo vado a prendere la piastra che ho in bagno e inizio a piastrare i capelli. Come trucco mi baso sempre sui soliti trucchi make-up che uso, rimanendo sempre sul solito stile, mi metto una linea sottile di eye-liner, mascara, illuminante, sia sulle guance sia all'interno dell'occhio, per dare visibilità e un bell'effetto al mio occhio allungato,e infine un gloss trasparente sulle labbra. Successivamente mi infilo un paio di scarpe con il tacco, anche quelle color oro, in modo tale che si possono no abbinare al vestito. Da ultimo prendo cinque bracciali, tre li posiziono nel mio braccio destro e gli altri due in quello sinistro. Mentre sto per chiudere il porta gioielli, la mia attenzione ricade su una collana. È d'argento e all'istante ricordo il momento in cui mia madre me la regaló. Sorrido al pensiero e decido di mettermela. Non è niente di stravagante, è molto semplice a dire la verità. La catenina è fine ed ha solo un ciondolo, e questo ciondolo è proprio la mia iniziale tempestata di brillantini. <<Che ne dici?>> mi giro verso Lea e gli dico ciò, per cercare di avere un suo parere. Lei mi guarda attentamente senza proferire parola, ma poi subito dopo si decide a parlare <<Sei stupenda>> si alza, <<anche se io qui>> mi mette le mani sui fianchi, facendomi girare verso lo specchio <<ci metterei una bella cintura, in modo da far risaltare di più le tue forme, che ne dici?>> mi chiede staccandosi da me e andando a scegliere la cintura giusta per questo vestito. Non che ne abbia molte a dir la verità, sinceramente ne ho solo cinque. <<Ecco per me dovresti mettere questa>> mi porge una cintura nera con due cerchi, che insieme formano quasi un simbolo dell'infinito. <<Mi piace, ottima idea>> mi giro e prendo la cintura, per poi sorriderle. <<Adesso si che sei perfetta>> mi guarda dalla testa ai piedi, una volta dopo che ho messo la cintura. <<Tra quanto dobbiamo andare?>> chiedo impaziente, <<tra venti minuti Samuel ci aspetterà nel parcheggio del college>> mi guarda e mi sorride. <<Ok>> agito le mani e vado e mi do un'ultima sistemata, guardandomi allo specchio. Non ho mai avuto l'autostima altissima, non che sia una brutta ragazza, non sto dicendo questo, ma nemmeno bellissima. Però devo dire che questa Chloe mi piace. Prima di entrare al collegio non mi truccavo quasi mai e non curavo molto il mio aspetto fisico, per esempio quando dovevo uscire prendevo la prima maglietta che mi capitava davanti e la indossavo, senza pensare al parere della gente. Sinceramente non ho mai seguito la moda, a differenza delle mie amiche che avevo a San Diego. Loro erano completamente fissate, tutte quante tranne Miranda. Lei era diversa, era proprio come me, per questo era la mia migliore amica. <<Senti Lea, ma se disgraziatamente incontro Dylan..? Che faccio? Come mi devo comportare? Devo scappare? Devo parlarci? Devo ignorarlo e far finta di non averlo nemmeno visto?>> Lea mi interrompe ponendo entrambe le mani sulle mie spalle, <<Ehi, ehi... Tranquilla, non lo incontrerai. Non stiamo andando ne è a casa sua ne tantomeno alla confraternita, quindi le probabilità di vederlo son già basse di suo. Poi comunque la discoteca in cui andremo è all'incirca a dodici chilometri di distanza dal college, e sinceramente non credo proprio che Dylan venga nel solito posto in cui siamo noi stasera. Magari starà passando il suo sabato sera con Logan e Tyler, io e gli altri ieri mattina mentre eravamo al bar, abbiamo sentito alcuni collegiali che stavano parlando di un falò che si sarebbe tenuto stasera, magari ci sta che sia andato lì. Quindi... Non preoccuparti e non pensare a lui, non voglio che ti rovini la serata.>> Cerca di tranquillizzarmi ed io mi limito ad annuire. Non sono pronta a rivederlo, non voglio proprio. Solo l'idea di doverlo vedere per forza a lezione lunedì mattina, mi fa impazzire. Non so che fare, non so come comportarmi, vorrei gridargli quanto lo odio ma gli mentire in parte, perché lo amo, lo amo da impazzire. Vorrei dirgli che mi ha fatto male, tanto, ma lui non può e non deve sapere questo, non merita sapere che sto male per lui e che ho sofferto. Non merita le mie lacrime e tantomeno il tempo che gli dedico, gli e ne ho dedicato già abbastanza e l'ha buttato alla merda questo tempo che gli ho dedicato, perciò adesso è giusto che smetta di pensare a lui. <<Andiamo?>> Lea mi riporta alla realtà e apre la porta. <<Si>> le sorrido ed esco. Troviamo Carol davanti alla porta d'entrata. <<Ehi, che ci fai qui?>> gli chiede Lea,<<niente, vi stavo aspettando>> ci sorride, <<e comunque complimenti ad entrambe, siete bellissime>> aggiunge. <<Grazie anche tu>> le sorrido e tutte e tre ci avviamo al parcheggio. <<Ammazza che fighe queste tre>> commenta Samuel appena arriviamo difronte a loro. Tutte e tre scoppiamo a ridere e io divento leggermente rossa. Saluto Matt con una stretta di mano e poi vado da Samuel. Mi abbraccia immediatamente e mi posa le sue labbra morbide sulla fronte, <<sei bellissima tesoro>> sussurra al mio orecchio, <<oh grazie, anche tu>> gli sorrido. <<Allora siete pronte? Possiamo andare o qualcuna ha dimenticato qualcosa in stanza?>> commenta Samuel scherzando,<<possiamo andare>> gli risponde Carol. Tutti assieme saliamo in macchina e partiamo. Dopo un quarto d'ora fermiamo la macchina in un parcheggio e davanti a noi c'è un'enorme locane. Se alziamo di poco la testa possiamo notare un'insegna colorata in rosso, con su scritto il nome della discoteca. Entriamo, e come mi aspettavo l'odore di alcol mi invade le narici. Dio che schifo. Mi guardo bene attorno e vedo che c'è un sacco di gente. Il locale è molto carino, è spazioso e abbastanza moderno. La musica è troppo alta e l'effetto delle luci mi annebbia un po' la vista, indietreggio un attimo e rischio di cadere, ma per fortuna mi aggrappo al braccio di Lea. <<Ehi stai bene?>> mi chiede preoccupata,<<si scusa, mi danno solo un po' noia le luci tutto qua>> dico ricomponendomi, <<oh si ti capisco, è capitato anche a me. Vieni andiamo di qua che ce ne sono meno.>> mi prende per mano portandomi in un posto meno affollato e più riparato, gli altri ci seguono per poi fermarsi. Continuo a guardarmi intorno. Certe facce non mi sono sconosciute, credo che anche qualcun'altro del college sia a questa festa. Sposto il mio sguardo verso destra e vedo l'ultima persona che avrei voluto vedere.. Dylan.

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